












Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Tesi di laurea. Ho una laurea in ingegneria strutturale, con un solo esame di area architettonica, ma dopo un viaggio in Eritrea proposi al mio insegnante di Storia dell'Architettura una tesi su questo argomento perchè il materiale su questo soggetto era (ed è) scarsissimo. Negli anni ho avuto molte richieste di pubblicazione ma non essendo interessato alla carriera universitaria non ho mai preso la cosa in considerazione. Può darsi che in futuro, tornando un'altra volta in Eritrea, deciderò per la pubblicazione ma al momento sto viaggiando e sono maggiormente interessato all'Africa Occidentale , quindi... Consiglio comunque a tutti di visitare l'Africa Orientale, una terra ricca di culture e luoghi molto diversi tra loro, con un fascino che pochi luoghi al mondo hanno.massimostefani ha scritto:Tempo addietro indagai fotograficamente, in compagnia di amici, sulle tracce dell'arch fascista a Tresigallo (Fe) cittadina di modeste dimensioni che pare conservi il maggior numero di edifici dell'epoca, dopo Sabaudia.
Fu una esperienza molto interessante.
Ne scaturi una mostra e di seguito l'acquisizione da parte del Comune in oggetto, dell'intero pacchetto di fotografie.
Mi incuriosisce la motivazione della tua ricerca : lavoro ?? autocommittenza ?? ed in quale periodo ??
MS
ps : dall'alto della mia ignoranza avrei identificato solo le impronte del Piacentini, per ovvie ragioni
Grazie Marco. La parte archivistica è stata da me completata e posso dirti che lavorare sugli archivi di Asmara, nel più completo disordine (faldoni sparsi a terra!), senza elettricità e infestati da topi- non sono poche le pagine rosicchiate- richiede un impegno notevole. Io ho avuto la fortuna di conoscere alcuni ufficiali eritrei che mi hanno aperto molte porte: l'Eritrea è seconda solo alla Corea del nord come stretta dittatoriale e le persone, nel dubbio di fare qualcosa di non permesso, ti dicono sempre di no, anche se vuoi scattare una foto ad un muro! Ricordo che un giorno che sono uscito con macchine fotografiche e cavalletto (avevo tutti i permessi!) sono stato seguito per tutto il tempo dalla polizia politica. Nonostante questo tornerò ancora in Eritrea e chissà, magari approfondirò quei pochi punti che secondo me sono necessari per rendere la pubblicazione di livello internazionale: intanto già così sono 403 pagine più una mappa digitale interattiva di Asmara con la scheda dei 103 edifici che ho recensito. Ciao.marco palomar ha scritto:lavoro interessantissimo e importante, complimenti.
Spero sia completato da qualcuno anche con la parte archivistica.
... ed io che credevo di aver esagerato...Luca Ghedini ha scritto:Vorrei vederne ancora altre...