Due to significantly decreased sales volumes, Kodak is retiring two medium-format KODAK PROFESSIONAL TRI-X 320 Films.
KODAK PROFESSIONAL TRI-X 320 Film / 320TXP / 120 pro-pack 5 rolls / CAT 8188914
KODAK PROFESSIONAL TRI-X 320 Film / 320TXP / 220 pro-pack 5 rolls / CAT 8286825
Based on current sales, product is expected to be available in the market through March 2010.
Suggested replacement:
KODAK PROFESSIONAL TRI-X 400 Film / TX120 / CAT 1965599
http://www.kodak.com/global/en/professi ... ents.jhtml
Kodak Tri-X Professional (TXP) DIscontinued in 120 and 220
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- mauro ruscelli
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Mauro
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smetto di fotografare!!!

- mauro ruscelli
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dai ci sono pochi asa di differenza, a cosa serviva la 320?





Mauro
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- Stefano Tambalo
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noooooooo! ho appena iniziato ad usarla!!!
ecco, devo rifare tutto daccapo..
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- massimostefani
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Se ho ben capito NON faranno più la 320 ??? Serviva perchè , a quanto si dice, avrebbe dovuto essere realmente 320 asa...ecc..ecc...una vera professional. Io ho fotografato x più di 20anni con la 400 ( exp a 400/800/1600) e sono ancora qui !!! Ma io non faccio testo.mauro ruscelli ha scritto:dai ci sono pochi asa di differenza, a cosa serviva la 320?
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MS
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
R.Avedon
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Le pellicole tradizionali hanno una ariosità sconosciuta a quelle moderne a granuli piatti: il formato 120 poi annulla di fatto i limiti delle pellicole tradizionali che sono: la risolvenza inferiore e la grana evidente, grazie ai limitati ingrandimenti.
La trix 320 era per questo una pellicola perfetta:
altissima acutanza, seconda solo alla sempre compianta Agfapan 25, curva caratteristica bombata che garantiva un contrasto elevato nei grigi medi, che sono quelli che interessano il soggetto umano, morbidezza nelle basse e alte luci (piede e testa della curva molto orizzontali) che le consentivano raffinate sfumature nei bianchi e profondità nei neri, grande realismo e precisione nel rapporto fra luci ed ombre, il tutto migliorato dai ridotti ingrandimenti dovuti al formato.
Insomma una sintesi di brillantezza e morbidezza, di precisione e drammaticità.
Potrei dire che Kodak ha razionalizzato la produzione unificando i formati, ma sapendo che le emulsioni sono molto diverse fra il 35 mm e il 120 questo non è un motivo valido. Pertanto penso che alla Kodak stiano semplicemente cancellando tutti i prodotti specializzati che la distinguevano appiattendosi sul mercato di massa, strategia perdente in un settore già di nicchia come quello delle pellicole.
320 ASA era la reale sensibilità, ciò non toglie che anche con la 400 si possa fare la stessa cosa se avrà la stessa qualità, a tal proposito tuttavia temo per la scarsa cultura dimostrata dalla dirigenza Kodak in passato.
Quello che mi verrà a mancare in modo disastroso è il formato 220 che mi consentiva di avere sulla Mamyia 7 20 fotogrammi pronti, il minimo per affrontare una cerimonia per esempio; 10 fotogrammi sono veramente pochi, ci si sente psicologicamente sempre impreparati e 2 corpi sono un pò pesanti.
La Trix 320 era l'unica pellicola in b&w prodotta anche in formato 220.
Ne farò scorta ma oggi è l'ennesimo giorno di lutto.
Se ilford producesse il formato 220 io passerei a ilford anche se l'HP5 non è la stessa cosa.
La trix 320 era per questo una pellicola perfetta:
altissima acutanza, seconda solo alla sempre compianta Agfapan 25, curva caratteristica bombata che garantiva un contrasto elevato nei grigi medi, che sono quelli che interessano il soggetto umano, morbidezza nelle basse e alte luci (piede e testa della curva molto orizzontali) che le consentivano raffinate sfumature nei bianchi e profondità nei neri, grande realismo e precisione nel rapporto fra luci ed ombre, il tutto migliorato dai ridotti ingrandimenti dovuti al formato.
Insomma una sintesi di brillantezza e morbidezza, di precisione e drammaticità.
Potrei dire che Kodak ha razionalizzato la produzione unificando i formati, ma sapendo che le emulsioni sono molto diverse fra il 35 mm e il 120 questo non è un motivo valido. Pertanto penso che alla Kodak stiano semplicemente cancellando tutti i prodotti specializzati che la distinguevano appiattendosi sul mercato di massa, strategia perdente in un settore già di nicchia come quello delle pellicole.
320 ASA era la reale sensibilità, ciò non toglie che anche con la 400 si possa fare la stessa cosa se avrà la stessa qualità, a tal proposito tuttavia temo per la scarsa cultura dimostrata dalla dirigenza Kodak in passato.
Quello che mi verrà a mancare in modo disastroso è il formato 220 che mi consentiva di avere sulla Mamyia 7 20 fotogrammi pronti, il minimo per affrontare una cerimonia per esempio; 10 fotogrammi sono veramente pochi, ci si sente psicologicamente sempre impreparati e 2 corpi sono un pò pesanti.
La Trix 320 era l'unica pellicola in b&w prodotta anche in formato 220.
Ne farò scorta ma oggi è l'ennesimo giorno di lutto.

Se ilford producesse il formato 220 io passerei a ilford anche se l'HP5 non è la stessa cosa.
Mario Andreoli
TriX400 e TriX320 (TX400 TXP) sono due pellicole parenti solo nel nome ma sulla carta sono ben diverse. La TXP è la vera pellicola da sballo capace di far impazzire il neofita e capace di far godere lo smaliziato. Pellicola con grande personalità che si distacca soprattutto nelle luci da qualsiasi altra pellicola.....
Azione frutto dell'ignoranza (in senso buono) di chi si occupa di questo settore in Kodak.
Hanno ucciso la Regina..... hanno salvato la concubina.
PS: per le pellicole 220 io ho già scritto più volte a Ilford.... se qualcun altro si prende questa briga magari cominciano a grattarsi in testa e pensare di prendere una signora che incolli una striscia di carta in testa e una in coda a un buon taglio di pellicola MF.
Azione frutto dell'ignoranza (in senso buono) di chi si occupa di questo settore in Kodak.
Hanno ucciso la Regina..... hanno salvato la concubina.
PS: per le pellicole 220 io ho già scritto più volte a Ilford.... se qualcun altro si prende questa briga magari cominciano a grattarsi in testa e pensare di prendere una signora che incolli una striscia di carta in testa e una in coda a un buon taglio di pellicola MF.
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Pellicola con grande personalità che si distacca soprattutto nelle luci da qualsiasi altra pellicola.....
Condivido! Anche se per luci io intendo la drammaticità dei volti, i chiari che escono dall'incarnato, la lucentezza degli occhi, lo stacco dei volumi, che io interpreto come grande contrasto nei grigi medi e infinita ricchezza tonale nei neri e nei bianchi.
Non conosco la 400 ultima versione, la abbandonai (versione 35mm) tempo fà molto deluso per la sua povertà tonale, mi dicono che è tornata ai vecchi pregi.
Tuttavia è inutile trasporre le impressioni del 35 mm al 120 perchè le emulsioni sono diverse proprio per ottimizzare le peculiarità dei vari formati.
Condivido! Anche se per luci io intendo la drammaticità dei volti, i chiari che escono dall'incarnato, la lucentezza degli occhi, lo stacco dei volumi, che io interpreto come grande contrasto nei grigi medi e infinita ricchezza tonale nei neri e nei bianchi.
Non conosco la 400 ultima versione, la abbandonai (versione 35mm) tempo fà molto deluso per la sua povertà tonale, mi dicono che è tornata ai vecchi pregi.
Tuttavia è inutile trasporre le impressioni del 35 mm al 120 perchè le emulsioni sono diverse proprio per ottimizzare le peculiarità dei vari formati.
Mario Andreoli
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L'ho sviluppata in passato con Xtol Kodak, poi con Nucleol Ornano sempre con tempi e diluizioni consigliate (nel caso Ornano + 20%). Risultati sempre impeccabili.
Prossimamente vorrei provare il Gradual con esposizione a 640 ASA o a 1280 ASA.
In passato questa soluzione mi aveva molto soddisfatto, ma ottenevo contrasti molto bassi che mi costringevano a stampare su carta a gradazione 4-4,5, oggi vorrei guadagnare in velocità e contrasto e stampare su carta 2-3.
Tieni conto che 320 Asa sul mezzo formato è poco a mano libera, un pò come avere 80 Asa con il 35mm.
Prossimamente vorrei provare il Gradual con esposizione a 640 ASA o a 1280 ASA.
In passato questa soluzione mi aveva molto soddisfatto, ma ottenevo contrasti molto bassi che mi costringevano a stampare su carta a gradazione 4-4,5, oggi vorrei guadagnare in velocità e contrasto e stampare su carta 2-3.
Tieni conto che 320 Asa sul mezzo formato è poco a mano libera, un pò come avere 80 Asa con il 35mm.
Mario Andreoli
Chi l'ha cassata l'ha forse fatto credendo di togliere un clone.... peccato che la vera TriX erede della storica TriX sia proprio la 320 e non la TX400.
A me piace alla "vecchia" in D76 1+1
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Renato il tuo "piccolo esempio"mi pare sia più esplicativo di mille parole, l'immagine è tridimensionale, drammatica, precisa ecc.
La grana grossa che confonde il dettaglio non si vede a causa del formato maggiore.
Direi che è la pellicola di una sensualità carnale.
Stefani sviluppa in HC110, in luce naturale è pittosto contrastata come piace a lui.
Un altro sviluppo che provai con la Trix era l' Ilfosol, comsigliabile solo se uno lo utilizza tutto in una sola seduta (al ritorno da un viaggio per esempio).
Con il microphen 1+3 esposto a 640 Asa ha una grana più grossa ma una drammaticità formidabile, per mè è l'accoppiata per la fotografia di denuncia, "del sociale", di rovinati rugosi.
strappalacrime,
, per stomaci forti, mascelle volitive... poi c'è il formato 6x7 (o 6x6) che ci salva sempre. 
La grana grossa che confonde il dettaglio non si vede a causa del formato maggiore.
Direi che è la pellicola di una sensualità carnale.
Stefani sviluppa in HC110, in luce naturale è pittosto contrastata come piace a lui.
Un altro sviluppo che provai con la Trix era l' Ilfosol, comsigliabile solo se uno lo utilizza tutto in una sola seduta (al ritorno da un viaggio per esempio).
Con il microphen 1+3 esposto a 640 Asa ha una grana più grossa ma una drammaticità formidabile, per mè è l'accoppiata per la fotografia di denuncia, "del sociale", di rovinati rugosi.



Mario Andreoli