Ottimo lavoro Mauro.
La prima ha un mosso totale molto piacevole, al contrario di quelli della Magliana che erano fastidiosi.
L'ultima comunque è la foto migliore.
Interessante sequenza...alcuni tagli molto giusti,cosi come il mosso che,in questo caso,non è fine a se stesso....Alle volte appare strano che,un mondo come questo,nel terzo millennio continui ad attrarre giovani e meno giovani...L'indagine fotografica è ancora in grado di porre accenti e risvegliare antiche memorie..e non è poco.
Hanno già detto tutto, non mi resta che associarmi. Se proprio devo scegliere la prima è quella che mi colpisce di più ma è il racconto in sé che ha il massimo valore. Bravo bravo bravo.
Mauro, arrivo sempre in ritardo e quindi posso solo aggiungere aggettivi di apprezzamento ad un racconto che si slega con efficacia; forse avrei centrato il tutto sul mosso come filo conduttore tenendo come riferimento quello della prima immagine che mi sembra eloquente ed azzeccato, però queste considerazione sono sempre facili a posteriori: memtre sei in strada a scattare hai poco tempo per pensare al seguito (almeno così accade al sottoscritto)
grazie a tutti per i commenti, il mosso e' significativo qui, ma a parte scegliere un tempo abbastanza lento (1/60) x tutte le foto il risultato e' ben lungi dall'essere previsto o certo, almeno per me.
Alcune, quelle presentate, sono quelle venute, anche oltre le mie intenzioni.
bellissima sequenza in cui la seconda, a mio parere, è una storia nella storia con quel senso di inadeguatezza dello spettatore, magari inesistente nella realtà ma suggerito da quelle braccia incrociate.
Mi ero chiesto se, sempre nella seconda non ci fosse troppo spazio a sinistra, ma poi mi sono risposto che è stato lo spazio di una rincorsa, e mi piace moltissimo così.
La storia dimostra inoltre, che se c'è la pulsione vera, basta uscire e fare: le storie sono li che aspettano.