Ottiche DDR

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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PIERPAOLO
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mi ricordo perfettamente l'odore (o puzza, secondo i gusti...) caratteristico della DDR: un misto di lignite, che gravava, specie d'inverno, sulle città e il penetrante odore dei wurstel, che sin dal mattino venivano consumati agli Imbiss (banchetti per spuntini veloci) posizionati in tutti gli incroci.
Quello è proprio l'odore irripetibile che associo a Lipsia, Dresda e Berlino negli anni settanta: e poi il fortissimo e penetrante sapore della Solianka, zuppa ucraina, servita in molti ristoranti, anche al mattino con birra (per stomaci tedeschi)
Pierpaolo
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luca rubbi
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Umberto, ho spostato qui il tuo intervento in Noct-nikkor perchè come per le thread sugli elogi delle focali, in quella del Noct-nikkor sono ammesse solo fotografie realizzate con quest'ottica, altrimenti viene a mancare il senso stesso della discussione.

Vi invito a continuare questa interessante discussione sui residuati bellici...

:smile: :) :-)

Ciao
Luca
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PIERPAOLO
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malgrado le distruzioni e la carenza di materie prime, l'industria fotografica della DDR è stata una delle più importanti del mondo, con una serie di primati assoluti, grazie ad una generazione di progettisti eccelsi, purtroppo tarpati dagli imput politici, che imponevano prodotti dichiaratamente 'popolari' a prezzi 'popolari', alcuni records:
- prima reflex con pentaprisma Contax S
- prima reflex 35mm con esposimetro Contax E
- prima reflex con mirini intercambiabili, Exakta Varex
- introduzione dell'innesto a vite 42x1
- introduzione della reflex 35mm a sistema con la Praktina
- prima reflex con contatti elettrici Praktica
- inoltre fornitura delle ottiche per Contax a telemetro quando l'industria della Germania Ovest non era ancora in grado di produrle
- prima cassetta reflex per apparecchi a telemetro con visione corretta, Flektometer;
- prima reflex 6x6 (Praktisix) con disegno da reflex 35mm
ecc per non tediare
- il consorzio Pentacon è stato il più grande produttore europeo di fotocamere, con oltre 1 milione di pezzi prodotti
insomma, il materiale fotografico è stato enorme, differenziato ed anche innovativo e non mancava neanche il settore chimico, ORWO.
Tuttavia l'industria ottica e meccanica della DDR è sempre stata boigottata negli USA e parzialmente in europa per ragioni politiche, ideologiche ed anche merceologiche, anche se sui prezzi (politici) c'era poco da lamentarsi.
Rimane il fatto che Exakta e Praktica sono stati due tra i più grandi sistemi reflex della storia, e che la sottostimata Praktina possedeva ben due motori, uno a molla l'altro elettrico, in un'epoca in cui la Nikon F doveva ancora comparire.
Non poco!
Pierpaolo
Vincenzo Maielli
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Io ho un Flektogon 35/2.4 MC, che è montato fisso su di una Voigtländer Bessaflex TM. L'ho preso per 50 € al mercatino di Umbertide, il 26/11/06 e trovo che faccia splendide fotografie. Certo, i miei Summaron 35/2.8 e Summicron 32/2 8 lenti (tanto per rimanere in tema come periodo progettuale) sono tutt'altra cosa, ma il Flektogon mi piace assai ugualmente. Anche il Flektogon 50/4 per le Pentaconsix/Kiev 60 è notevole (le macchine molto ma molto meno).
Ciao.
Ciao.
Vincenzo

"Un centesimo di secondo di qua, un centesimo di secondo di là, messi uno dietro l'altro non faranno mai più di uno, due, tre secondi rubati all'eternità" Robert Doisneau
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PIERPAOLO
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i prodotti della DDR avevano il compito, oltre le innovazioni prevalentemente meccaniche, di consentire a TUTTI di fotografare, in linea con la politica socialistica (o presunta tale, in diversi casi) del paese di produzione, se fosse dipeso solo da Leica MOLTO POCHI avrebbero fotografato, e sicuramente POCHISSIMI nei paesi dellest, ove i prezzi Leica era interstellari, come pure quelli Hasselblad.
Occorre mettere sul piatto non solo la qualità ma anche i prezzi di riferimento dell'epoca per comprendere pienamente l'importanza storica e sociale di apparecchi come Exakta o Praktica a puro titolo di esempio.
Pierpaolo

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Sul Flektogon 20mm è in arrivo un articolo
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comunque il Flektogon 35mm è un'altra cosa (storicamente parlando) rispetto ai Summicron/Summaron, perché è stata la prima ottica retrofocus per reflex progettata in Germania (in assoluto nel 1950 per Contax S), Summaron e Summicron sono solo dei doppi Gauss, anche se nobili perché marcati Leica. Se negli anni cinquanta Leica fosse riuscita a produrre un'ottica retrofocus (cosa del resto improbabile visto che non aveva neanche una reflex) si sarebbe parlato di genio.... di miracolo.. superiorità tecnica.....bla bla, ma siccome lo ha fatto il parente povero marcato CZJ lo si considera con una sorta di benevolenza. Ma la Nikon F ha copiato quasi tutto dalla Praktina, e la Pentax si è impadronita del passo a vite 42x1 vendendolo negli USA col proprio nome, per non parlare di Topcon che ha preso l'innesto Exakta ecc ecc.
L'industria fotografica della DDR (per quanto il paese fosse un misto di follia teutonica e demenzialità socialisteggiante, il tutto avvolto in una tristezza esistenziale che faceva rischiare la pelle ai cittadini pur di scappare) ha avuto nella storia della fotografia un'importanza fondamentale, e sottostimarla è un errore.
PP
Ultima modifica di PIERPAOLO il mar mag 20, 2008 3:54 pm, modificato 1 volta in totale.
Supermario
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era l'odore del borsch russo mischiato con quello di cavolo tedesco .
tutto aveva una patina grigio bruna, come il fumo della lignite polacca.
sentore di umidità, di teloni ferroviari bagnati, la patina di polvere sui vetri, ed il pallore livido sulle facce.
si salvano le gote delle hostes di Berlino, con i pomelli delle guance come coloriti dal rossetto, le divise blu ed i capelli color della stoppa.
un mondo uniformemente grigio e spento, un'unica stazione radio e due giornali.....
pensare che oggi molti ossi lo rimpiangono.


Caro Umberto in parte hai descritto un mondo odoroso e saporito intriso di Haimat, chi è nato nella vecchia DDR non può che sentire la nostalgia di queste piccole cose famigliari, ... tutta la sua vita spaziava nelle anguste sfumature di grigio.
Hai visto il film "Lenin addio!" quel film può spiegare il rimpianto degli Ossi :cry: .

Per quanto riguarda la produzione ottica di Iena-Dresda, che era il vanto ben pubblicizzato dal governo socialista, purtroppo rimase ben presto surclassata, sopratutto meccanicamente, dalla produzione giapponese già negli anni '60: io ero troppo piccolo per aver oggi rimpianti.
Comunque l'ideologia del prezzo politico era per me perdente, nonchè frustrante per i progettisti, d'altra parte nella DDR lavorare non era un obbligo ma una scelta!
Mario Andreoli
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PIERPAOLO
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un esempio concreto, ed eclatante, di come venissero considerati i prodotti della DDR è dato dalla storia della Practika Electonic:
questa fotocamere, evoluzione della Practica Nova, presentava nel 1966 (dicasi: millenovecentosessantasei!!) un otturatore elettronico con tempi controllati sino a 30 secondi, prima fotocamera in assoluto della storia a presentare questa caratteristica;
Questa macchina (che metteva in crisi tutte le tecnologie del Giappone e della Germania Federale, in quanto all'epoca l'otturatore elettronico era semplicemente lontano come la..Luna!!) fu semplicemente OSCURATA, non importata, dimenticata, boigottata, rendendo pertanto vano questo primato epocale, tanto é vero che é pochissimo conosciuta e citata.
Ma è esistita!!
anche qui se fosse stata fatta dalla Zeiss Ikon, Nikon o Canon si sarebbe parlato di tecnologia avanzatissima ecc ecc. Invece, guarda un poco che cattivo gusto, è stata fatta da una.....Praktica!! E ognuno si rende conto quanto poco sia l'appeal di una Praktica rispetto ad una Nikon (anche la qualità costruttiva, non lo nego). Però le innovazioni da primato c'erano, eccome!!
Pierpaolo
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NatRiscica
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Pierpaolo,

condivido e sottoscrivo ogni tua parola!

Anche le riviste italiane non hanno fatto eccezione.
Ma d'altronde non credo che Praktica a quel tempo pagasse i redazionali.

Io ho avuto la Praktica Super TL col Pancolar 50, il Sonnar 135 (entrambi erano quelli "zebrati") e il Flektogon 35/2,4 e sognavo la EE2...

Poi Anche la B200 che m'impressionò "per aver superato il gap".

Ma queste sono nostalgie.

Nat
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PIERPAOLO
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la cosa incredibile della DDR é che la STASI (che si vede in azione nel film 'Le vite degli altri' con tutti i suoi metodi e che faceva tremare alla sola parola i miei vari padroni di casa, dove dormivo) sapeva tutto di tutti. L'unica cosa che non sapeva era il giorno in cui la DDR sarebbe crollata come un castello di carte, infatti questo crollo trovò Milch e Honecker che brindavano allegramente ai successi della DDR e al suo avvenire luminoso. Bel servizio segreto!

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sempre per nostalgia: su Leicashop c'è anche un bel complesso Praktica per STASI, per chi vuole giocare all'agente segreto dietro al Muro....
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Pierpaolo
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Caro Umberto la storia procede lenta con strascichi infiniti.
I 6 Lender dell'Est mi pare, ancora adesso, siano un territorio sottosviluppato mentalmente oltre che politicamente, inefficienti e disordinati se paragonati alla Germania Ovest, Austria, Danimarca ecc: 56 anni di dittatura terribile li hanno segnati, e come avviene sempre, il volano storico è inevitabile e di lunghissimo periodo.
Se confrontiamo la ex DDR con l'Ungheria, orfana del buon Kadar, mi pare ci sia un abisso... se però uno si spinge in Romania tocca con mano i postumi della follia comunista di Ceausescu.
Tornando alla Practica: mi pare che tutto l'orgoglio comunista fosse semplicemente il vivere di rendita sui fasti di Zeiss d'anteguerra.
Il lavoro, nei regimi comunisti, lo fanno solo gli ingegneri, gli operai stanno a guardare!. Ottime idee in prodotti mediocri!
A quei tempi c'erano: Pentax Spotmatic, poi serie K, Olimpus OM, Nikon F, Canon Ftb ed F1, Konica Autoreflex, Topcon ecc.ecc. Progetti razionali inseriti in processi di produzione efficienti, lavoro di equipe che controllava ogni fase con uguale attenzione, prezzi contenuti dovuti ad uno studio razionale di ogni processo. Io penso che la partecipazione nel lavoro sia un risultato raggiunto nel mondo capitalista, sopratutto Giapponese, e mancato clamorosamente nell'industria comunista.
Io che conosco la pubblica amministrazione italiana sò il perchè! :-(
Mario Andreoli
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PIERPAOLO
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chiaramente i prodotti della DDR erano 'per principio' poveri, in quanto 'socialisti': io personalmente, pur frequentando per lavoro i paesi dell'Est li avevo sembre un poco sottovalutati. Poi ho iniziato a studiarli con attenzione, e ho capito, che, di fronte ad una finitura semplificata e ad una quasi totale mancanza di pubblicità, molti di questi sono stati prodotti estremamente innovativi (vedere la tabella incontestabile del mio precedente post). Non solo, ma essendo appunto prodotti nella DDR (stato comunista ) sono stati totalmente boigottati negli USA, che hanno sempre spinto i prodotti Made in Japan, loro creatura, controllata direttamente sino al 1951 e poi amorevolmente cresciuta per fargli pagare i danni di guerra.
Il dualismo (mettiamolo così, ammesso sia esistito in questi termini) Japan -DDR è molto più legato ad un blocco politico che ai prodotti in sé.
Come ho sottolineato prima questo é più vero nelle macchine che nelle ottiche, anche se, ripeto, il sistema Contax a temetro, nel primo periodo della sua rinascita, è stato supportato dalle ottiche CZJ, visto le difficoltà della Carl Zeiss prima a Coburgo poi ad Oberkochen.
E' vero, come dice Mario, che i prodotti giapponesi forse erano più belli e razionali, ma in Europa i prodotti DDR avevano il migliore raporto qualità prezzo e nessuna industria occidentale ha conosciuto i livelli produttivi di Exakta, Praktica, Pentacon Six.
Sulla DDR mi sono già espresso prima, ma sui prodotti fotografici ho più rispetto di quando li vedevo di persona 30 anni fa alla Fiera di Lipsia.
Presentare una rivoluzione come la Contax S nel 1948 è stato un autentico miracolo e chi ha visto le foto di Dresda sa di cosa parlo.
Pierpaolo

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quando accenno a Praktina (da non confondere con Praktica!!) forse pochi sanno a cosa accenno, ma è stata la prima reflex con motori, dorsi intercambiabili, mirini intercambiabili, ottiche Zeiss. A metà degli anni Cinquanta.
XZTXR9
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Iscritto il: lun dic 11, 2006 7:54 pm
Concordo Pier..la Contax del 1948 era avanti anni luce..poi ,come sempre,la storia la fanno gli uomini.. :-(tra follie comuniste e imposizioni (occupazioni)governative fantoccio,non c'e' da stare molto allegri...)
Enea
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