Noctilux, il reale, la rava e la FAVA
Inviato: gio giu 12, 2008 1:40 pm
Interessante discussione quella sul Noctilux in un post precedente... interessante, bizzarra, contraddittoria, aleatoria ma soprattutto.... di parziale disinformazione.
Punto primo:
per la maggior parte degli autorevoli amici intervenuti: FOTO, PLEASE!!!!
Punto secondo:
si è mescolata la fava con la rava!!! Domanda conseguente: si possono paragonare per resa obiettivi progettati per telemetro ed obiettivi progettati per reflex, inoltre di diversa apertura massima dichiarata? A me risulta (pur non avendo le competenze tecniche di Pierpaolo e di Marco) che la progettazione, costruzione e realizzazione di un obiettivo per telemetro è assai più complessa e critica di un obiettivo per reflex. Se vogliamo paragonare il Noctilux a qualcosa confrontiamolo per favore con il Canon 0.95 o con il Nikon 1,1 o con l'Hexar 1,2 tutti per telemetro. Il paragone con ottiche non telemetriche non può reggere per principio di omogenità progettuale!
Punto terzo:
la messa a fuoco; con un sistema telemetrico, qualunque obiettivo si utilizzi, l'ottenimento della corretta focheggiatura avviene per un ATTO DI FEDE versus una immagine "campione"; essa è costruita nel mirino e nella finestrella telemetrica per sovrapposizione di due punti di ripresa da un meccanismo complesso, critico e fallace composto da parti meccaniche ed ottiche in movimento che richiedono una perfetta e costante taratura. La messa a fuoco di un sistema reflex è la VISIONE REALE E DIRETTA dell'oggetto di ripresa proiettata su uno specchio, più o meno limpida a seconda della brillantezza delle lenti usate e del prisma interposto; essa richiede solo il corretto posizionamento dello specchio; nella reflex VEDO DIRETTAMENTE ciò che è a fuoco.. nel telemetro SUPPONGO che sia a fuoco ciò che desidero lo sia; e tutto ciò diventa massimamente critico se si usano lenti superluminose da 50mm in su con una PDC a tutta apertura inesistente; vi ricordo che anche l'atto di una inspirio profonda subito prima dello scatto mi fa spostare la testa di circa 2-3 cm (provate!); nonostante ciò, la maggior parte degli scatti da me effettuati con tutti i noctilux provati e con quelli che ho (due), risultano a fuoco anche a TA (i miei esemplari sono fortunatamente perfetti nella camma e la taratura del telemetro delle macchine che uso è sempre adeguata e controllata), forse per una mia innata abilità a focheggiare correttamente (come sostiene il MM).
Punto quarto:
la precisione delle camme; sulla precisione costruttiva si è fatto troppo terrorismo gratuito ed ingiustificato! Tra tutti gli esemplari provati, miei e di amici, (circa una decina) ho notato una occasionale criticità solo nei modelli in cui il paraluce si innestava a molla in una scanalatura (quelli senza pernetti e con paraluce separato), modelli che, per anno di produzione, coincidono con l'introduzione in Leica di alesatori delle camme a controllo automatico e con la rinuncia al controllo e finitura manuale su singolo pezzo; con la introduzione del nuovo modello con paraluce incorporato mi risulta che fossero già tornati ai vecchi standard nei controlli di qualità, controlli peraltro resi maggiormente rigidi e con tolleranza prossima allo zero con la introduzione della M8 il cui sensore non "perdona" neanche la minima imprecisione a differenza della pellicola; la revisione di tanti obiettivi ancora in garanzia, di tutti quelli stoccati in magazzino in attesa di vendita e di quelli da produrre giustifica ampiamente l'aumento di prezzo del Noctilux a cui la Leica è stata costretta circa un anno fa, e forse spiega il perché della messa fuori produzione del 75 summilux (probabilmente se ne avessero triplicato il prezzo in base ai costi di produzione e controllo, di pochi non ne avrebbero più venduto alcuno!).
E qui andiamo al punto quinto:
i prezzi Leica; per me assolutamente allineati ai costi e al valore meccanico ed ottico di ciò che viene prodotto. Vi faccio una domanda: se Nikon o Canon o qualunque altro marchio producesse una Leica MP con le stesse caratteristiche (vedi telemetro) e con gli stessi materiali, voi pensate veramente che il prezzo sarebbe inferiore a quello di Leica? Ricordiamoci che il remake della Nikon S3 (splendida), quando uscì in negozio costò circa 13 milioni delle vecchie lirette, e non perché celebrasse qualcosa, ma perché (come ammise Nikon) i costi di un oggetto meccanico di tale fattura sono altissimi!!! Provate ad acquistare nuovo un 15mm Zeiss per M e poi ditemi se lo pagate meno di 4.500€! E passando alla rava e alla fava (reflex), la Leica ha a listino il 180 R f2 Summicron APO (test MTF e BAS strabilianti) che costa 6900€... la Nikon ha ancora a listino (si può ordinare) il 200mm f2 ED manual focus al prezzo simbolico di 7800€... A dicembre ho comperato un 58 Noct Nikkor AIS (splendido) e l'ho pagato come un Noctilux!
Morale: che sia Leica, Nikon, Canon, Ciofecon la qualità senza compromessi ha sempre un costo notevole giustificato dal prodotto stesso.
Il Noctilux... per me assolutamente strepitoso dal punto di vista della resa (io dei test MTF e delle linee per millimetro me ne fotto!); coma pressoché inesistente (forse a Marco hanno rifilato un falso), nessun flare né alcuna riflessione parassita, grande compensazione fra alte luci e zone in ombra, plasticità assoluta e scultorea, nitidezza eccellente. Ebbene si, ai primi due diaframmi vignetta, ma ai primi due diaframmi non credo ci si vada a fotografare sempre i quadri su pareti bianche... anzi, i primi due diaframmi sono normalmente utilizzati in condizioni tali di buio che la vignettatura è assorbita dalla scarsa luce delle scene riprese; inoltre non ho mai avuto problemi a focheggiare correttamente nel range compreso fra 1 e 5 metri, anche con punto di fuoco non centrale.
Ora non ho tempo né modo (ho scritto questo post rinunciando alla pausa pranzo), ma vi prometto che a breve, a casa, scannerizzerò alcune immagini fatte col Noctilux e ve le posterò a puro scopo dimostrativo (alcune sono fotine del piffero).
Mi piacerebbe che anche altri (anche di altri forum) intervenissero con le loro immagini a sostegno di quello che per me resta comunque un prodigio ottico.
Statemi buoni.
_________
Cesare
Punto primo:
per la maggior parte degli autorevoli amici intervenuti: FOTO, PLEASE!!!!
Punto secondo:
si è mescolata la fava con la rava!!! Domanda conseguente: si possono paragonare per resa obiettivi progettati per telemetro ed obiettivi progettati per reflex, inoltre di diversa apertura massima dichiarata? A me risulta (pur non avendo le competenze tecniche di Pierpaolo e di Marco) che la progettazione, costruzione e realizzazione di un obiettivo per telemetro è assai più complessa e critica di un obiettivo per reflex. Se vogliamo paragonare il Noctilux a qualcosa confrontiamolo per favore con il Canon 0.95 o con il Nikon 1,1 o con l'Hexar 1,2 tutti per telemetro. Il paragone con ottiche non telemetriche non può reggere per principio di omogenità progettuale!
Punto terzo:
la messa a fuoco; con un sistema telemetrico, qualunque obiettivo si utilizzi, l'ottenimento della corretta focheggiatura avviene per un ATTO DI FEDE versus una immagine "campione"; essa è costruita nel mirino e nella finestrella telemetrica per sovrapposizione di due punti di ripresa da un meccanismo complesso, critico e fallace composto da parti meccaniche ed ottiche in movimento che richiedono una perfetta e costante taratura. La messa a fuoco di un sistema reflex è la VISIONE REALE E DIRETTA dell'oggetto di ripresa proiettata su uno specchio, più o meno limpida a seconda della brillantezza delle lenti usate e del prisma interposto; essa richiede solo il corretto posizionamento dello specchio; nella reflex VEDO DIRETTAMENTE ciò che è a fuoco.. nel telemetro SUPPONGO che sia a fuoco ciò che desidero lo sia; e tutto ciò diventa massimamente critico se si usano lenti superluminose da 50mm in su con una PDC a tutta apertura inesistente; vi ricordo che anche l'atto di una inspirio profonda subito prima dello scatto mi fa spostare la testa di circa 2-3 cm (provate!); nonostante ciò, la maggior parte degli scatti da me effettuati con tutti i noctilux provati e con quelli che ho (due), risultano a fuoco anche a TA (i miei esemplari sono fortunatamente perfetti nella camma e la taratura del telemetro delle macchine che uso è sempre adeguata e controllata), forse per una mia innata abilità a focheggiare correttamente (come sostiene il MM).
Punto quarto:
la precisione delle camme; sulla precisione costruttiva si è fatto troppo terrorismo gratuito ed ingiustificato! Tra tutti gli esemplari provati, miei e di amici, (circa una decina) ho notato una occasionale criticità solo nei modelli in cui il paraluce si innestava a molla in una scanalatura (quelli senza pernetti e con paraluce separato), modelli che, per anno di produzione, coincidono con l'introduzione in Leica di alesatori delle camme a controllo automatico e con la rinuncia al controllo e finitura manuale su singolo pezzo; con la introduzione del nuovo modello con paraluce incorporato mi risulta che fossero già tornati ai vecchi standard nei controlli di qualità, controlli peraltro resi maggiormente rigidi e con tolleranza prossima allo zero con la introduzione della M8 il cui sensore non "perdona" neanche la minima imprecisione a differenza della pellicola; la revisione di tanti obiettivi ancora in garanzia, di tutti quelli stoccati in magazzino in attesa di vendita e di quelli da produrre giustifica ampiamente l'aumento di prezzo del Noctilux a cui la Leica è stata costretta circa un anno fa, e forse spiega il perché della messa fuori produzione del 75 summilux (probabilmente se ne avessero triplicato il prezzo in base ai costi di produzione e controllo, di pochi non ne avrebbero più venduto alcuno!).
E qui andiamo al punto quinto:
i prezzi Leica; per me assolutamente allineati ai costi e al valore meccanico ed ottico di ciò che viene prodotto. Vi faccio una domanda: se Nikon o Canon o qualunque altro marchio producesse una Leica MP con le stesse caratteristiche (vedi telemetro) e con gli stessi materiali, voi pensate veramente che il prezzo sarebbe inferiore a quello di Leica? Ricordiamoci che il remake della Nikon S3 (splendida), quando uscì in negozio costò circa 13 milioni delle vecchie lirette, e non perché celebrasse qualcosa, ma perché (come ammise Nikon) i costi di un oggetto meccanico di tale fattura sono altissimi!!! Provate ad acquistare nuovo un 15mm Zeiss per M e poi ditemi se lo pagate meno di 4.500€! E passando alla rava e alla fava (reflex), la Leica ha a listino il 180 R f2 Summicron APO (test MTF e BAS strabilianti) che costa 6900€... la Nikon ha ancora a listino (si può ordinare) il 200mm f2 ED manual focus al prezzo simbolico di 7800€... A dicembre ho comperato un 58 Noct Nikkor AIS (splendido) e l'ho pagato come un Noctilux!
Morale: che sia Leica, Nikon, Canon, Ciofecon la qualità senza compromessi ha sempre un costo notevole giustificato dal prodotto stesso.
Il Noctilux... per me assolutamente strepitoso dal punto di vista della resa (io dei test MTF e delle linee per millimetro me ne fotto!); coma pressoché inesistente (forse a Marco hanno rifilato un falso), nessun flare né alcuna riflessione parassita, grande compensazione fra alte luci e zone in ombra, plasticità assoluta e scultorea, nitidezza eccellente. Ebbene si, ai primi due diaframmi vignetta, ma ai primi due diaframmi non credo ci si vada a fotografare sempre i quadri su pareti bianche... anzi, i primi due diaframmi sono normalmente utilizzati in condizioni tali di buio che la vignettatura è assorbita dalla scarsa luce delle scene riprese; inoltre non ho mai avuto problemi a focheggiare correttamente nel range compreso fra 1 e 5 metri, anche con punto di fuoco non centrale.
Ora non ho tempo né modo (ho scritto questo post rinunciando alla pausa pranzo), ma vi prometto che a breve, a casa, scannerizzerò alcune immagini fatte col Noctilux e ve le posterò a puro scopo dimostrativo (alcune sono fotine del piffero).
Mi piacerebbe che anche altri (anche di altri forum) intervenissero con le loro immagini a sostegno di quello che per me resta comunque un prodigio ottico.
Statemi buoni.
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Cesare