paesaggi piacentini: le cascatelle di Calenzano

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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gianniansaldi
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di fronte a cotanta impresa e cotanti risultati sinceramente mi inchino...
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Giuseppe Mosconi
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Ti sei gia fatto la "giardinetta" ?? Questa quella che usava Ansel Adams nel 1944 nella Yosemite Valley.
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Scan-070503-0005.jpg
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."

http://www.flickr.com/photos/gimo/
Supermario
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Caro Vittorio, se mi mostri dei sassi nudi io mi eccito sempre! :lol:
Non sono come certi fotografi, all'ultimo stadio di depravazione, che hanno bisogno di sensazioni forti.
Queste sono le immagini che io perseguito testardamente e pervicacemente con la mia Linhof Master Tecnica che pesa almeno un Kg. di più della Tachicara, inseguendo l'oblio, indifferente alla fatica e alla scomodità disumana, per cui hai tutta la mia solidarietà e simpatia. :-P
Penso che il web non possa restiture l'emozione e lo stupore di una stampa baritata. Tu mostri solo le ombre delle tue immagini sullo schermo, perchè solo alla vista dei neri profondi, dei particolari dettagliati e dell'immagine tridimensionale, chi ammira può scorgere la tua idea del mondo immortale (mi suona meglio che immortalato o congelato). :P
Mario Andreoli
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Vittorio
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Adulatori!
concordo che discutere di fine art su di un monitor non ha senso,i passaggi tonali,l'ariosita' dovuta al formato del negativo,la finezza di dettaglio,sicuramente son cose che si discutono con le stampe in mano,di sicuro si deve aver una gran passione,la lentezza di tutto il meccanismo del grande formato,la cura nello sviluppo e nella stampa fa' desistere parecchi appassionati(oltre ai costi dell'attrezzatura)
io mi diverto molto!
e' come usare una macchina del tempo,e proiettarsi in un'era dove la qualita' non ammetteva scorciatoie,dove i risultati te li dovevi sudare,i pochi scatti a disposizione ti costringono a pensare, a scegliere le luci,i tagli,i piani...
e' un mondo a se'.
mi fa piacere leggere di possessori di linhof(invidia) e di appassionati del genere.
Wirus77
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Ma daaaaaai, ma allora le fa davvero le foto quell'aggeggio lì!! Monsieur La Gaffe sa che scherzo!!
Belle belle, mi piacciono troppo le cascate..... :)
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NatRiscica
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Mario, bentornato!!!

Dunque siamo alla fase in cui la fatica e il dolore si trasformano in piacere, il cilicio post-moderno nell'espiazione argentica... :lol:

Ma, io..., io non credo che ci sia una foto che si fa con impegno perchè legata al mézzo tecnico ed un'altra easy e futile perchè leggera.
Tutta la fotografia (la fotografia più di qualsiesi altra arte) può soffrire di leggerezza, la leggerezza del vuoto, che spesso, attraverso una cornice, si veicola come arte.
Penso a chi in 35mm ha combattuto...

Nat
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mauro ruscelli
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bravo Nat, condivido, anche senza arrivare all'estremo di chi ha combattuto.
considera che la violenza della guerra puo' creare dipendenza, proprio come una droga, anche a chi fotografa.
Mauro

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luca rubbi
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Bravo Nat 2...

:smile:

Ciao
Luca
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NatRiscica
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Mauro,

ma non è forse proprio questa dipendenza, al di la del genere praticato, che ha reso tali i Grandi?
Non può essere stata una forma di cibo per alimentare e far crescere la percezione dell'elevento tramutato poi in immagine?

Nat
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Giuseppe Mosconi
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Non è il mezzo che conta ma l'atteggiamento di chi lo usa ! La cura nella scelta di TUTTA l'attrezzatura (dalla pellicola al laboratorio, magari quello in casa, dove ottenere le stampe) è elemento distintivo del proprio piacere. E ognuno gode come vuole :lol:
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."

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mauro ruscelli
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se mi parli di dipendenza dalla fotografia mi sta bene, ma dipendenza dalla guerra o dalla morte no'. allora la fotografia e' un pretesto per essere li' e "avere sempre di piu".
ci sono studi sulla dipendenza dall'adrenalina e dagli stati che si possono sviluppare in guerra.
Mauro

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Vittorio
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no,no, non travisate le mie parole,non intendevo assolutamente quanto espresso da Nat,non intendo denigrare gli altri formati,dico solo che il grande formato ha un'approccio mentale diverso.
non si puo' partire con un grande formato e pensare"esco a far 2 foto" non funziona.
si parte sempre con un progetto ben delineato nella testa,addirittura col processo fotografico conseguente(pellicola,sviluppo,carta) gia' pensato a priori.
non ho parlato di supremazia,ma di fotografia diversa,io credo che ad ogni formato corrisponda una forma d'espressione diversa,cio' che fai in grande formato in 35 mm e' inpensabile e viceversa.
in quanto allo sforzo fisico col medio o col piccolo formato non era poi tanto differente,e' ben differente invece la realizzazione,il solo fatto dei corpi mobili ti permette un controllo dell'inquadratura,della profondita' di campo, agli altri formati sconosciuto.
in fin dei conti il discorso del formato si puo' applicare in tutti i campi,come una Leica non fa' il mediocre bravo,altrettanto si puo' dire di una Sinar,linhof,arca swiss,silvestri,ecc.ecc.
non credo in vita mia di aver fatto discorsi con relazioni tra ottiche/formati e qualita' della foto.
anzi credo che si possano scattare immagini memorabili anche col cellulare.... 8)
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luca rubbi
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Adesso tocca a te:

Bravo Vittorio.

:smile:

Ciao
Luca
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