Pattner sulle diagonali
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fdfd
Ultima modifica di mario zacchi il mar lug 30, 2013 7:36 pm, modificato 2 volte in totale.
Un bell'esercizio di stile.
Personalmente trovo che manchi un elemento distonico che interrompa la ripetizione seriale e dia maggior vigore e contenuto alla pur elegante composizione.
Buona luce
Personalmente trovo che manchi un elemento distonico che interrompa la ripetizione seriale e dia maggior vigore e contenuto alla pur elegante composizione.
Buona luce
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In un certo senso mi attendevo questa obiezione e pure io, guardando a video, devo dire che quell’ elemento sarebbe potuto essere un utile completamento. Tuttavia, guardando dal vero, non ne sono altrettanto sicuro … … personalmente ho infatti avuto due impressioni diverse guardando la foto piccola nel web e la foto grande nella stampa: poco convincente (rispetto alle mie intenzioni) in piccolo; più convincente in grande. Siccome sono contorto ho provato a cercare una risposta a questo fatto. La scrivo casomai qualcuno abbia opinioni in merito.
In virtù della piccola dimensione (per esempio il web) il quadro lo si abbraccia con un’ unica occhiata e questo sottolinea molto il motivo geometrico, mentre fa passare più in sordina l’ effetto dinamico dato dalle direttrici del pattner che appare invece più marcato se si è obbligati (da una dimensione maggiore) ad esplorare la foto per sguardi successivi. Sguardi che, facilmente, seguono le direttrici medesime in un movimento che spazia nelle due direzioni principali. Inoltre la maggiore dimensione della stampa accentua l’ importanza del primo piano, staccandolo maggiormente dal resto e rendendo con più efficacia l’ idea di qualcosa che da un lato incombe e dall’ altro sembra poter essere penetrato.
In questo contesto (osservazione alle maggiori dimensioni) l’assenza di un elemento di rottura del pattner (di cui peraltro c’ un surrogato nell’ angolo in basso a sinistra: il paviemnto) diventa meno importante se non addirittura contraddittorio rispetto all’ effetto dinamico (se ci fosse guarderemmo lì e non altrove). Insomma quasi come si trattasse di due diverse alternative per sfruttare fotograficamente situazione.
A parziale sostegno a questa mia riflessione aggiungo che se appendo al muro la stampa e mi allontano troppo, ricado nelle sensazione che provo davanti al video.
Ciao Giallo e molte grazie per la visita e per l’ osservazione
In virtù della piccola dimensione (per esempio il web) il quadro lo si abbraccia con un’ unica occhiata e questo sottolinea molto il motivo geometrico, mentre fa passare più in sordina l’ effetto dinamico dato dalle direttrici del pattner che appare invece più marcato se si è obbligati (da una dimensione maggiore) ad esplorare la foto per sguardi successivi. Sguardi che, facilmente, seguono le direttrici medesime in un movimento che spazia nelle due direzioni principali. Inoltre la maggiore dimensione della stampa accentua l’ importanza del primo piano, staccandolo maggiormente dal resto e rendendo con più efficacia l’ idea di qualcosa che da un lato incombe e dall’ altro sembra poter essere penetrato.
In questo contesto (osservazione alle maggiori dimensioni) l’assenza di un elemento di rottura del pattner (di cui peraltro c’ un surrogato nell’ angolo in basso a sinistra: il paviemnto) diventa meno importante se non addirittura contraddittorio rispetto all’ effetto dinamico (se ci fosse guarderemmo lì e non altrove). Insomma quasi come si trattasse di due diverse alternative per sfruttare fotograficamente situazione.
A parziale sostegno a questa mia riflessione aggiungo che se appendo al muro la stampa e mi allontano troppo, ricado nelle sensazione che provo davanti al video.
Ciao Giallo e molte grazie per la visita e per l’ osservazione
Grazie a te, anche se la mia non voleva essere un'obiezione, ma solo un parere, magari scontatissimo, ma che risponde al mio gusto personale, non so se per genuina e spontanea convinzione, o per condizionamento, o abitudine, omologazione culturale, formalismo innato, sudditanza agli schemi o che altro.
Rimane comunque uno scatto gradevolissimo e non dubito che ne possa guadagnare, se osservato secondo le modalità che descrivi con tanta precisione.
Buona luce
Rimane comunque uno scatto gradevolissimo e non dubito che ne possa guadagnare, se osservato secondo le modalità che descrivi con tanta precisione.
Buona luce
- cristian vidmar
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Abbastanza un classico ma per me ben eseguito. Magari farebbe ancora più figura in una serie.
Cristian
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bella
mi da fastidio personalmente il buco dell'angolo basso a sx
se ripetizione deve essere ( per me) deve essere totale
poi ognuno c'ha i pattern suoi
mi da fastidio personalmente il buco dell'angolo basso a sx
se ripetizione deve essere ( per me) deve essere totale
poi ognuno c'ha i pattern suoi
- carlo riggi
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Avrei bisogno di sapere qualcosa di più della poetica che sottende questa foto (in pratica, avrei bisogno di vederne altre dello stesso genere, se ve ne sono).
Se si tratta solo di un gioco grafico, come in effetti il titolo sembra suggerire, la cosa mi lascia abbastanza indifferente. Se invece l'autore, anche attraverso una interpretazione piuttosto pesante dei grigi, mi invita a guardare alla natura enigmatica, minacciosa, incombente e ossessiva della materia, allora la foto cambia radicalmente il suo potenziale evocativo. Ma questo lo posso sapere solo conoscendo di più dell'autore e del suo stile. Se, cioè, l'indagine metafisica faccia parte della sua ricerca o se questa valenza sia solo frutto di una mia fugace e illusoria sovrainterpretazione. Sospendo dunque il giudizio.
Ciao
Carlo
Se si tratta solo di un gioco grafico, come in effetti il titolo sembra suggerire, la cosa mi lascia abbastanza indifferente. Se invece l'autore, anche attraverso una interpretazione piuttosto pesante dei grigi, mi invita a guardare alla natura enigmatica, minacciosa, incombente e ossessiva della materia, allora la foto cambia radicalmente il suo potenziale evocativo. Ma questo lo posso sapere solo conoscendo di più dell'autore e del suo stile. Se, cioè, l'indagine metafisica faccia parte della sua ricerca o se questa valenza sia solo frutto di una mia fugace e illusoria sovrainterpretazione. Sospendo dunque il giudizio.
Ciao
Carlo
Per me si tratta di una buona prova compositiva,ma non vedo altro, se non un rimando ad un certo genere di fotografia che si praticava negli anni 20.
ciao
vic
ciao
vic
- ulyssesitaca
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cristian vidmar ha scritto:Abbastanza un classico ma per me ben eseguito. Magari farebbe ancora più figura in una serie.
Oggi è il giorno in cui quoto.
Classico anche l'angolo in basso a sinistra, spietato killer di questo tipo di immagini.
Raffaele
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Ciao
Un grazie ed un mi scuso.
Grazie, naturalmente per le considerazioni e mi scuso per non poter essere tempestivo nel rispondere: lavoro e famiglia ed altre piccole beghe non mi lasciano grande spazio.
Dunque il mondo si divide in chi rompe e chi non rompe i pattner ... E dopo l’ inconfutabile affermazione di Alberto secondo la quale “ognuno c'ha i pattern suoi” non resta che dire “ognuno si faccia i pattner propri” e siamo a posto: se qualcuno ci intercetta penserà sicuramente male …
Allora, scherzi a parte ... siccome l’ originale è un bel 6x6 del quale quel che si vede è pressoché tutto il contenuto, senza pregiudicarmi la possibilità di un buon ingrandimento potrei anche reinterprare l’ immagine, inquadrando per giungere ad un pattner ininterrotto. E allora ecco qua (allegato) l’ alternativa e una domanda: perché l’ uno e non l’ altro o viceversa?
I perché mi stimolano ...
PS: il titolo, in questo caso, non ha un ruolo: l' ho messo solo per dare un' indicazione circa il contenuto del post.
Un grazie ed un mi scuso.
Grazie, naturalmente per le considerazioni e mi scuso per non poter essere tempestivo nel rispondere: lavoro e famiglia ed altre piccole beghe non mi lasciano grande spazio.
Dunque il mondo si divide in chi rompe e chi non rompe i pattner ... E dopo l’ inconfutabile affermazione di Alberto secondo la quale “ognuno c'ha i pattern suoi” non resta che dire “ognuno si faccia i pattner propri” e siamo a posto: se qualcuno ci intercetta penserà sicuramente male …
Allora, scherzi a parte ... siccome l’ originale è un bel 6x6 del quale quel che si vede è pressoché tutto il contenuto, senza pregiudicarmi la possibilità di un buon ingrandimento potrei anche reinterprare l’ immagine, inquadrando per giungere ad un pattner ininterrotto. E allora ecco qua (allegato) l’ alternativa e una domanda: perché l’ uno e non l’ altro o viceversa?
I perché mi stimolano ...
PS: il titolo, in questo caso, non ha un ruolo: l' ho messo solo per dare un' indicazione circa il contenuto del post.
Ultima modifica di mario zacchi il mar lug 30, 2013 7:38 pm, modificato 1 volta in totale.
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La poetica … mi sa che mi metti in difficoltà: non so proprio se ne ho una. Quel che so e che con le foto non inseguo mai, scientemente, una ricerca particolare ne obbedisco agli schemi di un qualche progetto e nemmeno vogliono compiacere qualcuno o conformarmi ad una qualche tendenza. Per come le vivo le foto sono semplicemente, di volta in volta, la traduzione in forma visiva di un attimo, di un pensiero, di uno stato d’ animo, di un gesto di assoluta libertà.carlo riggi ha scritto:Avrei bisogno di sapere qualcosa di più della poetica ...
E soprattutto quest’ ultimo aspetto è per me il più importante perché nella vita sono un creativo di professione e siccome a livello professionale la creatività non è mai libera, non è mai onesta fino in fondo e talvolta creare professionalmente diventa una forma di alienazione, la liberta che mi danno i click è impagabile perché posso concedermi il lusso che il parto della mia mente possa, almeno una tantum, soddisfare (eventualmente) anche solo me e basta.
Epperò mi piacciono molto i confronti, gli approfondimenti come questi attraverso i quali si può imparare sempre qualcheccosa di nuovo, si possono guardare le proprie creazioni attraverso gli occhi degli altri che siccome non le devono comprare ti dicono le loro impressioni in maniera molto più libera. Quindi, comunque sia, vediamo se posso aggiungere qualcosa d’ altro. Qualcosa che forse potrei accostare ... in una mia immaginaria mostra.
Ciao
QuotOtto... e ci aggiungo anch'io volentieri unotto ha scritto:quest' ultima veramente bella
Ciao
Riccardo
riccardox.2@libero.it
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
riccardox.2@libero.it
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Manuel Alvarez Bravo
Concordo con Cristian ma non so se una serie possa ulteriormente valorizzarla. Ciao.cristian vidmar ha scritto:Abbastanza un classico ma per me ben eseguito. Magari farebbe ancora più figura in una serie.
Antonello
http://www.flickr.com/photos/astro62/
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- carlo riggi
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- Iscritto il: gio giu 25, 2009 10:38 pm
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Ti ringrazio per quello che hai detto sul tuo modo di fotografare, lo sento molto affine.mario zacchi ha scritto:Quindi, comunque sia, vediamo se posso aggiungere qualcosa d’ altro. Qualcosa che forse potrei accostare ... in una mia immaginaria mostra.
Questo secondo scatto mi piace moltissimo.
Ciao
Carlo