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Leica M4-2

Inviato: gio gen 15, 2009 8:46 am
da mauro ruscelli
chi mi da qualche indicazione su codesta macchina, la prima risposta commerciale leica al mondo che stava cambiando. Dopo il fallimento delle vendite della M5 (seppur venduta quasi sottocosto) a cui continuava a venire preferita la M4, da canada propongono di abbasaare un po' di controlli, qualche componente piu' economica ed una scelta piu' industriale e meno artigianale di tutta la filiera. Escono la M4-2 e successivamente anche la M4-p (che include anche la cornice del 28 e del 75) ormai una quasi m6.
Le prime M4-2 sembrano pero' avere diversi problemi, proprio per i minori controlli, ma sono in ogni caso per leica un buon successo e come azienda puo' riprendere a respirare.

Inviato: gio gen 15, 2009 9:02 am
da NatRiscica
Non erano costruite con "qualche controllo in meno", erano costruite secondo il metodo industriale, sconosciuto in Leica.
Fino ad allora i pezzi si aggiustavano sulla macchina, una sorta di "reglage" da orologeria. Con la M4-2 sono i singoli componenti a esibire delle tolleranze tali da "incastrarsi" senza biogno di aggiustaggi successivi.
Certo all'inizio, come tutte le cose che hanno un inizio, non tutto andò particolarmente bene, qualche problemino lo ebbero anche i canadesi.
Però dopo furono assolutamente perfette, specie con la M4-P, macchina che gode della fama di essere la più robusta M mai prodotta.
Certo meno romanticismo, leve di carica più "rudi", pulsanti di scatto meno morbidi (ma sempre tutt'altra cosa rispetto a quelli della M6 e successive), ma a me sembra un piccolissimo prezzo da pagare.
A me le canadesi stanno particolarmente simpatiche.
Capisco che molti, per questa sorta di "ruvidezza", non riescono a godere...

Nat

Inviato: gio gen 15, 2009 9:19 am
da mauro ruscelli
Ma ti risultano differenze costruttive tra M4-2 e M4-P perche' non ho trovato molti riferimenti

Poi ci sarebbero tutte le particolarita' occhielli cromati, occhielli neri, quelle fatte comunque a Wetzlar, quelle con la leva di carica della M4......
Qualcuno mi dirime un po' di casino?

Inviato: gio gen 15, 2009 9:27 am
da mauro ruscelli
Aggiungo questo link con quanto scritto da Ciccarella

www.newoldcamera.com/OpenMind/LEICA%20M4-2.pdf

qualche accenno sull'uso della plastica anche qui:

www.newoldcamera.com/OpenMind/Summicron35.pdf


Aggiungo anche questo link in inglese

http://leica.nemeng.com/016b.shtml

Inviato: gio gen 15, 2009 9:27 am
da NatRiscica
La più eclatante la sostituzione dell'ottone con la lega di zinco nella calotta.
Le M4-2 dovrebbero essere tutte in ottone, buona parte delle M4-P sono in ottone, le ultime in zinco. Si riconoscono dalla finestra del mirino, retrocessa in quelle in ottone, a filo (come nelle M6 e successive) in quelle in zinco.
Poi le ultime M4-P hanno una sola presa sincro anzichè due ( M e X).

Ma è un mare sterminato...

Nat

Inviato: gio gen 15, 2009 11:03 am
da PIERPAOLO
la verità, semplice e totale, rimane che senza la Canada Ontario, Leica avrebbe chiuso da un pezzo, sia per le macchine che per le ottiche di Mandler, è stata la fabbrica canadese a tirare su Leica da un progressivo abisso, con prodotti vendibili e molto ben concepiti, la M5 rimane il paradigma del mondo Leica, prodotto eccezionale non compreso ostinatamente dal Leichista 'duro e puro' che, proprio per questo, partecipa allegramente all'affondamento della amata casa
Pierpaolo

Inviato: gio gen 15, 2009 11:16 am
da mauro ruscelli
ok ma perche' al NOC si sottolinea sempre se e' occhielli neri o no?

Inviato: gio gen 15, 2009 11:30 am
da PIERPAOLO
gli occhielli della M4-2 sono in acciaio inox, molto resistenti, si vede che quei pochi neri Wata li apprezza di più, magari l'enensima stramberia Leica
Pierpaolo

Inviato: gio gen 15, 2009 11:33 am
da mauro ruscelli
I numeri di matricola sono da 1480001 a 1533350 prodotta dal 1977 al 1980. I primi 95 esemplari avevano il bollino rosso Leitz nella parte frontale vicino all'ottica (tipo m4-p). In totale sono state prodotte 16000 macchine.

Nel 1979 ne e' stata prodotta una serie limitata di 1000 esemplari in oro.

Inviato: gio gen 15, 2009 11:36 am
da mauro ruscelli
Cosa mi sapete dire del telemetro e' come quello della M6? soggetto allo stesso FLARE??

Inviato: gio gen 15, 2009 12:06 pm
da mauro ruscelli
http://www.mauroruscelli.com/dblog/arti ... icolo=1079

Da Leica M una saga senza fine di Sante Castignani:

Con l'uscita di scena della M4 e M5 (1975) e della piccola CL (1976), si interrompe in quel di wetzlar la produzione di fotocamere a telemetro. La dirigenza Leitz, profondamente scoraggiata dall'andamento del mercato, va a cercare in Giappone e nella reflex la sopravvivenza dell'azienda.
Trascorrono così un paio di anni molto tristi: dall'inizio della storia Leica non era mai successo che non esistesse una fotocamera con questo nome che esibisse il suo bel mirino galileiano. Unica rappresentante del mito Leica, in quei tempi, la "meticcia" R3, certo non il sogno dei sostenitori più sfegatati.

Tutto sembra perduto, le altre grandi case tedesche hanno già capitolato da un pezzo, e nulla all'orizzonte lascia presagire la rinascita che di lì a poco arriverà sotto forma di un deus ex machina canadese...

Proprio così, negli stabilimenti di Midland, assieme ad eccelsi tecnici c'era anche un dirigente illuminato che lanciò una sfida a Wetzlar, quella di rimettere in produzione un quantitativo di apparecchi a telemetro per soddisfare una richiesta che evidentemente aleggiava nell'aria; dalla Germania si replicò con un rilancio: facciamo le macchine se ce ne vendi anticipatamente qualche migliaio. Dopo poco, il nostro eroe (mi spiace di non ricordarne il nome, ma questa storia è stata narrata da poco su Leica Magazine) si ripresentò con contratti in avanzo per ripartire con l'avventura della M. La linea di produzione M venne trasferita in Canada, e ci si mise al lavoro.
Si riprese in mano la M4, venne giudicata opportuna una predisposizione per il winder, e superfluo l'autoscatto; qualche piccola semplificazione produttiva, e via con la M4-2.
Fu un piccolo successo, circa 16.000 pezzi in tre anni. Lontani dai grandi numeri del passato, ma sicuramente meglio di niente.

Arriviamo al 1980. L'esperienza tutto sommato positiva della M4-2 convince la Leitz a riprendere la produzione in Germania. La M4-2 viene modificata nel mirino, cui vengono aggiunte le focali 28 e 75, e il nome viene variato in M4-P; in produzione fino al 1986, per un totale di circa 23.000 pezzi.


Ecco anche qualche foto:

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Inviato: gio gen 15, 2009 12:16 pm
da NatRiscica
Il mirino telemetro della mia M4-P è superiore a quello della (mia) M6.
Il mirino migliore ce l'ho sulla M4 Wetzlar a pari merito con quello della MP.

Nat

Inviato: gio gen 15, 2009 1:54 pm
da luca rubbi
mauro ruscelli ha scritto:Ma ti risultano differenze costruttive tra M4-2 e M4-P perche' non ho trovato molti riferimenti

Poi ci sarebbero tutte le particolarita' occhielli cromati, occhielli neri, quelle fatte comunque a Wetzlar, quelle con la leva di carica della M4......
Qualcuno mi dirime un po' di casino?
Mauro, solo le prime avevano componenti della M4 come la leva di carica o gli occhielli in ottoni verniciati di nero, più incisioni variabili successivamente scomparse.
Se ti ricordi io ne avevo una che era una preserie con i numeri attribuiti all R3 safari, ma senza il bollino rosso, e come mi disse Zucco di Fotocamera, per certi aspetti poteva valere di più, ma poi come al solito nel collezionismo conta a quanti interessa un oggetto al di là della rarità.


Ciao
Luca

Inviato: gio gen 15, 2009 2:46 pm
da Bruno B.
Non conosco le varie differenze di struttura esistenti fra i due corpi, ma posso informarti che la M4-P é stata progettata con un contributo di robustezza, nettamente superiore alla M4-2. Difatto, la M4-P é stata la fotocamera che ha ricevuto il consenso unanime d'affidabilità, dopo essere resistita alla grande ai micidiali venti ed alle glaciali temperature sull'Everest, nel 1982.

Leica M4-P sull'Everest e Superikonta sul K2.

Infine, sul frontale appare il marchio rosso Leitz.

Tutta la vita M4-P

Bruno

Inviato: gio gen 15, 2009 2:56 pm
da Bruno B.
Un piccola curiosità...il rumore dell'otturatore.

M4-P 20Dbel
M6 30Dbel
F5 45Dbel
Crex 60Dbel

Superikonta...ssssssssssssssssssssssssssss

Sogni d'oro.

Bruno