Summicron 2/5cm Wetzlar

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hcb
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Mi è stato offerto un 50mm f.2 summicron Wetzlar (non so di quale anno ma piuttosto vecchio) a 300 euro.
L'ottica è in buono stato, le lenti sono "bianche", non trattate con antiriflessi.
Ho già un 50 Elmar 2,8 rientrabile.
Vale la pena aderire all'offerta? In termini di qualità qual'è il migliore fra i due?
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Roberto
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Ciao hcb,
mi lascia perplesso la totale mancanza di antiriflessi, dovresti approfondire nella bibliografia dedicata (o aspettare l'intervento di qualcuno più informato di me) questo aspetto; a pelle mi verrebbe da pensare che una lente poi non tanto veccchia (ca. 1969 - 1979) e progettata quando il colore esisteva già, dovrebbe pur avere un qualche strato antiriflesso. Questo potrebbe spiegare in parte il prezzo oggettivamente fuori mercato (che poi il mercato sia recentemente "impazzito" è tutto un altro discorso...). Personalmente tra un Elmar in buone condizioni ed un Summicron Wetzlar "sbiancato", rimarrei sul primo.
Ciao
Roberto
hcb
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E' il fotonegoziante che asserisce che l'obiettivo non ha lo strato antiriflessi. In effetti, guardandolo bene da ogni angolazione, le lenti sono prive di quelle iridescenze tipiche dell'antiriflessi: sono, come dire, bianche, pulite, trasparenti.
Il fatto che sul barilotto sia marcato Summicron Wetzlar 5cm (e non 50 mm) a quale anno di produzione può risalire?
L'ottica mi interessa perché l'attuale Elmar 50mm/2,8 che possiedo è del tipo retraibile che, onestamente, è molto macchinoso. In pratica devo prima estrarre l'obiettivo, poi misurare l'esposizione, poi sbloccare il fermo all'infinito e poi focheggiare. A quel punto il momento decisivo è svanito.
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ario arioldi
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Dal numero di matricola si può risalire con ragionevole certezza all'anno di produzione e identificare il modello del tuo obbiettivo.
Buona Giornata,
Ario

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hcb
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il numero di matricola è: 1476146
L'ottica è del tipo svitabile, in buone condizioni. Rispetto all'Elmar 50/2,8 retraibile è più o meno inciso?
Inoltre, proprio oggi, lo stesso negoziante mi ha proposto l'acquisto di un Summicron 2/90 nero, made in Canada, matricola 3366370, tenuto molto bene, senza graffi, con lenti antiriflessi molto trasparenti, ad un prezzo di 950-1000 euro.
Vorrei sapere se l'ottica è da ritenersi buona nell'ambito dei 90 mm, soprattutto in confronto con l'Elmarit, e se il prezzo è da ritenersi adeguato.
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ario arioldi
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Il Summicron 50 che ti hanno proposto è del 1957 e per l'epoca, ma anche in assoluto, è certamente un buon obbiettivo, certamente migliore dell'Elmar 50/2.8 ( a meno che non si tratti dell 'ultimo Elmar, quello prodotto per la M6J, per il quale il discorso è secondo me un pò più articolato). Vista l'età ti consiglio però di esaminarlo bene per verificare che non ci siano opacizzazioni o funghi che ne compremetterebbero le prestazioni.
Anche il Summicron 90 va bene, è del 1985. Circa il confronto con l'Elmarit (quale? ce ne sono diversi) trattandosi di luminosità differenti è difficilmente proponibile. Comunque se si trattasse dell'ultimo Elmarit (quelllo col paraluce estraibile recentemente uscito di produzione) io sceglieri quest'ultimo, moilto più leggero ed almeno egualmente performante (luminosità a parte).
Buona Giornata,
Ario

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hcb
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Ti ringrazio per le informazioni che mi hai fornito. Vedrò adesso di fare la scelta opportuna.
Per quanto riguarda il 50 Summicron che ho "ispezionato" esso non presenta né muffe né funghi fra le lenti, che sono perfettamente trasparenti.
Posso approfittare della tua gentilezza per farti questa domanda?:
secondo te, riprendendo a fotografare in analogico dopo anni di digitale, è preferibile acquistare uno scanner dedicato per pellicole, senza svenarsi (tipo un Plusteck 7600 AI a circa 500 euro), oppure è preferibile far fare le scansioni ad un laboratorio professionale (cosa che sto facendo ma che costa un po')?.
Lo chiedo perché ho la sensazione che in tutti i passaggi che si verificano dalla ripresa alla stampa finale vengano a vanificarsi le qualità eccellenti delle ottiche Leitz.
Grazie
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ario arioldi
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Secondo me partire dalla pellicola per avere come risultato finale una stampa digitale comporta comunque un pesante degrado qualitativo, quale che sia la qualità della scansione, con risultati finali nettamente inferiori a quelli ottenibili a partire dal sensore. Questo almeno per il formato 24x36mm per il quale le scansioni vanno bene per archiviare, per il web,per gli slideshow, ma non per la stampa. In sintesi, per la stampa, o tutto analogico o tutto digitale, niente ibridi.
Questa è la mia personale esperienza e quella di molti con cui mi sono confrontato sul tema, ma non escludo che ci sia chi è rimasto soddisfatto da questa strada.
Buona Giornata,
Ario

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hcb
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... comporta comunque un pesante degrado qualitativo...
Era proprio quello che mi aspettavo come risposta.
D'altra parte, tuttavia, c'è da prendere in considerazione l'ampia flessibilità che il sistema digitale offre. Intervenire, in post produzione, per migliorare soprattutto luminosità e contrasto, lettura nelle alte luci e nelle ombre, la gamma tonale, è di una praticità unica (parlo del bianco-nero). Sono però d'accordo nell'affermare che tutti i passaggi che si sommano dalla fase di ripresa fino alla stampa finale lasciano per strada e mortificano le indubbie qualità delle lenti Leitz. Purtroppo non ho più la possibilità di sviluppare e stampare da solo come facevo tanti anni fa, per cui sono costretto ad affidarmi a laboratori professionali, nella speranza che gli ingrandimenti siano di qualità (ma ho alcuni dubbi...), senza considerare i costi. Vabbè, speriamo nella professionalità degli operatori di questi laboratori.
Grazie comunque per la risposta.
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astro62
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Iscritto il: ven gen 22, 2010 1:43 pm
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Comunque 300 € per un Wetzlar è un ottimo prezzo se l'ottica è in buone condizioni. Ciao.
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