Ventotto (unico grandangolo)

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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mauro ruscelli
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Riporto le note di Sante sui 28:

Telemetro:

ELMARIT 28/2,8
prima versione, dal 1965 al 1972. Se pensiamo che questo progetto segue il vetusto Summaron 5,6, possiamo comprendere quale tuffo nel passato sia esaminare questa ottica. I segni del tempo si fanno vedere: nitidezza uniforme sul campo solo chiudendo due o tre stop, tracce di astigmatismo e coma alle massime aperture. Resa comunque ancora molto piacevole per gli amanti della tradizione. Non usabile su M5, CL, Epson RD1; lettura esposimetrica errata con le altre.


ELMARIT 28/2,8
seconda versione, dal 1972 al 1979;
Questa versione, ricalcolata e meno sporgente, può essere utilizzata senza alcun problema su tutte le macchine. Nuovo schema ottico, e prestazioni migliorate, anche se la resa dei 35 rimane visibilmente superiore per uniformità di resa e correzione delle varie aberrazioni.


ELMARIT 28/2,8
terza versione, 1979/1993
Altro giro, altra corsa. Nuovo schema, resa ancora migliorata. Non siamo ancora a livello Summicron 35, ma ci avviciniamo. Chiudere a 5,6 per resa uniforme su tutto il campo, non pretendere correzione perfetta di distorsione e altre aberrazioni (che comunque spariscono diaframmando, distorsione a parte), ma resa molto piacevole e tipicamente Leica secondo tradizione. Tuttora un ottimo acquisto, a un prezzo spesso ragionevole.


ELMARIT 28/2,8
quarta versione, dal 1993 al 2001;
Habemus papam. Finalmente, con questa versione, il 28M conquista una qualità ottica paragonabile ai 35mm, se non addirittura migliore. Senza lenti asferiche, raggiunge tuttavia una nitidezza eccellente su tutto il campo fin dalla massima apertura, limitando allo stesso tempo al minimo tutte le altre aberrazioni.
Resa brillante, nel solco delle ottiche di ultima generazione.

SUMMICRON 28/2 asph;
Il nuovo corso Leica si sostanzia nell'evoluzione ottica in oggetto, che aumenta allo stesso tempo luminosità e prestazioni (?). Il punto interrogativo non è per polemica, ma solo per l'altissima qualità della versione precedente, difficile da migliorare. Qualità tipicamente da Summicron asferico, con punte di nitidezza addirittura superiori al 35mm.
La resa brillante e incisiva genera immagini di altissimo dettaglio, cesellate con minuzia estrema. Saturazione molto elevata. Un poco di vignettatura ai diaframmi maggiori, distorsione nulla. Sicuramente il miglior 28 in circolazione.

-28/1,9 Ultron;
un piccolo capolavoro, dove focale e luminosità ambiziose non portano a cedimenti qualitativi. Costruito in modo esemplare, di ingombro e peso piuttosto imponenti, dotato di un paraluce di serie dal quale qualcuno di mia conoscenza avrebbe molto da imparare, l'Ultron si difende molto bene anche sul piano delle prestazioni. Molto nitido da 2,8 in poi (praticamente sullo stesso piano dell'ultima versione dell'Elmarit), soccombe ai Leica esclusivamente sul piano delle sfumature: sfocato meno articolato e intenso, e brillantezza un po' troppo spinta che soffoca quelle nuances cromatiche che solo le ottiche di vecchia scuola sembrano poter raccogliere. Ma il confronto è impari anche sul piano del prezzo, dove l'attuale Summicron (il cui esame potrebbe portare a riconsiderare, in meglio, il cadetto in questione) costa più di cinque volte il nostro...

-28/3,5 Skopar; già in prima analisi, il piccoletto dei 28 innamora per la sontuosa costruzione meccanica; abbandonato per l'occasione l'ottimo alluminio, questo piccolo lingotto di ottone ci fa interrogare a lungo sui listini di altre Case; troveremo la stessa costruzione nel 50/2,5 Skopar, e, in parte, anche nel 35/1,2 e Nokton 1,4; sul piano delle pure prestazioni, sembra di tornare indietro di un ventennio: immagini calde e corpose, nitide e brillanti quanto basta, senza alcuna asprezza o stridore; vignettatura leggera ma sempre presente, molto "vintage" anch'essa. Caduta del contrasto a diaframmi stretti, oltre f:8/11. In ogni caso, siamo a livelli superiori alle prime versioni di Elmarit 28, con costi e ingombri, anche in questo caso, assolutamente allettanti.


Per il Mondo R invece:


28 mm f:2,8 ELMARIT
(vecchio tipo, paraluce staccato) Un obiettivo di riferimento, a lungo il miglior rappresentante della sua focale. Nitidezza superba a tutti i diaframmi in asse, da 5,6 ineccepibile su tutto il campo. Correzione straordinaria delle consuete aberrazioni (sferica, coma, distorsione, etc), e impronta inequivocabilmente... LEICA! Sfuocato magnifico, resa cromatica, giusto contrasto...

28 mm f:2,8 ELMARIT (nuovo tipo, paraluce incorporato) Non fa rimpiangere il suo predecessore, modernizzandone la resa. Correzione ancora più spinta, un pizzico di brillantezza in più. Sicuramente il miglior 28 in circolazione.

28 mm f:2,8 PC SUPER ANGULON Ancora una superba creazione Schneider. Resa di riferimento per la categoria degli obiettivi decentrabili. Perfezione assoluta in distorsione, copertura dell'amplissimo campo, resa cromatica. Un capolavoro.
Mauro

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luca rubbi
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Intanto benvenuto fabione.

E' indiscutibile che il 28 sul telemetro sia piuttosto scomodo, personalmente non lo userei perchè devo rincorrere l'inquadratura nel mirino, essendo portatore di occhiali dovrei ricorrere ad un apparecchio 0.58 di in grandimento nel mirino, ma non mi sembra proprio il caso.
Il 35 è una focale di più facile progettazione e nella logica degli anni 50 ideologicamente più consona.
Rammentiamo che la M3 del 54 aveva un mirino adatto al 50, perchè quello si usava, le altre focali più corte erano ritenute meno utilizzabili, e d'altronde bisogna attendere fino al 65 per avere un 28/2.8 che poi di certo non è un miracolo ottico.
L'altro limite del telemetro con l'uso del 28, è che siccome si guarda come attraverso una finestra, si perde la percezione dell'effetto grandangolare, sia nell'esasperazioni prospettiche, sia nella resa ai bordi che in virtù della prospettiva genera deformazioni.
Per non parlare di una messa a fuoco minima piuttosto lunga che mal si sposa con una fotografia un po' addosso, che al contrario è estremamente facilitata con la reflex.

Ciao
Luca
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NatRiscica
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luca rubbi ha scritto:Intanto benvenuto fabione.

E' indiscutibile che il 28 sul telemetro sia piuttosto scomodo, personalmente non lo userei perchè devo rincorrere l'inquadratura nel mirino, essendo portatore di occhiali dovrei ricorrere ad un apparecchio 0.58 di in grandimento nel mirino, ma non mi sembra proprio il caso.
Il 35 è una focale di più facile progettazione e nella logica degli anni 50 ideologicamente più consona.
Rammentiamo che la M3 del 54 aveva un mirino adatto al 50, perchè quello si usava, le altre focali più corte erano ritenute meno utilizzabili, e d'altronde bisogna attendere fino al 65 per avere un 28/2.8 che poi di certo non è un miracolo ottico.
L'altro limite del telemetro con l'uso del 28, è che siccome si guarda come attraverso una finestra, si perde la percezione dell'effetto grandangolare, sia nell'esasperazioni prospettiche, sia nella resa ai bordi che in virtù della prospettiva genera deformazioni.
Per non parlare di una messa a fuoco minima piuttosto lunga che mal si sposa con una fotografia un po' addosso, che al contrario è estremamente facilitata con la reflex.

Ciao
Luca
Però Luca il telemetro coi grandangoli ha un privilegio unico, la precisione di fuoco.
Verissimo, la reflex ti restituisce l'immagine con la prospettiva dell'ottica usata (e questo vale per qualsiesi lunghezza focale), ma vogliamo parlare del fuoco con un 35/1,4, o un superluminoso fino ai fatidici 50mm?

Nat
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luca rubbi
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NatRiscica ha scritto:
luca rubbi ha scritto:Intanto benvenuto fabione.

E' indiscutibile che il 28 sul telemetro sia piuttosto scomodo, personalmente non lo userei perchè devo rincorrere l'inquadratura nel mirino, essendo portatore di occhiali dovrei ricorrere ad un apparecchio 0.58 di in grandimento nel mirino, ma non mi sembra proprio il caso.
Il 35 è una focale di più facile progettazione e nella logica degli anni 50 ideologicamente più consona.
Rammentiamo che la M3 del 54 aveva un mirino adatto al 50, perchè quello si usava, le altre focali più corte erano ritenute meno utilizzabili, e d'altronde bisogna attendere fino al 65 per avere un 28/2.8 che poi di certo non è un miracolo ottico.
L'altro limite del telemetro con l'uso del 28, è che siccome si guarda come attraverso una finestra, si perde la percezione dell'effetto grandangolare, sia nell'esasperazioni prospettiche, sia nella resa ai bordi che in virtù della prospettiva genera deformazioni.
Per non parlare di una messa a fuoco minima piuttosto lunga che mal si sposa con una fotografia un po' addosso, che al contrario è estremamente facilitata con la reflex.

Ciao
Luca
Però Luca il telemetro coi grandangoli ha un privilegio unico, la precisione di fuoco.
Verissimo, la reflex ti restituisce l'immagine con la prospettiva dell'ottica usata (e questo vale per qualsiesi lunghezza focale), ma vogliamo parlare del fuoco con un 35/1,4, o un superluminoso fino ai fatidici 50mm?

Nat
Nat so bene che la tua domanda è retorica, in questo spari ad un uomo morto...

:lol:

La "terra di mezzo" prende i 35 e i 28, le ottiche più corte invece, sono beneficiate dalla profondità di campo, per quanto la base telemetrica si riduca ulteriormente.
Per le due focali citate, la base è comunque molto ridotta ma la profondità di campo alle grandi aperture è sempre piccolissima, questa è la ragione per cui è molto difficile focheggiare in condizioni limite.

Il mio sogno resta comunque il Nikkor 28/1.4 AFD, un sogno appunto...

:-(

Ciao
Luca
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NatRiscica
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Una considerazione sulla M e il 28.

Con il mirino 0,72, non vi sembra che la cornicetta del 28 sia stata messa li di forza?
Mi spiego meglio. Ho la M4 ed ho notato che la cornicetta del 35 è più ampia della corrispondente sia che la si paragoni a quella della M6 o della MP.
Domanda oziosa di un ozioso, non è che forse il mirino 0,72 era stato progettato e partorito con lunghezza focale limite di 35mm?

Nat
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luca rubbi
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Io l'ho sempre trovato eccessivo.
D'altronde che facevano, presentavano un nuovo modello di M solo con l'aggiunta delle cornici del 75?
La M4-P è stata presentata assieme al 75, proprio per consentire di utlizzare questo vetro, per il resto è una M4-2.

Ciao
Luca

p.s. alcuni tra cui Andrea, sostengono che la M4-2 fosse un prodotto migliore
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PIERPAOLO
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il vero punto di riferimento é la M-4: la M-4-2 rappresenta una versione economica (alla Leitz!) costruita in Canada per cercare di tagliare il più possibile i costi in un momento estremamente difficile dell'azienda, la M-4P offre le cornicette in più (che in realtà non è poco, dal punto di vista meccanico) ma è veramente difficile trovare differenze di funzionamento tra due esemplari perfetti con la M-4-2, ci possono essere differenza tra esemplari diversi, tenuti in modo diverso, ma in realtà si tratta di macchine estremamente simili. Posso invece affermare con sicurezza (l'ho smontata.....) che la M-4 rappresenta uno dei top mondiali della meccanica fotografica.
Pierpaolo
fabione
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Salve Luca e grazie per il benvenuto....io il 28/1.4 di Nikon l'ho avuto e ci ho giocato per un paio d'anni con risultati alterni...a volte fantastico altre volte deludente....alla fine l'ho barattato con un 19/2.8 R ultima serie...e non mi sono pentito.

...ma io faccio foto MOOOOOLTO diverse dalle tue.........
Fabio
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PIERPAOLO
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Bravo Fabione, il 19/2,8 seconda serie è un must per ogni Leica R, con un'incisione e trasparenza dei colori straordinaria, comunque il Nikkor 28/1,4 (come del resto il 24/1,4 Canon) è un'ottica di livello superiore ma deve essere usata solo con poca luce e sino a f/2,8, se no non ha senso.
In ogni caso prima di dare giudizi controllare se c'é del micromosso......
Pierpaolo
fabione
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la foto qui sotto è appunto fatta con il 28 1.4 ed è ottima, specialmente se si considera la ressa al limite dell'impossibile che c'era quando è stata scattata dove noi fotografi ci spingevamo a destra e a manca per riuscire fare una foto decente.
Qule giorno, con la D200, il 28 si è comportato bene.....ma io prediligo le foto in interni dove più che le persone cerco l'architettura o l'atmosfera....e non è l'ottica adatta.
Adesso non ho tempo e devo scappare....magari stasera posto qualcosa per esprimere meglio il mio concetto.

Ho avuto anche il 24/1.4 di Canon e debbo dire che amio avviso è un'altra perla...ma anche questo non è adatto a fare le foto che cerco di fare io...direi comunque che mi parso meglio il Canon rispetto al nikon...ma come già detto, è tutto molto soggettivo e personale. Una risposta in termini scientifici e assoluti esula dalle mie capacità (e credo di tanti).
Con un portafolgio bello gonfio ci vorrebbero tutti.....ognuno ha le sue peculiarità.
Fabio
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ulyssesitaca
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fatte salve le giuste affermazioni di tutti (ma perche' in questo forum nessuna spara c....?), direi che l'accopiiata 28 + 50 ha il suo fascino in M.
L'ho usata a new Orleans e non me ne sono pentito.
Sabato 17/2 avevo solo un 28M terza serie (ottica straordinaria che fotografa i capezzoli sotto i vestitti, posso provarlo !!) e appena posso posto.
Secondo me, e' una strada da indagare, anche perche' ti impone di andare ancora piu' vicino, e contestualizza di piu' del 35 senza annegare il soggetto come si rischia con il 21.
Certo, come ottica UNICA, no.
Raffaele
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PIERPAOLO
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nessuno spara c.......e?
forse perchè si parla, per una volta, solo di cose che si conoscono?
Pierpaolo
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luca rubbi
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Raffaele Bartoli ha scritto:
[...]

Secondo me, e' una strada da indagare, anche perche' ti impone di andare ancora piu' vicino, e contestualizza di piu' del 35 senza annegare il soggetto come si rischia con il 21.
Certo, come ottica UNICA, no.
Difatti io intendo come unico grandangolo.

Luca
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mauro ruscelli
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PIERPAOLO ha scritto:il Nikkor 28/1,4 (come del resto il 24/1,4 Canon) è un'ottica di livello superiore ma deve essere usata solo con poca luce e sino a f/2,8, se no non ha senso.

Pierpaolo
Sollevi qui un argomento che meriterebbe un discorso approfondito ed a parte.

Una ottica va usata nell'ambito in cui e' stata progettata, perche' ogni lente e' e sara' sempre un compromesso tra le leggi dell'ottica (e dell'economia)

Non so' se le cosa cambiano molto nelle nuove lenti asferiche, sono anche io convinto che le ottiche molto luminose non debbano essere usate come tuttofare, ma debbano essere usate in casi di scarsa luminosita', e debbano pertanto essere preferite ottiche standard con condizioni di luce non critiche.

Per restare in ambito leica il summicron non e' solo una versione "economica" dei lux, ma e' un'ottica bella pulita concreta, assolutamente di pregio. Risulta anche piu' compatto, cosa da non sottovalutare in un corredo.

ciao

PS ti ringrazio anche per il giudizio sul forum
Mauro

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donatellobirsa
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luca rubbi ha scritto:Ho trovato tempo fa, tra le pagine del web, un articolo sul mio Nikkor 28/2 , l’autore sostiene che se in viaggio ci si deve portare dietro un solo grandangolo, quella è l’ottica giusta.
Ora per allargare il tema a termini di interesse più generale, vi chiedo se rinuncereste al 35 per un’ottica di questo tipo, dato per scontato che l’elevata apertura sia il presupposto per cui si può fare una scelta del genere.
Questo lo dico in quanto molti tra di noi, essendo utilizzatori di Leica, hanno nella focale da 35mm un riferimento assoluto, dato che la casa ha sempre espresso il meglio di sé nelle focali “normali”, visti gli enormi costi di ricerca per realizzazioni più estreme.
In fondo non è determinante che un 28 arrivi a f2, la classica luminosità f2.8 della versione standard, potrebbe essere sufficiente per la maggior parte delle situazione fotografiche, ma l’abitudine ad avere almeno f2 in un 35 potrebbe modificare la nostra idea in proposito.
Dovendo abbandonare il 35, e dovendo portare una sola ottica corta, se questa ha una luminosità elevata, è tutta un’altra storia.

Ma voi, anche ammesso di poter acquistare il costoso Summicron 28/2 lo fareste o siete innamoratissimi del 35 ad oltranza?

Ciao
Luca

p.s. non vi sembra che questa cosa avrebbe potuto scriverla Donatello???

:shock: :smile:

Cari amici del forum,
un saluto a tutti.

Interessante l’argomento posto e come è stato sviluppato.
Luca: non mi ero nemmeno accorto che mi avevi citato …

Per ora posso dirvi sinteticamente – devo approfondire l’argomento (uso da poco il 28 Summicron) –
Credo che sì:
un 28/2 (o 1.4!) potrebbe diventare l’unico grandangolo
(è questa la domanda, vero, Luca?)
anche se mi porterei anche il 50 (che non è un grandangolo!),
così sono a posto e non mi faccio ingabbiare come Luca ha fatto con Raffaele …

A presto,
Donatello

P.S.1
Ve lo dice uno che prima di usare le M, considerava il 28 una focale né carne né pesce.
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