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Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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luca rubbi
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Point Of View sul pavimento, colore/bianconero, digitale/pellicola.

Consuelo De Santis
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Medea Teixeira
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Ciao
Luca
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BeeSSa
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Tutte due belle e intriganti a loro modo anche il vederti ogni tanto a colori fa bene ;-)

LEo
R.dox
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Due must! ... la prima in versione "Caravaggio" colpisce.

Ciao
Riccardo
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I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
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Manuel Alvarez Bravo
foen
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Non male entrambe per me.


Enrico
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carlo riggi
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La prima è splendida per gli occhi, nonostante trovi come sempre stucchevoli queste pose acrobatiche.
La seconda mi sembra una perversione da studio dentistico. Più o meno anch'io mi contorco in quel modo, quando ho mal di denti e e al mio dentista (nudo?) devo mostrare il molare che mi duole.
Ciao
Carlo
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simone toson
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Anche io sono per la prima, sia per composizione che per i colori brillanti.
Ne farei una serie con lo stesso "feel".
Bella.
cliqueur
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Le guardo individualmente, credo che siano due immagini molto diverse tra loro, da considerare separatamente.

La prima mi sembra perfetta dal punto di vista compositivo e cromatico. Secondo me ha un pregio fondamentale: il nudo è uno degli elementi compositivi chiave, ma non il solo. Innanzitutto vedo quattro colori: rosso, il bianco, il giallo-ocra ed il nero (il riferimento a Caravaggio di Riccardo non è un caso). Non mi sembra importante cosa "porti" questi colori, ma il fatto che sono i colori stessi che "incorniciano" la figura. E poi c'è questo sviluppo diagonale molto armonico.
La posizione non mi sembra particolarmente acrobatica, anzi, è come se fluttuasse nello spazio. C'è ovviamente una leggera deformazione di prospettiva legata all'uso del grandangolo (le parti del corpo in primo piano sono evidentemente più grandi di quelle in secondo piano), ma questo è normale.
Da non trascurare l'elemento "pancia del fotografo in maglietta rossa", che oltre a far parte della composizione dà anche un tocco autoironico.

Nella seconda ho visto alcune cose. Ma me la voglio guardare meglio.
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carlo riggi
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Luca A Remotti ha scritto:La posizione non mi sembra particolarmente acrobatica
Naturalmente, parto sempre dal principio che il non capire sia effetto di limiti miei.
La foto è seduttiva, per i colori e quant'altro hai aggiunto tu. Ma sul contenuto davvero mi sento alle corde. Può darsi che il contenuto sia poco importante in questo genere di foto, come si trattasse di una "natura morta"? Se è così mi riprometto di approfondire, per non restare incastrato in parametri non adeguati. Ma quando dici che questa non è una posa acrobatica cosa intendi? Forse che è un modo di dormire usuale? O la ragazza è appena caduta dal letto? E' una posa erotica? E' spaventata? Se fosse quest'ultima, rivedrei l'"ironicità" della posa dell'uomo in piedi di fronte alla ragazza. Insomma, non capisco. Sento che c'è una bellezza formale che si impossessa dei nostri occhi e obnubila altri sentimenti.
Prontissimo a rivedere le mie posizioni, ovviamente. Se qualcuno avesse la bontà di spiegarmi.
Ciao
Carlo
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Giuseppe Mosconi
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carlo riggi ha scritto:
Luca A Remotti ha scritto:La posizione non mi sembra particolarmente acrobatica
Naturalmente, parto sempre dal principio che il non capire sia effetto di limiti miei.
La foto è seduttiva, per i colori e quant'altro hai aggiunto tu. Ma sul contenuto davvero mi sento alle corde. Può darsi che il contenuto sia poco importante in questo genere di foto, come si trattasse di una "natura morta"? Se è così mi riprometto di approfondire, per non restare incastrato in parametri non adeguati. Ma quando dici che questa non è una posa acrobatica cosa intendi? Forse che è un modo di dormire usuale? O la ragazza è appena caduta dal letto? E' una posa erotica? E' spaventata? Se fosse quest'ultima, rivedrei l'"ironicità" della posa dell'uomo in piedi di fronte alla ragazza. Insomma, non capisco. Sento che c'è una bellezza formale che si impossessa dei nostri occhi e obnubila altri sentimenti.
Prontissimo a rivedere le mie posizioni, ovviamente. Se qualcuno avesse la bontà di spiegarmi.
Mi interessa/intriga questo punto evidenziato, già da molte volte mi sembra di ricordare, da Carlo. Che posizione possono/devono assumere 'ste povere ragazze quando vengono fotografate ? non saprei ma penso che in un certo senso non hanno scelta: dopo un pò che Luca o Pincopalla le fotografa e si aspetta posizioni "inedite" si inventano qualcosa, anche di improbabile, per continuare la sessione di scatti. Oppure come nel caso di Medea si entra così in "sintonia che si vive un pezzo della sua giornata" che si fotografa TUTTO. Se penso alle foto di Mario Zanaria (Zamario) mi ricordo foto molto belle e ben realizzate ma con ragazze composte, in pose normali ma che non concorrono a mio ininfluente giudizio a migliorare o peggiorare la foto. Forse Luca e le modelle che ha fotografato spostano il giudizio da una parte o dall'altra perchè vanno a solleticare questa o quella parte del vissuto di ognuno di noi. E poi chi ci dice che quelle pose non siano normali o naturali per queste ragazze che hanno fatto dell'esibirsi la loro normalità (non è un giudizio questo, ma solo una considerazione) così come è normale per una contorsionista presentarsi inscatolata su se stessa ? Queste considerazioni le estenderei poi a tutti i nostri soggetti che vogliamo cogliere il più possibile "naturali" ma che spesso risultano innaturali perchè forzate o in imbarazzo (a meno di fotografarle con un telescopio) oppure che sono sì "naturali" ma assumono atteggiamenti o hanno smorfie sul viso che son in-fotografabili ? Mi sembra che si possa sfociare nel trito e ritrito tema del comportamento del fotografo e della sua maggiore/minore invadenza nella scena fotografata.

A voi, se vi pare.
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."

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cliqueur
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carlo riggi ha scritto:
Luca A Remotti ha scritto:La posizione non mi sembra particolarmente acrobatica
Sento che c'è una bellezza formale che si impossessa dei nostri occhi e obnubila altri sentimenti.
Credo che sia proprio questo. Ho la sensazione che entrino in gioco quelle sensazioni meramente soggettive che dipendono dalle particolari connessioni nella nostra mente.
Per esempio tu sembri porre l'immagine in una prospettiva dinamica, in altri termini, come si è arrivati ai diversi elementi, messi così come sono messi, cioè l'immagine come "estrazione" da una sequenza catturata dalla realtà. Come se osservassimo i diversi fotogrammi di un film scegliendone poi uno esemplificativo del tutto.
A me la domanda su come la donna sia finita in quella posizione non è proprio venuta in mente, ho piuttosto una percezione di elementi perfettamente statici. Questa immagine non mi evoca la domanda "perché è così e come era un momento prima" ma piuttosto la mera relazione spaziale tra figure, forme e colori, così come ci è presentata. Quindi potrebbe essere appropriata la tua similitudine con una "natura morta", anche se l'immagine mi sembra assolutamente viva e mi piace anche per questo.
Io non credo che la tua reazione sia più o meno legittimata o da rivedere. Credo in una fortissima componente soggettiva in chi osserva. Tu la vedi in un modo, io in un altro e magari Luca aveva in mente tutt'altro.
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carlo riggi
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Confesso di non capire molto la poetica del Rubbi "pornografo malinconico", mi sembra uno spreco di talento e l'ho ripetuto fino alla noia (anzi, mi scuso per questo).
Ma quel po' che ho orecchiato è la sua sottolineatura della "naturalezza" delle pose e degli atteggiamenti.
Egli scrive: "io detesto il nudo formalista o quello astratto, è proprio una cosa che non capisco: hai una donna nuda davanti e fai ricerca geometrica?"
E ancora: "Per il tipo di fotografia che faccio io, non intervengo per niente (...) in realtà, come dico sempre, non si controlla niente, è il destino che ci viene incontro".
Se faccio 2+2 questa fotografia (associata malamente da me ad una "natura morta") non è rubbiana...
E se invece la "natura" non è morta, occorrerebbe spiegare cosa ci fa lì contorta per terra, apparentemente intimorita da un uomo che la sovrasta.
O no?
Ciao
Carlo
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Condor
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Mi piace la prima, soprattutto per l'uso del colore: il rosso del lenzuolo, il giallo della moquette e l'arancione del tuo maglione creano un armonico sfondo per il corpo sensuale della modella.

Per quanto riguarda Medea, la foto non mi piace, ma qui si apre un altro discorso: l'abbiamo vista ritratta in decine di foto, conosciamo ogni cm della sua pelle (ma proprio tutta eh.. :D ), davanti al tuo obj ha assunto migliaia di pose, insomma è difficile aspettarsi altro. Conosciamo la sua bellezza ed intensità e al punto in cui sei arrivato con lei, il rischio forte è che il soggetto prevarichi l'autore che passa in secondo piano. Fossi in te smetterei di riprenderla o cambierei totalmente genere. IMHO naturalmente, spero che si comprenda il mio pensiero :)

Ciao
cliqueur
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carlo riggi ha scritto:Confesso di non capire molto la poetica del Rubbi "pornografo malinconico", mi sembra uno spreco di talento e l'ho ripetuto fino alla noia (anzi, mi scuso per questo).
Ma quel po' che ho orecchiato è la sua sottolineatura della "naturalezza" delle pose e degli atteggiamenti.
Il discorso si amplia, e sono d'accordo con te. Ho guardato qua e la il lavoro di Luca Rubbi e debbo dire che la dominante malinconica spesso mi sfugge (ma può dipendere da me). Forse Luca, riferendosi alla naturalezza delle pose intende dire che non le "dirige", ma che fanno parte della dinamica tra lui e la modella.
Sicuramente la foto è una discontinuità rispetto a quanto ho visto finora di Luca. Vedremo gli sviluppi.
La tua visione relazionale tra fotografo (dominante) e modella (dominata) è fondata, a prima vista l'espressione sul volto di lei mi sembra tranquilla, ma non si vede molto e ampio spazio è lasciato alla interpretazione personale.
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Stefano Tambalo
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Luca preferisco la prima anche per la giusta la scelta di mantenere il colore.
Medea l'ho vista malinconicamente pornografata meglio in altre occasioni.
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_De
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Iscritto il: sab set 25, 2010 3:18 pm
Davanti ad un bicchiere di gin si è mormorato che si sente la mancanza della malinconia nelle tue fotografie. E in gin veritas.
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