Pagina 1 di 1
Jeanloup Sieff Gli anni di Harper’s Bazaar, New York 1961-19
Inviato: mar mar 13, 2007 6:00 pm
da mauro ruscelli
dal 11 Marzo al 07 Aprile 2007
Jeanloup Sieff, fotografo raffinato e leggero dai gusti sofisticati, è ricordato per le sue particolari immagini di moda. Nell’arco della sua vita si è dedicato a diverse attività: dal giornalismo al fotoreportage, dalla moda ai nudi, dal ritratto alla fotografia di paesaggio. Per molti anni ha lavorato per le più importanti testate di moda in Europa e negli Stati Uniti. La mostra alla Galleria Carla Sozzani si concentra su un periodo preciso del percorso di Sieff: le fotografie di moda realizzate per Harper’s Bazaar dal 1962 al 1966. Nel 1961, all’età di 28 anni, Sieff lascia Parigi per tentare il successo a New York con l’obiettivo di lavorare per la più importante rivista di moda del momento, Harper’s Bazaar. Condivide uno studio fotografico con Frank Horvat, già fotografo di Harper’s. In quegli anni realizza immagini ironiche e sofisticate in cui la moda diventa un pretesto per creare atmosfere surreali ed eleganti con una certa eco hitchcockiana. Gli abiti e, soprattutto, il corpo femminile si trasformano in linee e materia da mettere in valore con inquadrature eccentriche e surrealiste.
http://www.galleriacarlasozzani.org/
Inviato: mar mar 13, 2007 6:34 pm
da luca rubbi
Un autore che amo molto, per me il grandangolarista per eccellenza.
Estremo ed elegante.
Ciao
Luca
Inviato: mar mar 13, 2007 6:46 pm
da cristian vidmar
L'ampia monografia "Jeanloup Sieff - 40 years of photography" (Taschen) è uno dei libri della mia piccola biblioteca che amo di più - 300 pagine di foto tra le quali trovare meno dell'eccellenza è una sfida - e Sieff è un autore che mi è entrato dentro da quando ho ricevuto questo libro (comprato a caso per farmi un regalo da chi sapeva che "mi piace la fotografia").
D'accordo con Luca, soprattutto le immagini di moda scattate col 21 Leica sono da brivido (hai presente quella col cammello, Luca?): nel '62, proprio per uno dei suoi primi incarichi per Harper’s Bazaar, Sieff decise si giocare a dadi con la sorte ed uscire col solo 21. Alla fine, racconda Sieff, "le foto piacquero molto nonostante la distorsione" e mantenne il posto.
Se potessi, alla mostra mi ci fionderei...
Inviato: mar mar 13, 2007 6:50 pm
da luca rubbi
Cristian anch'io ho quel libro...
Bellissimo.
Ciao
Luca
Inviato: mar mar 13, 2007 7:08 pm
da NatRiscica
Anche io.
L'ho comprato un pomeriggio a Firenze in compagnia di Cristiano.
Libro meraviglioso!
Nat
Inviato: mer mar 14, 2007 7:48 am
da ulyssesitaca
ce l'ho anche io, ovviamente suggerito da Stefani.
Una meraviglia.
Se mai c'e' stato un fotografo della cui tecnica avrei voluto sapere ogni dettaglio fino all'asciugatura della stampa, questo e' Sieff.
(...a dir la verita' sarei stato curioso di sapere anche i dettagli della sua vita sessuale...)
Inviato: mer mar 14, 2007 8:04 am
da massimostefani
Avete già detto tutto!
massimostefani
Inviato: mer mar 14, 2007 8:17 am
da cristiano cossu
...che fotografo!
Anche recentemente è stato "citato" nella pubblicità Chanel con Nicole Kidman: indimenticabile quella "schiena"!
Inviato: mer mar 14, 2007 2:05 pm
da luca rubbi
Vorrei sottolineare quanto è difficile essere eleganti con ottiche supergrandangolari, senza scadere nella volgarità o nella noia, in questo il nostro era un campione.
Sieff per me ha sempre rappresentato il fotografo del grandangolo, quello che apre una finestra "larga" sul mondo e ci conduce per mano in un giardino fatto di delizie (forse era meglio una porta, va beh saltiamo la finestra...)
Ciao
Luca
Inviato: gio mar 15, 2007 9:28 pm
da Nikita
Un Grande Maestro, a me è sempre piaciuto moltissimo.
Eleganza pura e densa.
Nik
Inviato: ven mar 16, 2007 1:52 pm
da Supermario
J.L.Sieff per me è stata la pietra miliare della mia giovinezza.
Amavo più la fotografia Francese leggera e allegra di Ronis o di Doisneau (accidenti come si scrive?), anche quando era seria, era lo stato d'animo che invidiavo ma che purtroppo non mi apparteneva.
Invece Sieff, non quello della fotografia di moda, ma quello del paesaggio, degli interni con nudi, quello era il mio sentire spaesato e angosciato!.
Mi portavo sempre nella mente la musica dei Doors, o dei Santana, i libri di H.Hesse, o di Keruac (che odiavo!) e le immagini di Sieff.
La Valle della Morte (california), lo sguardo gelante della vecchia che gioca alla Slot-machine di Las Vegas, o la donna totalmente gravida nuda e derelitta, e tante altre immagini che in questo momento vedo vivissime, fatte con quel Super Angulon praticamente saldato sulla M2, con la TriX sviluppata in Rodinal e stampata contrastata, tutto per accentuare l'angoscia del vivere.
Eppure non sono morto!
E' un passato che non rimpiango, ma mi ha segnato, ma lo ricordo con tenerezza.
Ora mi sento molto più leggero qundo mi arrampico con i 10 Kg di Linhof+cavalletto+zaino, nella tormenta alla ricerca della pietra filosofale!
E a casa ballo il saltarello Romagnolo.
