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(FOTO)...Alla nostra salute...ed altre storie...

Inviato: gio mar 15, 2007 8:48 am
da massimostefani
C'è chi offre una birra...ma non tutta però!!! C'è chi offre un sorriso...c'è chi si cela e c'è chi si rivela...piccole e grandi storie,in Piazza Maggiore..o giù di li.

Inviato: gio mar 15, 2007 8:50 am
da NatRiscica
Salute Massimo!

Ancora una bella serie.

Nat

Re: (FOTO)...Alla nostra salute...ed altre storie...

Inviato: gio mar 15, 2007 9:07 am
da Nikita
massimostefani ha scritto:C'è chi offre una birra...ma non tutta però!!! C'è chi offre un sorriso...c'è chi si cela e c'è chi si rivela...piccole e grandi storie,in Piazza Maggiore..o giù di li.
C'è chi ci offre bellissime foto cariche di vita ... semplicemente.
Grazie Massimo ... prosit !

Nikita

P.S. ogni foto che inserisci l'ho vista e rivista, non ho modo di intervenire in questo periodo. Intanto complimenti per la figliuola ... che abbia preso dal padre ?

Inviato: gio mar 15, 2007 9:30 am
da ulyssesitaca
:pals:

Inviato: gio mar 15, 2007 9:46 am
da mauro ruscelli
Grande Massimo
:wynar:

Inviato: gio mar 15, 2007 9:47 am
da mauro ruscelli
La prima "spacca"

Inviato: gio mar 15, 2007 9:52 am
da luca rubbi
La seconda è alienante per via del contrasto tra l'espressione della signora e lo spazio fisico dilatato, lo spaesamento che produce è molto particolare.

Solito tuo standard.

:smile:

Ciao
Luca

Inviato: gio mar 15, 2007 12:04 pm
da mauro ruscelli
luca rubbi ha scritto:La seconda è alienante per via del contrasto tra l'espressione della signora e lo spazio fisico dilatato, lo spaesamento che produce è molto particolare.

Solito tuo standard.

:smile:

Ciao
Luca
The other side of the street

:shock:

Inviato: gio mar 15, 2007 12:06 pm
da NatRiscica
mauro ruscelli ha scritto:
luca rubbi ha scritto:La seconda è alienante per via del contrasto tra l'espressione della signora e lo spazio fisico dilatato, lo spaesamento che produce è molto particolare.

Solito tuo standard.

:smile:

Ciao
Luca
The other side of the street

:shock:
:smt043


Nat

Inviato: gio mar 15, 2007 1:23 pm
da ulyssesitaca
NatRiscica ha scritto:
mauro ruscelli ha scritto:
luca rubbi ha scritto:La seconda è alienante per via del contrasto tra l'espressione della signora e lo spazio fisico dilatato, lo spaesamento che produce è molto particolare.

Solito tuo standard.

:smile:

Ciao
Luca
The other side of the street

:shock:
:smt043


Nat
[-X

Inviato: gio mar 15, 2007 1:27 pm
da NatRiscica
Raffaele Bartoli ha scritto:
NatRiscica ha scritto:
mauro ruscelli ha scritto: The other side of the street

:shock:
:smt043


Nat
[-X
Ok...

:shrug:

Nat

Inviato: gio mar 15, 2007 1:32 pm
da luca rubbi
Vi sentite bene???

:duh:

Ciao
Luca

Inviato: gio mar 15, 2007 1:50 pm
da mauro ruscelli
:-#

Inviato: gio mar 15, 2007 5:42 pm
da charlie29
bellissime massimo!!

Inviato: lun mar 19, 2007 12:48 pm
da Supermario
Prendo spunto dalle foto del Maestro di S.Giorgio di Piano per focalizzare la differenza fra sequenza fotografica e insieme di foto legate da un filo conduttore.
Nel primo caso la sequenza racchiude in se il significato di tutto e a differenza del cinema lascia all'utente i tempi di osservazione, mi pare che Vidmar avesse in passato espresso molto bene il concetto.
Nel secondo caso le fotografie vivono di vita propria e hanno un mondo finito in se stesse. Mi pare che sia questo il caso, le quattro immagini sono legate sia dal tipo: ritratto ambientato di strada, sia dal luogo, ma per il resto trasmettono sensazioni diverse, anche antitetiche, riportano a fantasie opposte, sono perciò indipendenti.
Il difficile in questo caso è evitare cadute di livello o ripetizioni. il rischio maggiore è quello di avere immagini più scarse che supportino quelle migliori creando un appesantimento, una ripetizione che toglie tutto al fascino della sintesi poetica.
Mi pare che in questo caso le 4 immagini (anch'io preferisco la 2° ma in questo caso è poco importante perchè è legato al mio particolare vissuto)
siano autonome e di uguale livello, ci danno un'interpretazione originale e libera dei soggetti, evocando sensazioni opposte ed ugualmente intense, dimostrano la loro indipendenza.
Poi, dato che non riesco a rimanere serio per più di 5 minuti, consentitemi di dire la sciocchezza del giorno!
Definirei l'indomabile e irriducibile Stefani un fotografo Etnico. Nonostante la sua sterminata cultura fotografica, il Maestro vede come la mamma gli ha trasmesso, con la schiettezza, la baldanza, la temerarietà che caratterizzano il buon sangue emiliano.
Le inquadrature in questo caso sono frontali, senza tentennamenti o citazioni malinconiche, le stampe sicure, nitide e contrastate.
La poetica di Stefani si può sintetizzare in 2 parole: pòc pep! (dal gaelico: poche pippe!).
Che per un leicista pugnettaro come me sono una summa!