Chiamare Fotografia anche l'immagine Digitale non è giusto
Inviato: mar feb 06, 2007 10:03 am
Un brano di Ando Gilardi, visto che ieri lo abbiamo ricordato:
Da quasi due secoli il Fotografo Artista combatte inutilmente per ammettere quella della Fotografia nel Pantheon delle Arti Visive quando la diffusione della loro conoscenza dipende proprio dalla stessa Fotografia: se la legge dei grandi numeri è vera, l’originale della Gioconda oggi è la sua Fotografia e il quadro al Louvre è un esemplare senza importanza da mezzo secolo non più fotografato ma riprodotto da riproduzioni. Sulla Fotografia Artistica pesa una maledizione: "è troppo fedele, troppo facile per essere presa sul serio". Ma non è vero: mezzo secolo fa Pablo Picasso in una conversazione registrata da chi scrive, spiegava che a parità di dimensioni la stampa fotografica a colori di un quadro che lui dipingeva in due ore, richiedeva due giorni per un costo maggiore di 100 volte.
Per lo sviluppo del Mercato dell’Arte nascono nuovi valori. Il più falso è che l’opera d’arte debba essere originale e non copiata da un’altra. Il criterio capovolge quella che è stata per secoli la regola del dipingere; da sempre il dipinto nasce da un altro: un quadro ricco di effetti pittorici si dipinge imitando gli effetti già perfezionati da altri Pittori. Del resto è la regola che vale per la Musica, la Letteratura, il Cinema, il Teatro e tutte le Arti. Non si trova in tutti i musei del mondo un quadro figurativo che non ne imiti un altro, più o meno infedelmente: nei materiali, l’olio, le tempere, gli acrilici, eccetera, come nelle forme. Il pittore che dipinge un tramonto o una Madonna con Bambino ha come modelli altri tramonti e altre Madonne con Bambino.
Da poco tempo è nato il Digitale. Chiamare Fotografia anche l’immagine Digitale non è giusto e dipende dalla vischiosità del linguaggio. Queste immagini non hanno ancora nomi propri perché l’evoluzione del mezzo è stata più rapida di quella del linguaggio, perciò siamo costretti a parlarne con vecchie nomenclature.
[...]
Ciao
Luca
Da quasi due secoli il Fotografo Artista combatte inutilmente per ammettere quella della Fotografia nel Pantheon delle Arti Visive quando la diffusione della loro conoscenza dipende proprio dalla stessa Fotografia: se la legge dei grandi numeri è vera, l’originale della Gioconda oggi è la sua Fotografia e il quadro al Louvre è un esemplare senza importanza da mezzo secolo non più fotografato ma riprodotto da riproduzioni. Sulla Fotografia Artistica pesa una maledizione: "è troppo fedele, troppo facile per essere presa sul serio". Ma non è vero: mezzo secolo fa Pablo Picasso in una conversazione registrata da chi scrive, spiegava che a parità di dimensioni la stampa fotografica a colori di un quadro che lui dipingeva in due ore, richiedeva due giorni per un costo maggiore di 100 volte.
Per lo sviluppo del Mercato dell’Arte nascono nuovi valori. Il più falso è che l’opera d’arte debba essere originale e non copiata da un’altra. Il criterio capovolge quella che è stata per secoli la regola del dipingere; da sempre il dipinto nasce da un altro: un quadro ricco di effetti pittorici si dipinge imitando gli effetti già perfezionati da altri Pittori. Del resto è la regola che vale per la Musica, la Letteratura, il Cinema, il Teatro e tutte le Arti. Non si trova in tutti i musei del mondo un quadro figurativo che non ne imiti un altro, più o meno infedelmente: nei materiali, l’olio, le tempere, gli acrilici, eccetera, come nelle forme. Il pittore che dipinge un tramonto o una Madonna con Bambino ha come modelli altri tramonti e altre Madonne con Bambino.
Da poco tempo è nato il Digitale. Chiamare Fotografia anche l’immagine Digitale non è giusto e dipende dalla vischiosità del linguaggio. Queste immagini non hanno ancora nomi propri perché l’evoluzione del mezzo è stata più rapida di quella del linguaggio, perciò siamo costretti a parlarne con vecchie nomenclature.
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Ciao
Luca