Pagina 1 di 2
Siamo fotografi, mica esseri umani!
Inviato: lun feb 05, 2007 8:12 am
da Marco Barretta
Se si escludono i sogni, sono convinto che al mondo non esista nulla in grado di individualizzare la nostra persona tanto quanto possa farlo un’opera dell’ingegno nella sua forma creativa, e da quello che ho letto in questi ultimi giorni sembrerebbe che per qualcuno di voi la fotografia costituisca un dovuto sfogo a bisogni incomprimibili.
Bisogni che rischierebbero altrimenti di rimanere inespressi e per i quali la fotografia verrebbe a costituire una sorta di meccanismo esecutivo, per quanto laborioso.
In genere preferisco parlare di tecnica, ma stavolta voglio riportare un passo di Ando Gilardi che esprime un concetto simile in maniera buffissima.
“Cos’è mai un vero fotografo? La risposta è facile: la stessa cosa che è un vero poeta, un vero musicista, un vero pittore…..ecc…; tutti quelli che hanno trovato il modo e il mezzo per uscire dalla quotidianità umana, per essere qualcosa di più, di diverso. Non è facile: per riuscirci non è necessario essere intelligenti ma bisogna provare quella roba mentale curiosa che Petrolini chiamava filosoficamente “l’orrore di se stessi”. Cercherò di spiegarmi, anche se temo di non riuscirci, non perché sia troppo difficile, ma perché troppo semplice. Uno la mattina si alza e si vede allo specchio: come sei miliardi di “simili” ha una testa, due braccia, due gambe, un sesso…..insomma un aspetto umano e allora prova di colpo l’orrore di sé. A questo punto a qualcuno capita che gli cade l’occhio sulla macchina fotografica (o il violino o altro simile) e subito si sente meglio: l’orrore gli passa e pensa magari confusamente: grazie a Dio io non sono un essere umano, ma un fotografo".
Inviato: lun feb 05, 2007 11:24 am
da cristiano cossu
Trovo bislacca questa idea dell'orrore di se e della fuga dal quotidiano... Mi sembrano frasi buone per Donna moderna, non per un/una artista.
ciao
Inviato: lun feb 05, 2007 11:34 am
da Marco Barretta
Ando Gilardi è così, va conosciuto.
A me fa ridere, ma trovo che le sue affermazioni siano quasi sempre sensate.
Difatti dicendo "orrore di sé" non lo intende nel senso classico del termine, ma come forma di omologazione al resto del mondo.
Un'arte, qualsiasi essa sia, impedisce che questo avvenga o consente almeno di posizionarla ad un livello più alto.
Donna moderna credo che lui non la leggerebbe neanche seduto su un water!
Fattelo dire da Luca!

Inviato: lun feb 05, 2007 11:47 am
da cristiano cossu
Inviato: lun feb 05, 2007 11:51 am
da NatRiscica
Capita a parecchi di giocare al personaggio.
E' un vezzo molto diffuso, a volte simpatico altre volte discutibile.
Più o meno tutti i grandi ne sono stati coinvolti. Pare proprio che ad un certo punto siano autorizzati a dire castronerie.
HCB disse che A.Adams era un cartolinaro...
Nat
Inviato: lun feb 05, 2007 11:54 am
da cristiano cossu
no quello è Condor

Inviato: lun feb 05, 2007 11:55 am
da NatRiscica
cristiano cossu ha scritto:no quello è Condor

Perchè HCB conosceva Condor?
Nat
Inviato: lun feb 05, 2007 12:00 pm
da cristiano cossu
no è Condor che conosceva Adams

Inviato: lun feb 05, 2007 12:03 pm
da Marco Barretta
Ti ringrazio per la segnalazione, mi era del tutto ignoto questo pezzo.
Però, se tutti quegli oggetti sono stati per così dire soggettivizzati, significa che quei grandi artisti si sono staccati dal resto del mondo.
E qui è segnalato come un fatto oggettivo e non smentibile, un riconoscimento che ha permesso a queste persone di essere qualcosa di più e di diverso.
Sul piano puramente soggettivo, che può essere magari quello del semplice tentativo, un'arte può permettere a tutti l'illusione di non essere omologati.
Secondo me, essendo alla fin fine un atto di presunzione, può essere difficile ammetterlo, ma Ando Gilardi, come in tante altre occasioni, l'ha fatto.
In un'altra circostanza ha detto:"le citazioni più sono profonde, più sono stronzate", ma alla fine le citazione sono spesso il tentativo, secondo Gilardi, di mettere la propria persona su un piano più alto.
Tuttavia non volevo essere troppo serio, mi piaceva sottolineare il modo buffo in cui si esprime il grande Ando.
Inviato: lun feb 05, 2007 2:06 pm
da luca rubbi
Per anni quando era impietosamente diventata una rivista di pubblicità o al massimo di fotografia pubblicitaria, ho continuato imperterrito a comprare Progresso Fotografico solo per poter leggere le recensione dei libri di Ando Gilardi.
Ho nella testa alcuni suoi magistrali brani, che spesso ho citato in passato, sferzante come un gatto a nove code, mi ha insegnato più cose lui in pochi scritti che le migliaia di articoli delle riviste spesso caratterizzate dalla pura banalità, e soprattutto dalla ciclica ripetività.
Oramai non le compro più da anni, fidatevi ho già abbondantemente dato.
Ciao
Luca
p.s HCB aveva ragione, Adams era certamente un cartolinaro, ai massimi livelli, ma quello era.
Straordinario stampatore, grandissimo divulgatore della fotografia, ed eccezionale ideatore di un metodo espositivo direi quasi ideologico, ma piuttosto noioso come fotografo.
Grazie Marco per avermi fatto respirare il sapore dell'Ando. mi hai fatto ringiovanire.

Inviato: lun feb 05, 2007 2:11 pm
da NatRiscica
luca rubbi ha scritto:
p.s HCB aveva ragione, Adams era certamente un cartolinaro, ai massimi livelli, ma quello era.
Straordinario stampatore, grandissimo divulgatore della fotografia, ed eccezionale ideatore di un metodo espositivo direi quasi ideologico, ma piuttosto noioso come fotografo.

L'hai letta l'autobiografia di Adams?
Vorrei avere un decimo della sua sensibilità da
cartolinaro.
Non mi fare iniziare male la settimana...
Nat
Inviato: lun feb 05, 2007 2:18 pm
da luca rubbi
Ho detto quello che penso da vent'anni, ma posso essere più cattivo...
In ogni caso la noia è una cosa personale, ma mi limito qui, ci sono autori che odio o peggio che mi sono indifferenti.
Adams è solo noioso.
Ciao
Luca
Inviato: lun feb 05, 2007 2:22 pm
da cristiano cossu
Adams cartolinaro e fotografo noioso...
Oggi non saprei chi scegliere fra Ando Gilardi e Luca Rubbi

Inviato: lun feb 05, 2007 2:23 pm
da ulyssesitaca
perdonate la domanda che ritorna in tema:
secondo voi il buon Gilardi odierebbe essere citato ? (faccina che dice "per favore" !!! )
Inviato: lun feb 05, 2007 2:25 pm
da andrea de sanctis
Carissimo Luca,
A proposito di A.Adams il compianto prof.Bolognesi sosteneva che il famoso Sistema Zonale era una mezza bufala,usando come pezza d'appoggio il fatto che lo stesso autore scriveva che per stampare la sua celeberrima Clearing Winter Storm era state necessarie ben 21 tra mascherature e bruciature.
Ciao,
Andrea