..devo dire che sono abbastanza emozionato
è un po' di tempo che studio foto con l'infrarosso per la Holga 6x6 ..senza averci mai provato veramente.
Ci vuole occhio particolare e tecnica approfondita. Questo Agosto mi sono deciso..
mi fa piacere quindi postare questa prima foto
Ciao
Crozzon di Brenta da Brenta bassa
Holga N (WLF modificata a pozzetto) - EFKE IR 820 - Filtro IR Hoya R72 - Cavalletto 4 sec esposizione ( sole pieno 80%)
mi piace molto la parte superiore,cielo,alberi,montagna.....la parte sotto il pratone lo trovo eccessivo,secondo me con l'IR ci vuole mola pratica per prevenire l'effetto finale e non scadere troppo nell'onirico sfacciato....
come prima prova ti promuovo,pero' ti curo con la bacchetta in mano!!
ps: scherzo ed espongo i miei gusti personali,pero' a me tutto quel bianco li in basso in primo piano sa di torta troppo farcita alla fine un po' nauseante....
tant'e' che ne avrei tagliato una bella fetta.
Grazie,
In effetti il controllo dell'IR è abbastanza ostico soprattutto in pre-visualizzazione non solo per la resa del bianco ma anche per le varie zone ombra/luce che rispondono in modo completamente diverso rispetto a un normale B/N ...
concordo con Vittorio sul bianco in primo piano; del resto solo da lì potevo inquadrare il crozzon di Brenta in questo modo "incombente" con gli alberi a sx a chiudere verso il centro e con l'angolo di chiusura giusto sotto la parete di roccia. Per quanto riguarda il taglio, come si sa, io sono della scuola cosi è, cosi te la tieni ...quando tornerò li, però, ne terrò conto e vedrò di lavorare sulla luce in modo diverso ..però a sto punto andiamo al 2010
io credo che del bianco non se ne possa fare a meno, e' legato al codice espressivo dell'IR
E' uno dei limiti di tutte le tecniche "creative" ci sono elementi pervasivi che creano effetti ma che sono anche ineludibili e spesso prendono il sopravvento.
alla fine quel bianco Alberto se lo portera' dietro in tutte o quasi le foto IR, e sara' in parte codice espressivo in parte ripetitivita' dovuta alla tecnica usata.
E' normale usare e sperimentare per sapere cosa e' possibile ottenere ed un giorno avere abbastanza conoscenza da tirare fuori anche l'IR nel caso "giusto", ma dopo le immagini di avvicinamento e conoscenza ritengo che la foto b/n tradizionale sia quella che deve prevalere, perche' deve piacere "senza trucchi" e senza "scorciatoie" ed e' quella tutto sommato che viene meno a noia.
mauro ruscelli ha scritto:io credo che del bianco non se ne possa fare a meno, e' legato al codice espressivo dell'IR
E' uno dei limiti di tutte le tecniche "creative" ci sono elementi pervasivi che creano effetti ma che sono anche ineludibili e spesso prendono il sopravvento.
alla fine quel bianco Alberto se lo portera' dietro in tutte o quasi le foto IR, e sara' in parte codice espressivo in parte ripetitivita' dovuta alla tecnica usata.
E' normale usare e sperimentare per sapere cosa e' possibile ottenere ed un giorno avere abbastanza conoscenza da tirare fuori anche l'IR nel caso "giusto", ma dopo le immagini di avvicinamento e conoscenza ritengo che la foto b/n tradizionale sia quella che deve prevalere, perche' deve piacere "senza trucchi" e senza "scorciatoie" ed e' quella tutto sommato che viene meno a noia.
Quoto
sia il primo paragrafo che il secondo
IL primo perchè appunto la caratteristica dell'IR è il bianco , che poi prende corpo e personalità corrette se ha un giusto contrappunto di ombre, altrimenti come dice giustamente Vit viene a nauseare. E anche io sono assolutamente su questa linea
Il secondo perche come da sempre dico e scrivo tutto ciò che sta intorno al B/N tradizionale ( con qualsiasi macchina) è per me un gioco intelligente per conoscere quanto si possa fare con la luce in qualsiasi modo; lo è stato con il telefonino, con la steno, con la pola, con la holga, con la holga piu pola, con la steno piu pola, e ora con l'IR ...e tra qualche giorno avrò in mano la grande formato per ripartire ancora una volta a curiosare capire imparare qualcosa di nuovo e stimolante.
L'importante è conoscere ciò che sta intorno a te e tutti gloi strumenti che hai a disposizione per meglio rappresentarlo, per non avere limiti nel poter raccontare qualcosa. In cucina i migliori cuochi del mondo hanno sicuramente conoscenza del rafano e di come si usa; non è detto che ogni giorno lo mettano ovunque; arriverà però "quel" piatto nel quale non potrà esserci altro che quell'ingrediente cosicchè quel piatto possa essere considerato squisitamente unico.
C'e' da considerare che proprio la ripetitivita' tecnica, dovuta allo strumento in alcuni casi o allo stesso identico tipo di ripresa/soggetto in altri e' diventata la scorciatoia per i "giovani fotografi" che entrano nel circuito dell' "arte", siccome non c'e' tempo materiale per far emergere uno stile personale che comunque a volte puo' dare qualche difficolta' di collocazione.
NatRiscica ha scritto:Bella immagine Alberto, sicuramente parte della tua sensibilità.
Ma mi domando, cosa ha aggiunto la Holga?
E se tu l'avessi fatta con la Rolleiflex?
Nat
Ehm .. quel giorno li ..era giorno di grigliata ..bimbi cani amici altri bimbi altri cani ... etc etc . quindi con me avevo solo la Holga. Avevamo in mente di andare in un posto che so essere "poco fotografico" poi alla fine abbiamo cambiato destinazione mentre eravamo "on the way" e siamo finiti in questo posto spettacolare ...a 1h da dove si lasciava la macchina e perciò ho scattato solo con Holga. Per motivi logistici poi non ho piu avuto modo di tornare in Val Brenta e quindi ..amen..
Però conoscendo la zona devo dire che è una delle migliori location per fare IR proprio perchè la zona si presta , non ha solo bosco, ma anche torrenti cascate etc e ha molte possibilità compositive d'effetto
Ovviamente ne ho altre molto iunteressanti e particolari ma sapendo che non le amate molto ho pensato di postare quella più rappresentativa
Grazie
A