Il web è molto meno libero di quanto si creda

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

68anco
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Approfitto di questo spazio per condividere un appello del forum leicapassion

"Leicapassion, il dominio web registrato da più di dieci anni, il Forum Leicapassion che annovera migliaia di appassionati estimatori del marchio Leica in Italia e il sito che vanta più di sette milioni di pagine visitate solo nel primo semestre 2012, sono oggetto di un incomprensibile attacco da parte di Leica Microsystems, l'Azienda che detiene la proprietà di tutti i marchi della nota produttrice Tedesca di apparecchiature fotografiche.
La motivazione addotta sarebbe di violazione dei diritti esclusivi per essere, nel nome LEICAPASSION, contenute le cinque lettere che compongono il nome LEICA...
Ancor più assurdo è che l'attacco venga condotto contro un sito web di assoluta eccellenza in un ambiente nel quale, in tutto il Mondo, si contano centinaia di siti dove il marchio LEICA viene utilizzato spesso anche a sproposito ed in modo a volte indecoroso se non indecente.
Si tratta di una motivazione risibile e pretestuosa che ha il solo scopo di accecare definitivamente il dominio e porre un inaccettabile bavaglio a chi, in questi dieci anni, ha semplicemente e soltanto collaborato gratuitamente alla diffusione del nome di LEICA tra i fotografi appassionati Italiani e non solo.
Le vere motivazioni di questo inaccettabile attacco sono da ricercare nella pretesa avanzata da Leica Microsystems di cessione a titolo completamente gratuito del dominio LEICAPASSION.COM e contestuale registrazione di nuovo dominio con nome diverso (richiesta qualificabile solo come risibile visto che il nome LEICAPASSION è protetto da Copyright fino dall'anno 2009) ma, a prescindere da questo e dagli evidenti fini prettamente commerciali che si celano dietro la richiesta, si tratta di una violazione del diritto alla libera espressione del pensiero sancito dalla Costituzione Italiana che non deve e non può interessare il web, unico baluardo rimasto forse a difendere proprio quei diritti che con questa azione si sta tentando con prepotenza ed protervia inqualificabili di calpestare."
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mauro ruscelli
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non mi pare venga limitata la libera espressione delle persone ma ci sia solo una tutela del legittimo marchio, anche a leica historica e' stato chiesto di non usare il nome leica sul web, evidentemente la "rinascita" leica, i nuovi fatturati ed il nuovo marketing stanno cercando (dal loro punto di vista) di rafforzare il controllo del marchio che in anni bui era un po' sfuggito, e magari non essendoci soldi da spendere andava bene un po' tutto purche' se ne parlasse, ora non e' piu' cosi', e lo stiamo vedendo tutti.

se non viene chiesta la chiusura del forum o la cancellazione di tread, o l'indicazione a non trattare specifici argomenti personalmente ci non vedo il problema di limitazione alla libera espressione, e forse non e' il caso di attaccarsi ad un nome rischiando una causa di queste dimensioni. In caso contrario bisogna essere ben certi di tutte le autorizzioni ricevute precentemente e del titolo delle persone che le avevano concesse (ovvere se avessere la capacita' giuridica di concedere le suddette autorizzazioni)

Magari anche vecchi screzi con leica italia o altro che possono aver portato ad irrigidimenti ed a prese di posizione piuttosto drastiche nei confronti alla fin fine piu' dei singoli admin che del forum in se...
Mauro

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Elmar Lang
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La tutela di un marchio è giusta e sacrosanta. Però.

Nel caso di Leica Historica o Leicapassion, non si è trattato di un uso abusivo del marchio a fini commerciali o per commercializzare oggetti abusivamente marchiati con il logo e nome della casa di Wetzlar.

Si tratta dell'uso di un nome, sinonimo di un sistema fotografico; anzi, se proprio vogliamo, di una citazione.

Allora, d'ora in poi, si dovrà solo dire "LeNoteFotocamereDiWetzlar"? Verrà perseguito chi scrivesse ottiche a vite "passo Leica"?

Vorrei suggerire ai finanzieri (non imprenditori, si badi bene) ora proprietari di quel marchio, di riguardarsi un po' la storia di quel che hanno in mano. Ma ogni giorno che passa, mi rendo conto che la storia è maestra di niente, specie per gente di quel genere.

Comunque -obtorto collo- se quei signori agiscono in quel modo, vuol dire che i loro esperti di econometria ed i loro uffici legali gli garantiscono -prove alla mano- che un tale atteggiamento potrà solo giovare alle finanze ed al futuro dell'azienda.

Buon pro gli faccia.

E.L.
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Luca Ghedini
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Iscritto il: mer giu 24, 2009 6:21 pm
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Ci sarà un giudice (a Berlino), che dirà se il mugnaio ha ragione... :-)
Scherzi a parte, non capisco lo scandalo: se il titolare del marchio non desidera più che lo si utilizzi credo ne abbia tutto il diritto, a meno che non risultino validi atti autorizzativi precedenti.
Cosa c'entri, poi, tutto questo con la libertà di espressione, che è cosa ben più seria, non lo so.
Nulla vieta, mi pare, al titolare del sito in questione e ai suoi aderenti, di esprimersi sotto l'insegna di un diverso nome.
Lu©a Ghedini
Alberto Bregani
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Iscritto il: lun ott 22, 2007 5:20 pm
E' bene che Leicapassion.com distingua tra testa e cuore

A meno di accordi precedenti ( non mi sembra qualcuno li abbia sventolati...) la decisione di Leica (Mycrosystem) di limitare nel web l'utilizzo ( nel bene o nel male, uso e abuso) ) del marchio Leica è assolutamente legittima. Che poi questo diventi dal punto di vista relazionale con i propri "seguaci" un boomerang negativo lo si vedrà, lo vedranno, lo capiranno se ne avranno evidenza, nei prossimi anni
Per inciso, pur non essendo un Leicista, a quanto vedo/leggo non mi pare che Leica abbia toppato strategia sia di marketing che di comunicazione (sul prodotto non mi pronuncio, non lo conosco). Anzi, pur non apprezzando io il sistema "votami te ne prego" dell'ultimo concorso 24x36 - come utente veramente odioso e stressante - ritengo abbia condotto una perfetta quanto entusiasmante operazione di marketing e di ringiovanimento del brand. Inoltre, a leggere i dati di mercato, dagli ultimi anni a questa parte le vendite di Leica sono più o meno raddoppiate. Immagino anche il risultato operativo sia sensibilmente migliorato. Non so quindi quanto leicapassion.com possa, di ciò, di questi risultati, esserne parte e dichiarare di essere "sotto incomprensibile attacco da parte di Leica Microsystems" come volesse risultare co-fautore di questo successo "..per aver contribuito a diffondere la filosofia del brand ... semplicemente e soltanto collaborato gratuitamente alla diffusione del nome di LEICA tra i fotografi appassionati Italiani e non solo e bla bla bla " ...mi pare leggermente sopra le righe.

Ogni azienda ha il diritto di reclamare il proprio nome a dominio dal momento che " questo rappresenta sostanzialmente l'indirizzo di un sito web che riconduce univocamente a un determinato sito internet. E' chiaro quindi che un nome a dominio che richiami la ragione sociale di una società o un segno distintivo riconducibile alla stessa risulti essere uno strumento di conoscibilità di fondamentale importanza per una realtà commerciale o professionale." [...] " In ragione della sua natura, la rilevanza del domain names è stata riconosciuta dal Nuovo Codice della Proprietà industriale (d. lgs. 30/05) che, recependo gli orientamenti della giurisprudenza e della dottrina internazionale, lo ha equiparato agli altri segni distintivi. L'art. 22, rubricato "unitarietà dei segni distintivi", recita infatti al primo comma: "è vietato adottare come ditta, denominazione, ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale un segno uguale o simile all'altrui marchio se, a causa dell'identità o dell'affinità tra l'attività di impresa dei titolari di quei segni ed i prodotti o servizi per i quali il marchio è adottato, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni". (cit. Avv. Quagliarella e Ass.ti " Nomi a dominio, la procedura di riassegnazione dei domini .it")

Totale:
Posso capire che Leicapassion.com possa sentirsi toccata nel vivo per il lavoro svolto negli anni, anche non credo questo arrecherà alcun danno a Leica Mycrosystem a livello di mercato, se non qualche mugugno.
Da uomo di Azienda sono però allineato con Leica Microsystem che, in questo caso, non sta facendo altro che mettere ordine, allineandole e riportandole a casa, tutte le sue presenze off e online, attraverso un atteggiamento deciso e schematico a livello internazionale, in Italia come sicuramente in Argentina o Australia. ( evidentemente qualcuno, prima, in Azienda, non ha lavorato come avrebbe dovuto o forse in quel frangente temporale gli interessava cosi..)
E' evidente infatti come il " rischio di confusione per il pubblico che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni" sussista.

Non conosco Leica ma, essendo di per sé un'azione corretta, potrebbe anche essere un'azione di un nuovo management pronto a una nuova strategia di comunicazione dedicata a nuovi prodotti. Pertanto, e inevitabilmente, il controllo sulla comunicazione ( per evitare confusione) e avere il totale controllo della presenza del brand worlwide, è non solo necessaria ma vitale
AB

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Cit
Nomi a dominio: la procedura di riassegnazione dei domini .it.
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ario arioldi
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Francamente gli appelli alla libertà di espressione li riserverei a casi più seri e concreti. Qui come è già stato detto si tratta di altra cosa.
Buona Giornata,
Ario

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mauro ruscelli
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Bravo Alberto, molto preciso e puntuale.
Per inciso, io spesso faccio registrare a dominio anche gli eventuali e piu' comuni "errori ortografici" riconducibili alla ragione sociale soprattutto su cname o terzi livelli
Mauro

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carlo riggi
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Si potrebbe replicare:
"Appello da rimuovere, già presente in altri siti".
Giusto per parlare di libertà del web, e di chi oggi se ne fa paladino.

Per il resto, solidarietà agli amici del LeicaPassionForum se qualcuno impedisce loro di esprimere liberamente il proprio pensiero.
Ma non mi sembra che sia questo il caso. Al peggio, qui, si richiede di cambiare testata. Saranno i giudici a decidere se legittimamente o meno. Non mi sembra una grave lesione della libertà d'espressione.
Ultima modifica di carlo riggi il lun ott 15, 2012 12:17 pm, modificato 1 volta in totale.
Ciao
Carlo
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mauro ruscelli
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:D
Mauro

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Marco Pampaloni
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Al di là del discorso libertà d'espressione ma se il marchio leicapassion è registrato ufficialmente e coperto da copyright con il "celebre" TM Leica MS può comunque avanzare questa richiesta, cioè di cambiare il nome? Lo chiedo per pura curiosità visto che non ci capisco niente di queste cose legali e compagnia bella :)
"i should have never switched from whiksey to martinis". H.Bogart
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PIERPAOLO
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vorrei intervenire solo per essere uno dei pochi a conoscenza dei fatti in maniera diretta:

la Lettera da me ricevuta da Leica Microsystem, in qualità di Presidente di LHI, fa ESCLUSIVAMENTE riferimento all'uso della parola LEICA nel dominio di un sito web- Ci si chiede di rimuoverla in quanto, come liberamente ci era stata concessa a titolo gratuito e senza contratti e pagamenti di sorta, così ora ci viene revocata. In caso contrario si minaccia un'azione legale.

Con l'amico Rubes ci abbiamo messo 3 giorni a risolvere la questione, cambiando sito e dominio, (ma si badi bene NON l'Associazione che rimane LHI, solo il sito web), migrando tutto il materiale e riversando tutto poi anche su Facebook.

Nessuno ci ha chiesto di cambiare pareri, opinioni, nè alcunchè che non fosse strettamente legato a questa problema. Ovvero dell'uso della parola Leica nel dominio web.

Pertanto la libertà di espressione NON centra assolutamente nulla: se domani voglio scrivere che la M5 era una schifezza o la M8 di una bellezza irragiungibile sono liberissimo di farlo, come pure qualsiasi cosa sulla situazione o storia della Leica.

Spero che questo sia chiaro finalmente a tutti: si tratta meramente di una questione aziendale che con la libertà di espressione non centra assolutamente nulla, almeno da come la vedo. Se poi dietro a tutto questo si nascondono beghe personali o vendette private non ne sono a conoscenza, ma penso che a Leica Microsystem interessino molto poco.

Per noi di LHI e per me personalmente la questione è chiusa.

Pierpaolo
68anco
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Iscritto il: mer set 23, 2009 11:13 pm
Purtroppo pensavo di leggere interventi non a favore del caso specifico, ma per il principio di questo atto che non è detto che gli uomini d'azienda devono sempre chinarsi alle decisioni dei piani alti, sopratutto se queste decisioni possano creare non mugugni ma un'insurrezione di che vuole parlare liberamente sulla qualità di un bene. Attenzione devono essere critiche reali sincere e volte a spronare l'azienda nel migliorare, anche Marchionne decide tutto per la sua azienda ma se permettete non sono d'accordo con la sua politica aziendale. Su leica posso dire che ho molto apprezzato i nuovi modelli dalla m8 e successive, ma credo che alcuni atteggiamenti hanno comportato uno spaesamento dei consumatori... Ora se si vuole parlare giuridicamente io credo che questo non è proprio il caso, questi interventi sono solo delle imposizioni volte a schiacciare l'operato altrui e sfruttando il bacino più o meno grande di utenza.
Antonio
68anco
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Iscritto il: mer set 23, 2009 11:13 pm
Solo una postilla sul "controllo della comunicazione"
Noi viviamo in una Repubblica dove tutti ci controllano, dobbiamo mangiare, vivere come ci viene imposto, il mio pensiero è libero e senza offendere e denigrare nessuno, voglio essere libero di affermare il mio "NO" più determinato e assoluto.
Siamo per caso ritornati al tempo del fascismo o nazismo? Signori questi sono brutti bruttissimi segnali che vanno soffocati sul nascere.
Antonio
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mauro ruscelli
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Continuo a non capire, vuoi avere la liberta' di andare all'anagrafe e poter cambiare il nome di battesimo in Leica o vuoi poter dire quello che vuoi di leica? sono due cose a mio avviso molto diverse, uno e' l'involucro l'altro il contenuto. Credo che la stessa discussione se ad essere minacciati fossero i contenuti sarebbe molto diversa, quello che e' scritto sull'etichetta, permettimi, ma conta molto meno
Mauro

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ario arioldi
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Iscritto il: dom giu 29, 2008 9:57 am
Località: Locate di Triulzi
@ Antonio
"Siamo per caso ritornati al tempo del fascismo o nazismo? Signori questi sono brutti bruttissimi segnali che vanno soffocati sul nascere"
Antonio non ti pare che si tratti di una tempesta in un bicchiere d'acqua?
Buona Giornata,
Ario

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