mauro ruscelli ha scritto:Luca che differenze hai trovato passando da persone non professioniste a modelle o aspiranti tali? mi riferisco sia alla sessione in quanto tale che in termini di risultato finale e di soddisfazione.
Grazie a tutti.
Ogni persona è diversa, poi è chiaro che una modella è abituata a posare, però questo per me potrebbe tradursi in un problema in quanto non è inverosimile che certe posture di repertorio minaccino quello che è il mio intento, diciamo la mia poetica.
Giulia è bravissima, si muove in una sua danza interiore zen e poi aspetta che scatti, a fronte di 450 foto ho 2 scatti con gli occhi chiusi.
Questo poi lo fa senza irrigidirsi in posture improbabili, vedo le foto fatte da altri e raramente mi piacciono, utilizzano le modelle per delle loro ossessioni e le fanno recitare travestite in posture teatrali e bizzarre, vedo tanto glamour di bassa lega o fetish di quart'ordine, la modella sparisce come persona e diventa solo una perfomer, in pratica un manichino.
A me tutto questo non interessa, tanto che a me vanno bene donne che non aspirano a fare le modelle.
Verosimilmente però è molto difficile trovare queste persone, e allora ben vengano queste modelle alternative (brutta parola), è chiaro che quello che a me interessa è mantenere il nocciolo espressivo che mi è caro, certo le modelle esprimeranno la loro aurea, come ho già detto in passato non posso pretendere che fotografando Madonna e l'impiegata delle poste ottenga fotografie uguali...
Medea ad esempio è più selvatica, ha una natura molto vitale e fotografarla vestita quasi un problema, con Giulia invece ho fatto parecchie foto non di nudo per quanto abbia anche molte foto estreme.
Comunque è affascinante e come sempre, a me interessa l'anima ma in Giulia ho ritrovato, con tutte le differenze del caso, un analogo registro emotivo a quello che avevo con Madame B, infatti ho stranamente usato molto il 50 Leica, l'ho anche fatto notare a lei, nel momento in cui fotografi persone più estreme sei portato a utilizzare focali meno eccessive per evitare di cadere nel grottesco, un po' come nel reportage quando in situazioni molto forti è sufficiente utilizzare il 35 o 50, visto che non c'è bisogno di caricare ulteriormente la resa drammatica, poi che questo oggi non venga più fatto e si realizzino foto assolutamente caricaturali questo è un altro discorso.
Io stesso le ho fatto foto col 15 e con la Lomo Fish-eye e il flash, ma sempre come per gioco, le foto che contano sono con le solite focali “normali”.
Mauro la soddisfazione è la stessa, i risultati mediamente superiori, spesso nettamente superiori.
In passato tendevo sempre a fare qualche errore, nella scelta delle focali, nell'utilizzo di pellicole (gratuitamente sensibili), o avevo difficoltà legate alle location piuttosto strette e poco versatili.
Sicuramente si diventa più bravi, il fotografo è un po' come il pilota d'aereo, conta anche il numero di ore di volo ( a parità di talento ovviamente).
Siccome le foto sono fatte a Bologna, sono andato abbastanza light e ho lasciato a casa la F4S (incudine...) ma alla fine è andata bene comunque, anzi cosi ho usato di più la M6.
Con un soggetto cosi forte non c'è bisogno di un carosello di attrezzature, può darsi che in futuro diventerò più minimalista e magari scatterò meno, ho serie difficoltà nella scelta delle foto.
Ciao
Luca
p.s. logu e Marco, ogni posizione è leggittima ma non vorrei che guardaste troppo a piercing tatuaggi e via dicendo, ma veramente vi sembra che la Ninfa e Madame B abbiano posato in modo diverso?