la riguardo da un pò e l'idea del messico è propio azzeccata....oltre il sole l'ombra della croce!!sento una piccola orchestra mariaci suonare oltre la chiesa.......!!
dai su nat...stampami una copia del libercolo e poi quell'alytro sui filtri!!
[foto] Chiese ed ombre
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Luca,luca rubbi ha scritto:Nik, fidati il 20/2.8 AIs è una bella bestia...
L'atmosfera comunque è quasi messicana
Ciao
Luca
a me qualche volta piace interloquire con la parte contaxista, che ancora sopravvive, dell'anima di Nat ...
E' ovvio poi che se dovesse uscire un distagon 18/4 ZF per Nikon, io chiederò a Nat come va, perchè lui ce l'avrà già .
Il 20/2,8 Nikon di Nat vedrai che avrà una vita breve ...
n.
- massimostefani
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Mi sta bene il taglio ed anche l'atmosfera "messicana"...a me ricorda "Cronaca di una morte annunciata"....poi per chi ha masticato un pò di CO e vuole ottenere "certi" risultati,l'uso dei filtri risulta indispensabile e,peraltro,semplicissimo !
massimostefani
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tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
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- Giuseppe Mosconi
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Gran bella foto e bella ottica a cui stò pensando da tempo, anche se mi sembra bella estrema e la foto lo dimostra.
E poi, con tutto il rispetto io la vedo cosi:
E poi, con tutto il rispetto io la vedo cosi:
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."
http://www.flickr.com/photos/gimo/
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La Sicilia e il Messico hanno una cosa in comune: la Spagna!
Lo si vede nell'architettura e nella luce.
Questa è una foto che mi fa pensare sia per le sensazioni che vuole trasmettere sia per qualcosa che manca.
Le ombre sono chiuse e sono un pò opprimenti, l'inclinazione mi infastidisce perchè non è compensata da un soggetto in primo piano che attragga l'attenzione.
E'possibile che guardando la stampa la bellezza dei particolari possano cambiare le mie sensazioni.
Lo si vede nell'architettura e nella luce.
Questa è una foto che mi fa pensare sia per le sensazioni che vuole trasmettere sia per qualcosa che manca.
Le ombre sono chiuse e sono un pò opprimenti, l'inclinazione mi infastidisce perchè non è compensata da un soggetto in primo piano che attragga l'attenzione.
E'possibile che guardando la stampa la bellezza dei particolari possano cambiare le mie sensazioni.
Mario Andreoli
- mauro ruscelli
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Con PS avresti potuto correggere la distorsione, forse ti conviene comperarti una compattina digitale invece di usare dei fondi di bottiglia
La foto fa molto messico, ma anche io non sono convinto appieno.
La foto fa molto messico, ma anche io non sono convinto appieno.
Mauro
Instagram: @mauroruscelli
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- luca rubbi
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Nik, sono ottiche diverse, il 20 accoppiato all'apertura di 2.8 è un'ottica da reportage, un 18/4 lo è molto meno, altrimenti il Siculo avrebbe optato per il magnifico 18/3.5 che pare sia uno dei sogni proibiti di MM...Nikita ha scritto:Luca,luca rubbi ha scritto:Nik, fidati il 20/2.8 AIs è una bella bestia...
L'atmosfera comunque è quasi messicana
Ciao
Luca
a me qualche volta piace interloquire con la parte contaxista, che ancora sopravvive, dell'anima di Nat ...
E' ovvio poi che se dovesse uscire un distagon 18/4 ZF per Nikon, io chiederò a Nat come va, perchè lui ce l'avrà già .
Il 20/2,8 Nikon di Nat vedrai che avrà una vita breve ...
n.
Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
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A Nat non credo sia piaciuto il 18/3,5.
Io non conosco il 20/2,8, ma di Nat mi fido, quindi la sua opinione è anche la mia.
Ho provato il 18/4 Zeiss, acquistato con il conforto di Nat, mi piace usarlo e se usato bene ha una resa entusiasmante.
Quando fotografo tra la gente con il 18 di solito carico una 400 asa, con quella pellicola non ho mai sentito la necessità di avere un 2,8, ma è solo una mia impressione e forse non mi sono mai trovato nelle condizioni di doverne richiedere l'utilizzo.
Naturalmente se uno si presenta con una foto fatta con un 20/2,8 e la foto mi piace, l'ottica passa in secondo piano e di molto.
Il 18/4 e il 20/2,8 sono entrambi ottiche che per qualità superano la mia capacità di portarle al limite.
nik
Io non conosco il 20/2,8, ma di Nat mi fido, quindi la sua opinione è anche la mia.
Ho provato il 18/4 Zeiss, acquistato con il conforto di Nat, mi piace usarlo e se usato bene ha una resa entusiasmante.
Quando fotografo tra la gente con il 18 di solito carico una 400 asa, con quella pellicola non ho mai sentito la necessità di avere un 2,8, ma è solo una mia impressione e forse non mi sono mai trovato nelle condizioni di doverne richiedere l'utilizzo.
Naturalmente se uno si presenta con una foto fatta con un 20/2,8 e la foto mi piace, l'ottica passa in secondo piano e di molto.
Il 18/4 e il 20/2,8 sono entrambi ottiche che per qualità superano la mia capacità di portarle al limite.
nik
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- Messaggi: 1539
- Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
- Località: Pianoro
Io ho usato il 20 Nikkor f:4, un mio amico mi ha mostrato qualcosa fatto con il 20 mm Nikkor f:2.8, quest'ultimo mi pare migliore come risolvenza ai bordi ma in sostanza non cambia. Le immagini sembrano anfetaminicheossia la distorsione comincia già dal centro verso i bordi e l'immagine pare allucinata. Io ho provato con un righetto a vedere la distorsione, in realtà è molto contenuta, tuttavia il senso ansiogeno è evidente.
I grandangoli che preferisco sono quelli che danno un senso di naturalezza, anche se i retrofocus mostrano sempre ai bordi, in maniera diversa, la distorsione, come il Superangulon.
La Nikon produce un 18 mm f3.5 (o 4 non so) con passo filtri 72 mm, consigliato per architettura, la dimensione della lente frontale penso serva proprio per consegnare un'immagine più naturale.
In questo caso l'inclinazione della foto verso il basso fa convergere le linee verso il basso e la piazza tende a bombare, quello che mi inquieta è la mancanza di un soggetto al centro che mi faccia dimenticare l'ansia.
A meno che sia proprio il vuoto il soggetto riempiente, in tal caso la citazione messicana mi ricorda la "Mescalina".
I grandangoli che preferisco sono quelli che danno un senso di naturalezza, anche se i retrofocus mostrano sempre ai bordi, in maniera diversa, la distorsione, come il Superangulon.
La Nikon produce un 18 mm f3.5 (o 4 non so) con passo filtri 72 mm, consigliato per architettura, la dimensione della lente frontale penso serva proprio per consegnare un'immagine più naturale.
In questo caso l'inclinazione della foto verso il basso fa convergere le linee verso il basso e la piazza tende a bombare, quello che mi inquieta è la mancanza di un soggetto al centro che mi faccia dimenticare l'ansia.
A meno che sia proprio il vuoto il soggetto riempiente, in tal caso la citazione messicana mi ricorda la "Mescalina".
Mario Andreoli
- cristian vidmar
- Messaggi: 2099
- Iscritto il: gio gen 18, 2007 11:33 am
- Località: Gorizia
Bella atmosfera, una foto che fa sudare solo a vederla. Devo dire che anche a me ha ricordato "Cronaca di una morte annunciata".
Riguardo l'ottica, mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse dove sta il problema e in che modo comprometterebbe l'immagine. Ma si sa, io neanche le radioline a transistor uso più, ormai faccio foto con l'iPod...
Riguardo l'ottica, mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse dove sta il problema e in che modo comprometterebbe l'immagine. Ma si sa, io neanche le radioline a transistor uso più, ormai faccio foto con l'iPod...
Cristian