La saga delle ottiche Canon - i macro ed i tele
Inviato: dom dic 17, 2006 8:56 pm
Proseguiamo l'analisi con i macro ed i teleobiettivi. Questo ultimi in particolare hanno portato Canon ad uno strapotere nel settore professionale, e quindi all'attuale posizione di leader di mercato della fotografia.
EF 50 F2.5 macro
Obiettivo economico e molto compatto, ma dalla resa davvero elevata, elevatissima da F4 a F8; raggiunge il rapporto 1:2 (1:1 sulle digitali formato APS). Molto nitido a tutti i diaframmi, rende benissimo in macro pur essendo valido anche a infinito. Usato da 1:20 a 1:2 può dare dei punti ad ottiche molto più costose; le ridotte dimensioni permettono di averlo sempre con se. Resa perfetta anche sul digitale. Unico neo la morbidezza e leggera vignettatura a F2.8, agli altri diaframmi semplicemente perfetto. Motore AF un po’ rumoroso.
EF 100 F2.8 macro
Uscito prima senza motore interno e poi in versione USM, conserva un rendimento esaltante a tutti i diaframmi ed in tutte le condizioni; le dimensioni sono rilevanti, anche perché arriva all1:1 senza necessità i tubi di prolunga. E’ un obiettivo molto inciso e duro, per nulla adatto alla figura umana, che fa della risolvenza il maggior pregio. Surclassato solo dallo strepitoso 180 macro. Non vi aspettate tuttavia uno sfuocato piacevole come i medio-tele luminosi, resta un obiettivo macro; ottimo anche sul digitale. La versione senza motore USM è rumorosa specialmente alle brevi distanze.
EF 180 F3.5 macro
L’aspetto che più colpisce sono le dimensioni, l’ottica è lunga e pesante; questa scomodità viene ripagata da una resa che rispecchia in pieno l’eccellenza della serie L Canon: sia su pellicola che in digitale, a tutti i diaframmi, da vicino come da lontano i risultati, quanto a nitidezza, sono da primato. Tuttavia a parere di chi scrive l’eccesso di risoluzione porta ad uno sfuocato molto secco, unico vero limite dell’ottica. Per paesaggio, architettura e macro naturalistiche non esiste forse nulla di meglio.
EF 200 F2.8
Ottica di qualità molto elevata purtroppo fagocitata dalla concorrenza in casa degli zoom tele Canon, in particolare del 70-200 F2.8, di rendimento similare, flessibilità superiore e poco più costoso. Ottimo sia in analogico che in digitale coniuga sapientemente risolvenza e qualità dello sfuocato, in questo ultimo aspetto superiore agli zoom Canon, ma non sufficiente a trovargli un posto frequente nei corredi della casa giapponese. L’assenza dello stabilizzatore costituisce il limite maggiore di questa ottica, che chi scrive preferisce ai pur ottimi zoom quanto a qualità di immagine complessiva. Eccellente ma sfortunato.
EF 300 F4 e 300 F4 IS
Schema ottico differente, molto più complesso nello stabilizzato (IS), ma resa sempre esaltante a tutti i diaframmi sia sul digitale che sull’analogico. Nonostante qualche rivista riporti un maggiore rendimento a F4 nella versione non stabilizzata, consiglio caldamente il modello IS, semplicemente perfetto ed usabile a mano libera. Ottimo anche con il duplicatore 1.4x, per paesaggio e natura vi regalerà le migliori foto della vostra vita ad un costo ancora accettabile; di recente soffre la concorrenza interna degli zoom 70-300 stabilizzati Canon, in particolare del DO, di alta qualità allo stesso costo.
EF 300 F2.8 e 300 F2.8 IS
Da sempre la migliore ottica al mondo di questa focale, sia nel modello stabilizzato che non; obiettivo di riferimento, fra i più nitidi di tutti i tempi sul formato 35 mm, anche duplicato non perde nulla della sua eccellenza ottica. Pesante ma non troppo, ha come unico limite la distanza di fuoco a 2.5 metri (il 300 F4 scende a 1.5 metri), per il resto vetro meraviglioso, con i sensori digitali full-frame raggiunge dei picchi di nitidezza degni di formati maggiori. Perfetto anca anche duplicato. Per chi se lo può permettere un capolavoro del suo genere; nettamente da preferire la versione IS, ancora usabile a mano libera.
EF 400 F5.6
Obiettivo sufficientemente leggero e di costo accettabile, di alta qualità anche a tutta apertura, migliora solo leggermente a F8; grazie all’elevato rendimento ha avuto una discreta diffusione, che è stata completamente fermata dal digitale formato APS (un 600 F5.6 non stabilizzato è complesso da gestire) e dall’ottimo 100-400, di uguale costo e rendimento a F5.6 ed in più stabilizzato. Usato su cavalletto può essere un ottimo acquisto, altrimenti molto meglio lo zoom 100-400.
EF 400 F4 DO IS
Obiettivo di recente formulazione con lenti diffrattive, è decisamente compatto vista la focale e l’apertura; tuttavia, se nel 70-300 l’uso delle lenti diffrattive ha portato alcuni benefici, nel 400 mm che si usa principalmente per sport, paesaggio e foto naturalistiche, questa tecnologia non convince completamente, anche per via di un costo elevatissimo. La resa è buona ma non straordinaria ad F4, inferiore per capirci al 300 F2.8 a F2.8, ha come diaframma reale di uso F5.6, il che può costituire un limite. Personalmente guarderei altrove, in particolare nello zoom 100-400, di qualità equivalente, superiore in versatilità ma di costo nettamente inferiore.
EF 400 F2,8 e 400 F2.8 IS
Molto simile come resa al 300 mm di pari luminosità, se non fosse per una minore uniformità di rendimento alle maggiori aperture tra centro e bordi. Il problema è tuttavia relativo per l’uso che si fa normalmente di un 400 mm così luminoso, sport o natura, dove il soggetto è tipicamente al centro e lo sfondo completamente sfuocato. Ottica quasi perfetta, lavora molto bene anche duplicata, ma costo, peso ed ingombri da capogiro. Ugualmente valido sul digitale; dato che entrambi non sono usabili a mano libera visto il peso la scelta del modello non stabilizzato fa risparmiare, sull’usato, molto soldi.
500 F4, 500 F4 IS, 600 F4 e 600 F4 IS
Li ho provati per troppo poco tempo per esprimere un giudizio, chi li usa li reputa stratosferici, e non ho alcuna difficoltà a crederci. Di ingombri, peso e costi al top restano strumenti estremamente specialistici. Da sempre eccellenti, sono i supertele che hanno contribuito al mito di Canon e che l’hanno portata ai vertici; se andate in uno stadio di calcio o in un safari potrete ammirarne diversi esemplari.
EF 50 F2.5 macro
Obiettivo economico e molto compatto, ma dalla resa davvero elevata, elevatissima da F4 a F8; raggiunge il rapporto 1:2 (1:1 sulle digitali formato APS). Molto nitido a tutti i diaframmi, rende benissimo in macro pur essendo valido anche a infinito. Usato da 1:20 a 1:2 può dare dei punti ad ottiche molto più costose; le ridotte dimensioni permettono di averlo sempre con se. Resa perfetta anche sul digitale. Unico neo la morbidezza e leggera vignettatura a F2.8, agli altri diaframmi semplicemente perfetto. Motore AF un po’ rumoroso.
EF 100 F2.8 macro
Uscito prima senza motore interno e poi in versione USM, conserva un rendimento esaltante a tutti i diaframmi ed in tutte le condizioni; le dimensioni sono rilevanti, anche perché arriva all1:1 senza necessità i tubi di prolunga. E’ un obiettivo molto inciso e duro, per nulla adatto alla figura umana, che fa della risolvenza il maggior pregio. Surclassato solo dallo strepitoso 180 macro. Non vi aspettate tuttavia uno sfuocato piacevole come i medio-tele luminosi, resta un obiettivo macro; ottimo anche sul digitale. La versione senza motore USM è rumorosa specialmente alle brevi distanze.
EF 180 F3.5 macro
L’aspetto che più colpisce sono le dimensioni, l’ottica è lunga e pesante; questa scomodità viene ripagata da una resa che rispecchia in pieno l’eccellenza della serie L Canon: sia su pellicola che in digitale, a tutti i diaframmi, da vicino come da lontano i risultati, quanto a nitidezza, sono da primato. Tuttavia a parere di chi scrive l’eccesso di risoluzione porta ad uno sfuocato molto secco, unico vero limite dell’ottica. Per paesaggio, architettura e macro naturalistiche non esiste forse nulla di meglio.
EF 200 F2.8
Ottica di qualità molto elevata purtroppo fagocitata dalla concorrenza in casa degli zoom tele Canon, in particolare del 70-200 F2.8, di rendimento similare, flessibilità superiore e poco più costoso. Ottimo sia in analogico che in digitale coniuga sapientemente risolvenza e qualità dello sfuocato, in questo ultimo aspetto superiore agli zoom Canon, ma non sufficiente a trovargli un posto frequente nei corredi della casa giapponese. L’assenza dello stabilizzatore costituisce il limite maggiore di questa ottica, che chi scrive preferisce ai pur ottimi zoom quanto a qualità di immagine complessiva. Eccellente ma sfortunato.
EF 300 F4 e 300 F4 IS
Schema ottico differente, molto più complesso nello stabilizzato (IS), ma resa sempre esaltante a tutti i diaframmi sia sul digitale che sull’analogico. Nonostante qualche rivista riporti un maggiore rendimento a F4 nella versione non stabilizzata, consiglio caldamente il modello IS, semplicemente perfetto ed usabile a mano libera. Ottimo anche con il duplicatore 1.4x, per paesaggio e natura vi regalerà le migliori foto della vostra vita ad un costo ancora accettabile; di recente soffre la concorrenza interna degli zoom 70-300 stabilizzati Canon, in particolare del DO, di alta qualità allo stesso costo.
EF 300 F2.8 e 300 F2.8 IS
Da sempre la migliore ottica al mondo di questa focale, sia nel modello stabilizzato che non; obiettivo di riferimento, fra i più nitidi di tutti i tempi sul formato 35 mm, anche duplicato non perde nulla della sua eccellenza ottica. Pesante ma non troppo, ha come unico limite la distanza di fuoco a 2.5 metri (il 300 F4 scende a 1.5 metri), per il resto vetro meraviglioso, con i sensori digitali full-frame raggiunge dei picchi di nitidezza degni di formati maggiori. Perfetto anca anche duplicato. Per chi se lo può permettere un capolavoro del suo genere; nettamente da preferire la versione IS, ancora usabile a mano libera.
EF 400 F5.6
Obiettivo sufficientemente leggero e di costo accettabile, di alta qualità anche a tutta apertura, migliora solo leggermente a F8; grazie all’elevato rendimento ha avuto una discreta diffusione, che è stata completamente fermata dal digitale formato APS (un 600 F5.6 non stabilizzato è complesso da gestire) e dall’ottimo 100-400, di uguale costo e rendimento a F5.6 ed in più stabilizzato. Usato su cavalletto può essere un ottimo acquisto, altrimenti molto meglio lo zoom 100-400.
EF 400 F4 DO IS
Obiettivo di recente formulazione con lenti diffrattive, è decisamente compatto vista la focale e l’apertura; tuttavia, se nel 70-300 l’uso delle lenti diffrattive ha portato alcuni benefici, nel 400 mm che si usa principalmente per sport, paesaggio e foto naturalistiche, questa tecnologia non convince completamente, anche per via di un costo elevatissimo. La resa è buona ma non straordinaria ad F4, inferiore per capirci al 300 F2.8 a F2.8, ha come diaframma reale di uso F5.6, il che può costituire un limite. Personalmente guarderei altrove, in particolare nello zoom 100-400, di qualità equivalente, superiore in versatilità ma di costo nettamente inferiore.
EF 400 F2,8 e 400 F2.8 IS
Molto simile come resa al 300 mm di pari luminosità, se non fosse per una minore uniformità di rendimento alle maggiori aperture tra centro e bordi. Il problema è tuttavia relativo per l’uso che si fa normalmente di un 400 mm così luminoso, sport o natura, dove il soggetto è tipicamente al centro e lo sfondo completamente sfuocato. Ottica quasi perfetta, lavora molto bene anche duplicata, ma costo, peso ed ingombri da capogiro. Ugualmente valido sul digitale; dato che entrambi non sono usabili a mano libera visto il peso la scelta del modello non stabilizzato fa risparmiare, sull’usato, molto soldi.
500 F4, 500 F4 IS, 600 F4 e 600 F4 IS
Li ho provati per troppo poco tempo per esprimere un giudizio, chi li usa li reputa stratosferici, e non ho alcuna difficoltà a crederci. Di ingombri, peso e costi al top restano strumenti estremamente specialistici. Da sempre eccellenti, sono i supertele che hanno contribuito al mito di Canon e che l’hanno portata ai vertici; se andate in uno stadio di calcio o in un safari potrete ammirarne diversi esemplari.