su ebay un 50mm f0.75 modificato leica M
item: 260491137436
1500$ e c'ha pure i funghi..... ma chi diavolo e' De OUDE?????
De Oude Delft 50mm F 0.75
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- mauro ruscelli
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Mauro
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Rush, comincio a preoccuparmi per te...
Luca



Luca
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- ario arioldi
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Den Oude Delft era un fabbricante olandese specializzato in fotografia aerea e ottiche per raggi x.
Rayxar for X-ray recording, made in f0.75, 50, 65, 150mm; f0.85, 50mm; f1.0, 50mm. These are very fast and
impressive lenses, but are fairly common, are without iris, and have limited back focus
Rayxar for X-ray recording, made in f0.75, 50, 65, 150mm; f0.85, 50mm; f1.0, 50mm. These are very fast and
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Buona Giornata,
Ario
http://www.arioarioldi.net
http://www.flickr.com/photos/arioarioldi/
Ario
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- Marco Cavina
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Che curiosa coincidenza, proprio stamattina me ne hanno regalato uno! De Oude Delft Rayxar E 50mm f/0,75, proprio la stessa merce.
la ditta De Oude con sede a Delft (Olanda, città, del pittore Vermeer) è specializzata in obiettivi utilizzati per focalizzare sui tubi video le immagini raccolte dallo schermo secondario dell'intensificatore presente negli apparecchi r-xay a visione diretta; in realtà le ottiche sono sempre in tandem: un primo obiettivo (solitamente f/1,0 - f/1,1), in posizione invertita, costituisce il "collimating lens" che preleva l'immagine dallo schermo secondario dell'intensificatore (il cui diametro è solitamente simile ad una moneta da 1 euro) e la proietta telecentricamente in un "imaging lens", un'altra ottica con luminosità tipica f/0,75 (il De Oude Delft Rayxar rientra in questa casistica) montata in posizione convenzionale (in pratica gli obiettivi si fronteggiano con le due lenti anteriori) che raccoglie il fascio telecentrico e lo focalizza sul tubo video per il monitor, che può essere, a seconda dell'anzianità del dispositivo, un Vidicon (o, come denominato da Philips, Plumbicon), CCD, etc.
La Philips olandese ha prodotto molti fluoroscopi a raggi x utilizzando gli obiettivi De Oude Delft, al punto che - credo - ad un certo momento l'ha addirittura acquistata; curiosamente, il "collimating lens" anteriore che acquisisce l'immagine dallo schermo secondario dell'intensificatore, di solito non è un De Oude Delft ma tipicamente un rodenstock XR-Heligon 75mm f/1,1, accoppiato in tendem al Rayxar 50mm f/0,75.
E Veniamo al nostro adattamento: il soggetto dev'essere il titolare del sito http://www.oldlenses.com , tuttavia vorrei fare alcune considerazioni in merito all'adattamento su M8: primo: la lente posteriore ha un diametro di 23mm e proietta una coniugata perfettamente telecentrica con lo stesso diametro; il cerchio di copertura da 23mm di diametro copre di misura il formato micro 4/3 ma è insufficiente per il 18x27mm della M8, presentando vistose aberrazioni e curvatura di campo ai bordi; secondo: il tiraggio posteriore del Rayxar, da quello che ho potuto vedere, è di circa 5-6mm, quindi, anche mandando in battuta il grosso barilotto nella baionetta Leica M, la messa a fuoco resta estremamente ravvicinata, senza possibilità di accedere all'infinito; terzo: come fai a mettere a fuoco un f/0,75 (manca il diaframma, si lavora sempre a TA) senza telemetro e senza live view? scattando a caso una lunga sequenza di scatti, avvicinandoti di un cm alla volta , finchè uno di essi è casualmente a fuoco? Infine: 1500 Dollari ? non scherziamo...
Il vero corpo macchina per quest'obiettivo sarebbe una Panasonic micro 4/3: copertura perfetta, live view e tiraggio corto; il problema è un altro: ci passa un cannotto da 23mm di diametro all'interno del corpo macchina? Temo di no...
Peccato, domani vi avrei fatto una sorpresa postando una foto della mia M8 col 50/0,75 ...
Ciao Marco
la ditta De Oude con sede a Delft (Olanda, città, del pittore Vermeer) è specializzata in obiettivi utilizzati per focalizzare sui tubi video le immagini raccolte dallo schermo secondario dell'intensificatore presente negli apparecchi r-xay a visione diretta; in realtà le ottiche sono sempre in tandem: un primo obiettivo (solitamente f/1,0 - f/1,1), in posizione invertita, costituisce il "collimating lens" che preleva l'immagine dallo schermo secondario dell'intensificatore (il cui diametro è solitamente simile ad una moneta da 1 euro) e la proietta telecentricamente in un "imaging lens", un'altra ottica con luminosità tipica f/0,75 (il De Oude Delft Rayxar rientra in questa casistica) montata in posizione convenzionale (in pratica gli obiettivi si fronteggiano con le due lenti anteriori) che raccoglie il fascio telecentrico e lo focalizza sul tubo video per il monitor, che può essere, a seconda dell'anzianità del dispositivo, un Vidicon (o, come denominato da Philips, Plumbicon), CCD, etc.
La Philips olandese ha prodotto molti fluoroscopi a raggi x utilizzando gli obiettivi De Oude Delft, al punto che - credo - ad un certo momento l'ha addirittura acquistata; curiosamente, il "collimating lens" anteriore che acquisisce l'immagine dallo schermo secondario dell'intensificatore, di solito non è un De Oude Delft ma tipicamente un rodenstock XR-Heligon 75mm f/1,1, accoppiato in tendem al Rayxar 50mm f/0,75.
E Veniamo al nostro adattamento: il soggetto dev'essere il titolare del sito http://www.oldlenses.com , tuttavia vorrei fare alcune considerazioni in merito all'adattamento su M8: primo: la lente posteriore ha un diametro di 23mm e proietta una coniugata perfettamente telecentrica con lo stesso diametro; il cerchio di copertura da 23mm di diametro copre di misura il formato micro 4/3 ma è insufficiente per il 18x27mm della M8, presentando vistose aberrazioni e curvatura di campo ai bordi; secondo: il tiraggio posteriore del Rayxar, da quello che ho potuto vedere, è di circa 5-6mm, quindi, anche mandando in battuta il grosso barilotto nella baionetta Leica M, la messa a fuoco resta estremamente ravvicinata, senza possibilità di accedere all'infinito; terzo: come fai a mettere a fuoco un f/0,75 (manca il diaframma, si lavora sempre a TA) senza telemetro e senza live view? scattando a caso una lunga sequenza di scatti, avvicinandoti di un cm alla volta , finchè uno di essi è casualmente a fuoco? Infine: 1500 Dollari ? non scherziamo...
Il vero corpo macchina per quest'obiettivo sarebbe una Panasonic micro 4/3: copertura perfetta, live view e tiraggio corto; il problema è un altro: ci passa un cannotto da 23mm di diametro all'interno del corpo macchina? Temo di no...
Peccato, domani vi avrei fatto una sorpresa postando una foto della mia M8 col 50/0,75 ...
Ciao Marco
C'è sempre qualcosa oltre: continua a cercare
http://www.marcocavina.com
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T'hanno stroncato..rush.. 
Qui anche se prendi un bicchiere di nutella ci incolli un adattatore a baionetta ti dicono il produttore del vetro, nitidezza della lente, resa alla massima apertura e chi l'ha usato prima di te.

Qui anche se prendi un bicchiere di nutella ci incolli un adattatore a baionetta ti dicono il produttore del vetro, nitidezza della lente, resa alla massima apertura e chi l'ha usato prima di te.

- Marco Cavina
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Ho capito l'arcano: sono andato sul sito di riferimento del fotografo (da cui proviene la foto della ragazzina e l'immagine della M8 con l'obiettivo applicato) e si vede benissimo che su questo esemplare è stata brutalmente tornita la parte posteriore per guadagnare arretramento retrofocale, realizzando un cannotto metallico per sostenere il modulo di lenti posteriore intercambiabile (che, in origine è tenuto in posizione dalla ghiera di plastica arancione visibile in foto); il venditore lascia intendere che l'obiettivo possa essere facilmente montato su M8, ma il suo esemplare è uguale al mio, cioè in condizioni standard, e senza questo complesso e costoso lavoro di tornitura per aumentare lo sbalzo delle lenti posteriori rispetto alla battuta + realizzazione di guaina metallica per le lenti posteriori, la messa a fuoco non potrà andare oltre gli 0,4 metri (come ho sperimentato personalmente infilando a mano il Ryxar nella mia M8 fino alla battuta della baionetta).
Ho verificato meglio, ed il tiraggio retrofocale ad infinito è circa 3,5mm (SIC), cioè lo spessore della lastra di vetro che in origine separava l'ultima lente dal tubo Vidicon... Difficile immaginare un facile adattamenteo a basso costo.
Occorrerebbe forse un corpo con tiraggio micro 4/3 e sensore APS-C, per lasciare spazio sufficiente all'ingresso de gruppo di lenti, ma per la MAF su infinito l'ottica deve entrare di almeno 16,5mm, mentre la battuta del barilotto standard si allarga a circa 15mm, quindi - anche in questo caso - occorrerebbe tornire una fetta del barilotto posteriore.
Per Logu: ho messo le mani sul Roentgenhandbuch Rodenstock dedicato a questi obiettivi x-ray (distribuito solo ai costruttori di apparecchi x-ray che utilizzavano questi obiettivi), e SI, potrei benissimo mostrare gli MTF a tuttta apertura di queste ottiche, altro che scherzi
Ciao Marco
Ho verificato meglio, ed il tiraggio retrofocale ad infinito è circa 3,5mm (SIC), cioè lo spessore della lastra di vetro che in origine separava l'ultima lente dal tubo Vidicon... Difficile immaginare un facile adattamenteo a basso costo.
Occorrerebbe forse un corpo con tiraggio micro 4/3 e sensore APS-C, per lasciare spazio sufficiente all'ingresso de gruppo di lenti, ma per la MAF su infinito l'ottica deve entrare di almeno 16,5mm, mentre la battuta del barilotto standard si allarga a circa 15mm, quindi - anche in questo caso - occorrerebbe tornire una fetta del barilotto posteriore.
Per Logu: ho messo le mani sul Roentgenhandbuch Rodenstock dedicato a questi obiettivi x-ray (distribuito solo ai costruttori di apparecchi x-ray che utilizzavano questi obiettivi), e SI, potrei benissimo mostrare gli MTF a tuttta apertura di queste ottiche, altro che scherzi

Ciao Marco
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http://www.marcocavina.com
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e tanto per aggiungere un poco di ..........nutella, esiste almeno un Old Delft in montatura a baionetta Contax 35/3,5, uno dei rari alieni per Contax a telemetro, tra parentesi molto quotato per la sua rarità
Pierpaolo
Pierpaolo
Cavina, come hai certamente capito, la mia ironia era un sottile elogio alla tua infinita sapienza supportato dalle chicche di Pierpaolo.
Ogni tanto è un piacere leggervi.
L.
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L.
- Marco Cavina
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Stamattina, appena alzato, ho fatto due foto veloci in cucina ed cco come si presenta il "bambino" in relazione a due classici superluminosi utilizzabili su Leica M: il Noctilux-M 50mm f/1,0 ed il Canon 50mm f/0,95. Il De Oude Delft Rayxar E 50mm f/0,75 pesa 890g, nonostante manchi l'elicoide di messa a fuoco, il diaframma e quant'altro!
Ciao!! Marco
Ciao!! Marco
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http://www.marcocavina.com
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allora, mettiamola giù tutta: mi è stato offerto un Leitz 75mm f/0,85 (alla faccia del Noctilux ultimo tipo) vincolato ad una M4 in modo permanente, purtroppo è in condizioni mediocri (usato e con segni sull'enorme lente frontale) mentre il prezzo sarebbe allettante.
Segno che cercando si trovano pezzi eccezionali
Pierpaolo
Segno che cercando si trovano pezzi eccezionali
Pierpaolo
il pezzo da me visionato
http://arsenalphoto.com/ge/product.asp? ... sort=&dir=
purtroppo la foto non mostra i segni, il prezzo, come spesso accade colà, è indicativo, ovvero trattabile, e l'ottica non è smontabile, perchè fissata, per proteggere il gruppo ottico posteriore e perchè il bocchettone d'innesto non è il classico M essendo stato modificato
un pezzo estremamente interessante ma evidentemente molto usato
Pierpaolo
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purtroppo la foto non mostra i segni, il prezzo, come spesso accade colà, è indicativo, ovvero trattabile, e l'ottica non è smontabile, perchè fissata, per proteggere il gruppo ottico posteriore e perchè il bocchettone d'innesto non è il classico M essendo stato modificato
un pezzo estremamente interessante ma evidentemente molto usato
Pierpaolo
- ario arioldi
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Il mirino-periscopio è incluso? 

Buona Giornata,
Ario
http://www.arioarioldi.net
http://www.flickr.com/photos/arioarioldi/
Ario
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non è proprio quello che si dice una combinazione tascabile e per l'uso, più che dell'inquadratura, c'è da preoccuparsi della messa a fuoco, molto delicata e millimetrica
Il mio interesse è (come penso anche quello di Marco, in questi casi) concentrato sulla realizazzione tecnica, ovvero se un'apertura relativa come questa (e simili) sia veramente utilizzabile e se abbia un senso, ovvero se il mito del superluminoso (e qui siamo agli estremi) appoggi su concrete basi di formazione dell'immagine, oppure si tratti di mantra suggeriti più dall'enorme lente frontale che da esperienza dirette.
E' il velo da strappare che mi affascina, l'eterno confronto tra il sogno del volo di Icaro e la cruda realtà terreste
In fondo, non poco
Pierpaolo
Il mio interesse è (come penso anche quello di Marco, in questi casi) concentrato sulla realizazzione tecnica, ovvero se un'apertura relativa come questa (e simili) sia veramente utilizzabile e se abbia un senso, ovvero se il mito del superluminoso (e qui siamo agli estremi) appoggi su concrete basi di formazione dell'immagine, oppure si tratti di mantra suggeriti più dall'enorme lente frontale che da esperienza dirette.
E' il velo da strappare che mi affascina, l'eterno confronto tra il sogno del volo di Icaro e la cruda realtà terreste
In fondo, non poco
Pierpaolo