Questa per me è la sua connotazione nel panorama dei forum italiani di fotografia. Qui non si celebra un marchio o un sistema, non si esplora maniacalmente la tecnica, non si accudiscono giovani leve. Si fa anche questo, ma non come principale “ragione sociale”.
Chi aderisce a Photobit lo fa perché ha voglia di confrontarsi con l’immagine, nelle sue diverse concezioni e realizzazioni.
Penso dunque che proprio l’accezione autoriale vada coltivata e stimolata.
Da tale considerazione nasce questa iniziativa, che chiameremo “Sguardi a confronto”.
Due autori affrontano un tema, scelto in maniera casuale, si danno un tempo (15 giorni) e poi propongono il loro diverso punto di vista attraverso un numero massimo di quattro foto. Confronti due a due, lineari. Non una competizione a chi fa le foto più belle, né tanto meno una gara a chi centra meglio la traccia (vorrei ricordare brevemente la mia accezione di “tema”: un “luogo", una dimensione dell’anima nella quale calarsi e da cui trarre stimoli creativi e spunti rappresentazionali. Non esistono dunque i “fuori tema” - categoria deteriore e infantilizzante tipico dei concorsi -, ma solo ed esclusivamente “espansioni del tema”, dove ciascuno contribuisce ad ampliare la conoscenza e le risonanze emotive relative ad uno spunto di base condiviso).
Il confronto serve a meglio far emergere e valorizzare lo stile, la cifra autoriale, sulla quale poi riflettere insieme. Lavorare in due aiuta a meglio evidenziare i diversi approcci, senza la confusione tipica delle solite analoghe iniziative a gruppi allargati.
Ciascuno è libero di scegliere il proprio interlocutore. Io per questo primo confronto ho “sfidato” Rdox, che ringrazio di cuore per avere accettato di avventurarsi con me.
In futuro potrei propormi ad altri amici, e naturalmente mi dichiaro disponibile ad accettare la proposta di eventuali “sfidanti”. Alla fine potremmo accumulare un bel numero di confronti e materiale utile a riflettere sui nostri percorsi creativi.
Per la scelta del tema, Riccardo e io abbiamo proceduto così, lui ha indicato un libro e io una pagina. Tra le prime cinque righe di quella pagina abbiamo riconosciuto il nostro tema: ”Essere di troppo”.
Complesso, inaspettato, spiazzante. Ci siamo lasciati indagare da questo “luogo” imprevisto. Queste sono le nostre interpretazioni. Riccardo ha racchiuso tutto in un’unica immagine - secondo me di gran classe - io invece ho raccolto quattro frammenti-sensazioni.
Ripeto, non è un concorso (che in questo caso io perderei senza appello), ma uno spunto per riflettere sui rispettivi personali modi di trasporre uno stimolo in immagini. La discussione è aperta, per chi ci sta.
"Essere di troppo"
Riccardo
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Carlo
01
02
03
04
Ciao
Carlo
