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(foto) Mio padre

Inviato: mar feb 06, 2007 8:00 pm
da luca rubbi
Una decina d'anni fa:

Immagine

Nikon F4S - Nikkor 105/1.8 AIS - TMAX400

Ciao
Luca

Inviato: mar feb 06, 2007 8:29 pm
da Wirus77
Luca se volgiasmo tralasciare l'affetto che sicuramente ti lega a questo scatto, io lo vedo piuttosto grigio, c'era molto sole no? Beh, forse è una caratteristica, ma.....boh, come se non si staccasse a sufficenza dallo sfondo!! Questo è il mio misero parere......ci dice poco del soggetto! :)



.....ma sai su LFT ho promesso che nel bene e nel male, avrei sempre detto ciò che pensavo delle foto viste,e questo impegno lo metto pure quì, quindi puoi iniziare a lanciare la prima pietra se vuoi!! :(

Inviato: mar feb 06, 2007 9:38 pm
da luca rubbi
Virna la luce deve essere molto debole, come il contrasto perchè come vedi l'apertura è piuttosto elevata pur avendo una 400 come si può vedere dallo sfondo piuttosto sfocato.
Poi certo lo scatto è un semplice ritratto a mio padre, niente di più.

Ciao
Luca

Inviato: mar feb 06, 2007 10:27 pm
da Condor
Luca, è un ritratto che non mi piace, forse il fatto che l'hai preso di profilo, forse perchè la luce la trovo piatta, non so, ma non è efficacie.
Mi permetto di farti una domanda: perchè fai sempre tutte le stampe di questa tonalità indipendentemente dal soggetto? Non trovi che la stampa vada adattata di volta in volta o di progetto in progetto (ex, i tuoi nudi)?

Inviato: mar feb 06, 2007 10:42 pm
da luca rubbi
Condor ha scritto:Luca, è un ritratto che non mi piace, forse il fatto che l'hai preso di profilo, forse perchè la luce la trovo piatta, non so, ma non è efficacie.
Mi permetto di farti una domanda: perchè fai sempre tutte le stampe di questa tonalità indipendentemente dal soggetto? Non trovi che la stampa vada adattata di volta in volta o di progetto in progetto (ex, i tuoi nudi)?
Questa è una scansione da negativo, stranamente a me l'unica cosa che piace è proprio la debole luce.

In ogni caso io la penso all'opposto per ciò che concerne la stampa, quando qualche anno fa ho cambiato stampatore, dopo 20 anni con lo stesso, inizialmente mi sono lamentato del fatto che mi stampasse le foto interpretando il negativo, e non il mio modo.
Quindi per me la stampa deve essere sempre la stessa e non adattarsi alle situazioni, sono coerente nella scelta del bianconero, del tutto formato e della stampa di un certo tipo di bianconero, per il resto è l'anarchia.
Non amo le tonalità dei grigetti da supergamma, amo il contrasto vigoroso come nel disegno, amo il segno.
Purtroppo con le scansioni del mio scanner, non riesco a produrre quello che voglio, anche elaborandole, certi negativi che sembrano bellissimi, proprio non riesco a trasformarli in file vantaggiosi.
Anche questa foto sono convinto che stampata renderebbe tutta in un altro modo.
Poi ribadisco la foto è quella che è.

Ciao
Luca

Inviato: mer feb 07, 2007 8:15 am
da ulyssesitaca
Dividiamo in due:

La foto di tuo padre: sicuramente per l'uomo che e' e per il suo passato non e' la foto che lo rappresenta ai miei occhi. Forse tu ci vedi, nella morbidezza, le sue tenerezze di padre verso di voi, ma per l'idea che ho io, altre sue foto rendono meglio quella bella faccia (faccia non viso) che ha.

Detto questo, e' interessantissimo il discorso che ha aperto Stefano.
Un autore dovrebbe sempre stampare a modo suo, indipendentemente dal soggetto (e questa versione non nego che mi affascini: io sono io, guardo il mondo a modo mio e esprimo quindi in modo univoco il mio sentire) vedi Salgado che fa stampare allo stesso modo i bambini del Sahel e gli albatros delle Galapagos.
Oppure un autore sensibile, seguendo le variazioni del proprio sentire, dovrebbe adeguare anche i modi della comunicazione di queste risposte emozionali che ovviamente cambiano di fronte ai vari soggetti, cosi come addirittura (attenzione!) possono cambiare riguardo allo stesso soggetto NEGLI anni (quando lavoravo in Cina odiavo essere la, e ne ero affascinato: ho stampato duro. Ora, guardo indietro con indulgenza verso quel popolo e quel giovane ingegnere allo sbaraglio, e mi vien voglia di stampare virato seppia).
Io, davvero, ora non ho risposte. Mi piacerebbe pero' sentire le vostre opinioni che potrebbero collaborare a costruirne una mia.

Inviato: mer feb 07, 2007 8:33 am
da solimano
mi piace, ha il fascino del bassorilievo

Inviato: mer feb 07, 2007 9:15 am
da NatRiscica
Mai riuscito a stampare sempre nello stesso modo.
Alterno periodi in cui stampo duro, scuro a periodi in cui tutto deve avere una luminosità.
Naturalmente provando insoddisfazione ogni volta per quanto stampato prima.

Ideologicamente sarei per una stampa adattiva.
Forse anche la stampa passa per la mia schizofrenia.

Nat

Inviato: mer feb 07, 2007 9:36 am
da mauro ruscelli
Lo stile di un autore e' anche nel modo di concepire la stampa o no? Credo sia questo il punto.

Da un lato la sensibilita' dell'occhio, che fa scegliere certe inquadrature e certi soggetti ed e' la vera definizione di cio' che siamo.

Dall'altro cio' che affiniamo con gli attrezzi del mestiere, chi con lo scalpello e chi con della carta abrasiva per condividere il messaggio.

Io vedo che cambio nel tempo, cio' che mi piaceva forse ora lo farei diverso, ma son troppo pigro per ripensare al passato e preferisco confrontarmi con nuovi scatti.

Il modo un cui si presentano le mie immagini cambia, lo vedo se provo ad affiancare scatti di solo qualche mese indietro, eppure c'e' chi sostiene che in qualche modo io sono riconoscibile in cio che faccio. Allora deve essere vero che il primo punto. Il nostro modo di fotografare dipende da cio' che scegliamo quando premiamo il pulsante e non da come scriviamo, se con la penna blu dell'ottimismo o con quella nera dei periodi piu' cupi.

Inviato: mer feb 07, 2007 11:54 am
da Vittorio
la stampa e' solo l'atto finale della catena.
previsualizzazione-scatto-stampa.

in generesi deve decidere prima tutto cio',quindi che pellicola adottare,che sviluppo,che carta ancora che sviluppo,tutta la catena deve essere tesa ad un 'unico motivo,rendere sulla carta cio' che si sentiva,si vedeva,e ci si era proposti prima di partire per poter rendere migliore la comprensione dello scatto.
ovviamente tutto cio' ha senso quando si parte con un progetto ben preciso in testa(io sono anni ormai che fotografo in tal senso),e la conoscenza dei materiali sensibili aiuta nella ricerca della miglior espressione.
nel mio caso specifico ad esempio do' piu' importanza alla catena sopra descritta per far si' che il mio messaggio sia capibile che ad una omogeneita' di stampa per crearmi un mio stile riconoscibile,se qualche volta c'incontreremo portero' le mie stampe ,e vedrete che passo dall'uso del lith molto grafico(solo bianchi e neri e poco piu') allo spiattellamento totale della gamma tonale tramite doppi bagni e carte dedicate,con il variare che ci puo' stare tra i 2 poli.


nel caso di Luca,credo che il discorso sia un po' differente,in quanto usando una tri x esposta a 1600 ,e dichiarando gia' che vuole gli estremi della gamma tonale ( in pratica le zone 4-5-6 sono quasi eliminate...)parte gia' con un concetto di stampa non di servizio,ma AL servizio.
e credo che le sue foto vadano bene cosi',e' un po' una sua cifra stilistica.

Inviato: gio feb 08, 2007 9:17 am
da mauro ruscelli
Vittorio ha scritto:la stampa e' solo l'atto finale della catena.
previsualizzazione-scatto-stampa.
Per me non e' mai stato cosi'. Io ho sempre scattato per me' quando vedo sul video quello che mi aspetto sono soddisfatto. E' sempre stato cosi', con pochissima condivisione.

Solo da poco mi sto facendo il problema di mostrare qualche cosa stampato, ma solo perche' ho conosciuto persone interessanti.

ciao

Inviato: gio feb 08, 2007 1:34 pm
da luca rubbi
Raffaele Bartoli ha scritto:Dividiamo in due:

La foto di tuo padre: sicuramente per l'uomo che e' e per il suo passato non e' la foto che lo rappresenta ai miei occhi. Forse tu ci vedi, nella morbidezza, le sue tenerezze di padre verso di voi, ma per l'idea che ho io, altre sue foto rendono meglio quella bella faccia (faccia non viso) che ha.

[...]
Preferisci queste?

Immagine

Immagine

Nikon F100 - Nikkor 85/1.4 AFD - TMAX400 esposta a 1600

Ciao
Luca

Inviato: gio feb 08, 2007 1:36 pm
da Wirus77
Beh queste due sono tutta un'altra storia, sopratutto l'ultima, cacchio che bella!! :eek:

Inviato: gio feb 08, 2007 1:52 pm
da mauro ruscelli
credo che l'espressione sia giusta, cacchio che belle :eek:

Inviato: gio feb 08, 2007 1:59 pm
da NatRiscica
Si si, virnisticamente parlando, cacchio che belle!
:eek:

Nat