Contax reflex

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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luca rubbi
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Cari amici,
chi di voi è un utilizzatore di Contax reflex, che cosa usate ancora oggi, macchine, ottiche, insomma come vi trovate?

Ciao
Luca
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Nikita
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Caro Luca,
io ho due Contax RX corredate del 18/4, 25/2,8, 35/1,4, 50/1,4, 60/2,8 macro e 85/1,4.
Le Contax hanno lo specchio da fissare con un collante più energico. Infatti lo specchio potrebbe svivolare di qualche decimo di millimetro e battere contro la lente posteriore del 18mm.
Per il resto io mi trovo bene, hanno un eccellente esposimetro. Le ottiche sono Zeiss, punto !

Nik.
Marco Barretta
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In passato ne ho fatto uso, modello 139 quartz e ottiche 35-45-50-85-135. Provati anche il 300.
Prima di passare a Leica provai il 35 elmarit ultimo tipo e il mio Distagon venne sconfitto.
Provai poi il Summicron: era più nitido dei Planar (tutti) e anche più plastico (inteso come senso di rilievo).
Il 90 Elmarit R distrusse totalmente il mio Sonnar, specialmente in scarsa luce. Telefonai addirittura alla Fowa per chiedere il motivo di una inferiorità così vistosa e loro dissero che occorreva l'1,4.
Il 135 era eccellente, così come il 180 (non provato di persona).
L'Apo Telyt però era superiore.
Ne ho dedotto che nel quartetto 35-50-90-180 Leica è semplcemente superiore e le ottiche sono anche migliori come costruzione.
Nei grandangolari sotto 35 Zeiss sembrerebbe superiore (ho provato il 28, leggermente inferiore al centro ma nettamente superiore ai bordi).
Non mi viene a mente altro.
Ultima modifica di Marco Barretta il sab giu 09, 2007 12:19 pm, modificato 1 volta in totale.
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NatRiscica
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Ottiche stratosferiche, esposimetro meraviglioso, meccanica inaffidabile.
Anche sulla mia RTS II scivolò in basso lo specchio...
La 139 trascinava con passo incerto.

Nat
XZTXR9
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Organizzero' un colpo a casa di Nik!!!! :lol:
Enea
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Nikita
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NatRiscica ha scritto:Ottiche stratosferiche, esposimetro meraviglioso, meccanica inaffidabile.
Perfetto, Nat.

Basta avere qualche corpo macchina in più perchè la FOWA è molto seria.
XZTXR9 ha scritto:Organizzero' un colpo a casa di Nik!!!! :lol:
Enea
Caro Enea,
ci sono già due ceceni inviati da Raffaele, ho cucinato per loro e non mi mangiano più, ma sono riconoscenti verso di me e attaccano chiunque mi reca danni.
Io ti ho avvisato.

Nik.
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PIERPAOLO
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visto che ormai la mia funzione è di mettere i puntini sulla ....storia:
- la prima Contax reflex è stata la S con passo a vite 42x1 (erroneamente denominato poi passo Pentax) del 1948 e prima reflex con pentaprisma;
- la sucessiva Contax E è stata la prima reflex dotata di esposimetro;
- in tutto le Contax del VEB Zeiss Ikon di Dresda (poi assorbito dal consorzio Pentacon) sono state 7, dotate di un grande parco ottiche Carl Zeiss Jena, Meyer e molti altri costruttori universali; sono macchine ormai da collezione, ma molto importanti storicamente, e con molte varianti anche nelle ottiche, tra parentesi il Biotar 58/2 è stato uno dei migliori normali della storia, anche se ora è dimenticato, ma il fatto che questa famiglia di fotocamere fosse costruita in DDR l'ha pesantemente penalizzata sui mercati occidentali, USA in particolare
- Contax RTS ed affini: sono una famiglia di macchine che hanno fatto la storia dell'elettronica applicata alla fotografia; le migliori, a mio parere: la 137 (una progettazione avveniristica per l'epoca con i 3 motori integrati), la RTS II, (ancora oggi ricercatissima), la RTS III ( una delle migliori macchine di tutti i tempi, ma pesante ed ingombrante);
se si trova un esemplare sano difficilmente danno problemi
sulle ottiche ci sarebbe da discutere sul confronto con Leica, perché sono progettate sul macrocontrasto dell'immagine e sul controllo globale delle aberrazioni, ovvero due filosofie diverse, ricordo comunque che Progresso Fotografico negli anni settanta prediligeva nettamente le Zeiss globalmente che le Leica ( e con molte ragioni, secondo me)
Pierpaolo
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luca rubbi
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PIERPAOLO ha scritto:
[...]

sulle ottiche ci sarebbe da discutere sul confronto con Leica, perché sono progettate sul macrocontrasto dell'immagine e sul controllo globale delle aberrazioni, ovvero due filosofie diverse, ricordo comunque che Progresso Fotografico negli anni settanta prediligeva nettamente le Zeiss globalmente che le Leica ( e con molte ragioni, secondo me)
Pierpaolo
Pierpaolo, è proprio questo che mi interessa in particolare, se hai tempo e voglia di dirci qualcosa di più approfondito te ne saremmo tutti grati.

Ciao
Luca
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PIERPAOLO
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la progettazione delle ottiche fotografiche segue, da sempre, la strada della maggiore correzione delle aberrazioni ottiche, dette di Seidel, che penso tutti gli utenti del forum conoscono:
tuttavia la legge che lega le varie aberrazioni non è lineare e pertanto la correzione di una o di un gruppo di aberrazioni ne introduce una 'ratio' di un'altra, con conseguente dovuta scelta dei progettisti che si trovano poi a scegliere anche il livello di prezzo (in base ai costi dei vetri utilizzati) e la grandezza del barilotto, fattore anch'esso determinante per la correzione delle aberrazioni, in quanto lega la dimensione delle lenti.
Ogni famiglia o sistema di obiettivi (legato ad una famiglia di fotocamere, e pertanto appartenente ad un preciso periodo storico) si segnala per una determinata filosofia ottica, che, semplificando, può essere divisa in due grandi categorie:
- massime prestazioni al centro costi quel che costi, con conseguente parziale controllo delle rimanenti aberrazioni,
- controllo integrato delle varie aberrazioni, in tutte le condizioni di ripresa, con conseguente più bassa incisione complessiva
vediamo ora due esempi pratici:
- Leica M ha quasi sempre optato per la prima opzione, con conseguente vistosa vignettatura (dovuta anche alle dimensioni ridotte dei barilotti M), e una resa che talvolta alle brevi distanze non era paragonabile a quella all'infinito, a causa dello slittamente del piano di messa a fuoco, impossibile da correggere (sino all'ultimo Summilux 50/1,4 Ash) se con con l'uso delle lenti flottanti;
- Zeiss per Contarex é il trionfo della correzione globale delle aberrazioni, sopratuto quella sferica, e delle rimanenti, con una resa sempre elevata in tutte le condizioni di ripresa anche alle basse luci: la resa pastosa di questi obiettivi mitici deriva proprio dal fatto che l'amalgama è stato effettuato non solo sull'arco globale delle aberrazioni ma anche grazie alla particolare struttura dei barilotti, particolarmente generosi nelle dimensioni, liberando pertanto i progettisti nella correzione di distorsione, vignettatura, coma ed astigmatismo; sono ottiche che come filosofia si avicinano molto alle 'cugine' per Hasselblad; la resa deve dare l'impressione di 'presenza' non grazie all'incisione ma grazie alla 'plasticità';
- la filosofia Zeiss é cambiata (nel frattempo tecnologie e gusti erano cambiate) nel sistema C/Y: maggiore contrasto e risoluzione al centro con meno tenuta ad 1/3 del fotogramma, specie nelle ottiche luminose; tuttavia alcune ottiche capolavoro (il Planar 100/2 tra tutti o il 21/2,8) presentano una risoluzione centro bordi spettacolosa.
così:
in definitiva Leica ha sempre giocato nel microcontrasto, ovvero la risoluzione dei dettagli più fini, mentre Zeiss nel macrocontrasto ovvero la complessione generale della immagine, con un senso del colore e della tridimensionalità notevoli e sopratutto con un trattamento antiriflesso che è l'unico a non introdurre dominanti di colore (in questo settore il paragone con Canon, sempre molto colorato, o con Nikon, il cui trattamento antiriflesso è da sempre uno dei punti deboli della marca, è impietoso);
pertanto, al di là di legittime preferenze che occorre rispettare se motivate o semplicemente di gusto (ad esempio le ottiche Olympus messe a confronto con gli Zeiss sembrano coloratissime) ci si trova di fronte a filosofie profondamente diverse, per di più influenzate dopo gli anni Ottanta dalla pubblicazione dei test MTF (o similia) sulle riviste, che hanno costretto le ditte a gareggiare spesso su campi non voluti ma necessari commercialmente.
Ricordo che quando collaboravo con Progresso provammo al banco MTF un'ottica Tokina che superava a f/8 il rispettivo Leica: peccato che a tutti gli altri diaframmi fosse abissalmente inferiore, ma alla Tokina interessava affermare che le sue ottiche 'superavano' le Leica, anche se non era vero....
in definitiva la definizione (linee per millimetro) non é tutto in un'ottica e la pastosità e tridimensionalità degli oggetti fotografati spesso dipende dalla correzione globale delle aberrazioni (e dai vetri utilizzati, in questo Voigtlander era insuperabile) e non dalla definizione assoluta.
per questo l'introduzione di massa delle lenti asferiche è stata miracolistica, potendo pertanto mettere in fila una serie di aberrazioni ottiche precedentemente impossibile da controllare globalmente senza fare scelte di priorità.
spero di non aver annoiato i lettori ma di aver offerto qualche spunto di discussione......
Pierpaolo
XZTXR9
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Pierpaolo,
leggerti e' sempre uno spettacolo!!
Grazie.
Enea
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Nikita
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PIERPAOLO ha scritto:
la RTS III ( una delle migliori macchine di tutti i tempi, ma pesante ed ingombrante);
se si trova un esemplare sano difficilmente danno problemi
E' vero Pierpaolo, è un vero privilegio poterti leggere.

Ma veniamo alle contax.
Io utilizzo contax da due/tre anni e mi sono fatto questa idea, ogni contax ha un problema suo che prima o poi si manifesta, mandata alla Fowa per la riparazione la macchina viene mondata dei difetti.
Dopo non si hanno più pensieri.
Bisogna perciò resistere alla tentazione di vendere tutto al verificarsi del primo inconveniente, che poi risulta essere sempre frutto di una ingenuità progettuale (specchio che si sposta di qualche decimo).
Io ho fatto incollare lo specchio della mia RX dalla Fowa. Mi è ritornata che non si accendeva più, mi hanno sostituito il circuito elettronico adesso è perfetta.
Un mio carissimo amico ha una RTS III e anche a lui ha dato problemi il circuito elettronico, la Fowa glielo ha sostituito con tutte le tendine. La macchina non ha mai dato più problemi.
Un'ultima cosa ho dimenticato di dirvi che lo scatto delle contax è bellissimo: fascinoso, vellutato e silenziosissimo.
Provate a far scattare una 137 o una RTS II e poi mi direte che cos'è.
Anche lo scatto della RX è molto molto bello, ma la RX ha il motore incorporato e forse un pò di fascino lo perde per strada.

Nikontax

P.S. anche se è da valutare l'ipotesi di acquistare una F3 o una F4S e montarci su le ottiche zeiss zf, io alla RX con il Distagon 35/1,4 e con il Distagon 18/4 non credo di poterci rinunciare così facilmente.
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ulyssesitaca
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bellissimi interventi, Pierpaolo: sapidi, fascinosi, efficaci.
Grazie.

P.S. anche io ho cominciato con Zeiss e passato a Nikon perchè stanco di risistemare specchi, rivestimenti (167 MT, 139) ecc.
Raffaele
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luca rubbi
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PIERPAOLO ha scritto:
[...]

per questo l'introduzione di massa delle lenti asferiche è stata miracolistica, potendo pertanto mettere in fila una serie di aberrazioni ottiche precedentemente impossibile da controllare globalmente senza fare scelte di priorità.

[...]


Pierpaolo
Grazie Pierpaolo, intervento particolarmente interessante.
Come ben saprai molti la pensano diversamente, non io che amo gli asferici, perchè amo la grande resa a tutta apertura.

Ciao
Luca
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andrea de sanctis
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Non posso che condividere le non tanto velate preferenze di Pierpaolo per la filosofia Zeiss,che significava,e significa tuttora,correggere al massimo le aberrazioni ottiche ed ottenere il massimo percepibile dall'occhio umano,non ha senso risolvere 300 linee per mm quando nessun occhio è in grado di rilevarle,meglio ottenere il massimo di correzione da un'ottica che risolve 100,o anche meno linee/mm.
Le ottiche delle Contarex,come ricorderanno i meno giovani erano le ottiche campione dei test di Progresso fotografico,che risultavano sempre vincenti salvo qualche sostanziale parità col 50 Summicron o con l'Elmarit 90,ma la particolarità degli obiettivi della Contarex era una perfetta,identica intonazione cromatica per tutte le focali,cosa mai riuscita a nessun'altra casa,il Noctilux è molto più "caldo" del Summicron ad es.addirittura miracoloso,ai limiti della perfezione ottica,se è concesso questo aggettivo in un campo dove tutto è un compromesso,le prestazioni del 35/4,certo diranno molti sono due diaframmi in meno del summicron,ma era il prezzo da pagare per il raggiungimento dell'asintoto,prestazioni identiche dal centro del fotogramma ai bordi estremi,così come il 135/4,forse il miglior teleobiettivo di tutti i tempi,mi è capitato di sentire da amici che avevano acquistato questa focale,versione sovietica, presso bancarelle di russi a Porta Portese alla fine degli anni 70 a poche decine di migliaia di vecchie lire e di non vedere nessuna differenza col costosissimo Tele Elmar,mi toccava ogni volta spiegare che l'armata rossa a Jena,sede storica della Zeiss,aveva fatto man bassa di progetti ed aveva trasferito,letteralmete,le linee di montaggio nei paesi dell'ex URSS, specie in Ucraina,per cui se si aveva la fortuna di incappare in un esemplare ben assemblato,magari lavorato da un operaio non dedito ai piaceri della Vodka e che,a differenza di tanti suoi colleghi,non considerava accessorio indispensabile il martello con cui assestare un bel colpo per raggiungere un discreto centraggio,o nella migliore delle ipotesi un arco di ottone ripiegato per ottenere la perfetta planeità,era come vincere un terno al lotto.
Ma non si creda che Zeiss non era capace di produrre ottiche che sul puro piano delle linee/mm dessero la paga a tutte le altre,basta pensare a obiettivi per circuiti stampati che,in luce verde,raggiungevano la bella risolvenza di 650 linee/mm,oppure ai famosi microscopi,con uno dei quali fu scoperto il bacillo di Koch e si cominciò a poter curare il male per antonamasia del XIX secolo,per non parlare dei Luminar.
Poi prego di ricordare che le forze armate tedesche privilegiavano sì le macchine Leitz,ma con ottiche Zeiss fra le quali un impensabile,ancora oggi,400/1,5!!!
Mi diverto spesso ad immaginare cosa saprebbe tirar fuori con un'ottica del genere il nostro Luca Rubbi....
Ma Zeiss ha prodotto anche pellicole pancromatiche,cineprese 8 e 16 mm,proiettori cinematografici ed esposimetri,sono fortunato possessore di un Ikophot che dopo settant'anni funziona ancora ed è preciso come un Lunalite,altro che l'esposimetro della M5 del Ferzetti!
Oggi, a parte le quotazioni del 21/2,8,richiestissimo ed introvabile,intorno ai 2000 euro, del 55/1,2 dal prezzo assurdo,e dell'85/1,2 tanti capolavori sono alla portata di tutti,il magnifico Planar 50/1,4 si porta a casa con circa 100 euro,il favoloso 100/2,col Kinoptik il miglior medio tele di tutti i tempi max 500 euro,una buona macchina come la 167 MT a 150 euro,ma anche la meravigliosa RTS III che uso con soddisfazione dal 1992,ha prezzi molto,ma molto inferiori al valore,per cui invito chi può a conoscere il mito ,specie chi ama le diapositive conoscerà finalmente il significato vero della parola "purezza cromatica",ma anche gli amanti del digitale possono apprezzare questi capolavori sulle Canon e sulle 4/3 Olympus,grazie ad adattatori che costano poche decine di euro.


Ciao,
Andrea
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PIERPAOLO
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- in effetti un'altra particolarità degli apparecchi Contax moderni é il pulsante di scatto 'felpato', bellissimo in effetti quello della 137 e RTSII, un vero capolavoro che contribuisce alla silenziosità e stabilità del complesso fotocamera-obiettivo;
- sulle lenti asferiche occorre distinguere una volta per tutte l'evoluzione tecnica (ovvero l'acquisizione di nuove conoscenze applicate all'ottica fotografica, con conseguente risoluzione di problemi ottici=aberrazioni) dal gusto fotografico personale:
la prima appartiene al progresso, nel senso nobile del termine, la seconda meramente al gusto o spesso al portafoglio dell'utente, se non piace non si compra, punto e basta, ma non si può negare che l'acquisizione, rispetto ad esempio alle ottiche anni Cinquanta, è stata spettacolosa.
Sottoscrivo quanto detto da Andrea, naturalmente, ma come ho già detto in un altro post, su Zeiss ci sarebbero libri da scrivere e l'argomento è vastissimo, ricordo solo che ai Musei di Jena ed Oberkochen (da me illustrati in due articoli su Reflex) la sezione ottiche fotografiche occupa solo un piccolo posto, tra l'innumerevoli altre realiszazioni della ditta (Carl Zeiss Jena dal 1848 al 1945, poi due, Carl Zeiss Jena e Carl Zeiss, dal 1945 al 1990)
Pierpaolo
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