Questa foto scatenò su LP una discussione accesa per via di quel cassone sulla sinistra che secondo me ci stava e rendeva la foto non banale e un po' scontata da lirismo di bassa lega.
Secondo alcuni avrei dovuto toglierlo, a me che non sposto una virgola...
il cassone ci sta tutto, e una vecchia carcassa come me lo trova elettivamente affine.
La fotografia in se' mi piace, anche se dentro di essa la platealita' del gesto, invece, non mi convince appieno: forse perche' mi hai abituato a cose meno dirette e piu' da sondare.
Come la vedo io..per la prima volta.Allora,oltrepassando il gioco dei rimandi geometrici tra il cassone,la nicchia nel muro e la forma della finestra.... che basterebbero per giustificarne la presenza,leggo in esso, in chiave metaforica, il contentore all'interno del quale alloggiava,non senza soffrirne,quella "nuova vita" che si erge protendendosi verso la luce...verso un ideale di totale autonomia ed indipendenza,alla quale mirano da sempre i giovani....Il cassone metafora della società..della famiglia...di tutto quello che i giovani,di generazione in generazione,avrebbero volentieri relegato in cantina od in soffitta,come desueto emblema del vecchio...salvo poi recuperarne,con il passare degli anni,in tutto od in parte il valore.
In sintonia con te,anch'io non tocco mai nulla...le poche volte che ho azzardato un aggiustamento..l'incantesimo si è infranto.
Luca, sulla tua compagna s'e' detto molto e sicuramente molti hanno "pensato" anche di piu'.
Sii indulgente con lei, come lei sicuramente lo e' con te (posta quella foto in cui sei agonizzante su un letto di stampe...).
Siete due bei personaggi e vi meritate.