Summicron R 35 ultimo tipo

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

ELMAR55
Messaggi: 22
Iscritto il: sab gen 05, 2008 9:47 pm
Ho da poco acquistato l'ottica in oggetto che sto testando , qualcuno mi può anticipare la resa per quanto riguarda lo sfuocato , la risoluzione ... .
Rispetto all'elmarit 35/2,8 , ultimo tipo , che differenze ci sono per quanto riguarda sempre le prestazioni ottiche generali .

Grazie .
carlo riggi
Uno splendido obiettivo, difficile trovargli delle pecche. Risoluzione eccellente, bellissimo sfuocato, contrasto alto ma non aggressivo, ottima definizione. Distorsione e vignettatura sono quasi impercettibili. Tenuta ai riflessi non strepitosa, ma questo riguarda quasi tutti i leitz. Insomma, è un obiettivo che non tradisce mai. Compatto, leggero, comodo per via del paraluce incorporato. Certo, se guardiamo alle sensazioni più viscerali, forse non ha quell'impronta "leica" che il primo tipo trasmette in modo così naturale. Io adesso ho quest'ultimo, più pesante e scomodo da portare, forse più "fascinoso". Ma, insomma, continuo ad avere la massima considerazione del 6 lenti. Ti darà soddisfazioni.

Ciao
Carlo
Avatar utente
mauro ruscelli
Site Admin
Messaggi: 8727
Iscritto il: dom dic 10, 2006 4:05 pm
Località: Ferrara
Contatta:
Per inciso il primo tipo con i pernetti e' noto per essere una delle ottiche di Salgado.

Sull'altro, quello con il paraluce incorporato questa e' la recensione di Michael C. Johnston

LEICA 35mm SUMMICRON-R: My history and experience with this
lens is almost comical in a way. My friend the photographer Michael
Hintlian (website here—check out his Boston Tunnel project) shipped
three of his Leica R lenses to me in Illinois when I was Editor of Photo
Techniques. I can’t remember why, except perhaps that I just wanted to
try them and Michael was generous enough to enable me. One of the
three was the 35mm Summicron-R, a somewhat worn sample of Leitz
Wetzlar vintage.
I used the lens heavily for a number of months, maybe for as long as
a year, largely on a series of rental bodies—an experience that left me for-
ever prejudiced against R cameras—shooting perhaps 80 or 90 rolls and
making a fairly good stack of workprints. Later, when Michael sold the
lens, he asked if I’d like to buy it, and I did. I then went through more
Leica R bodies looking for one that was competent (if you’re interested,
the R7 seemed to me to be the least annoying alternative). I kept the lens
for a couple of years, seldom using it, and finally, when I decided to sell
it, Michael asked if he could buy it back! So it’s home again—unless he’d
sold it and bought it back another time or two since then.
The results I got with this lens were stellar. The Leica expert Erwin
Puts has on at least one occasion been relatively dismissive of this lens,
calling it, if my memory serves me, “not one of Leica’s best” or words to
that effect. It’s true that on the micro level, its resolution is not breathtak-
ing: if you look at negatives with a (powerful) loupe or prints with a mag-
nifier, you’ll see that other lenses actually do resolve more than this one
does.
But that’s only on the micro level, which I have always been con-
vinced is not terribly important to 35mm pictures. At the level at which
the eye sees prints—5 to 10 lp/mm in lens resolution—it’s wonderful. It
yields that nice, robust contrast that makes prints and slides “pop,” giving
them a clarity and immediacy that’s vividly descriptive of both light and
objects, with a high degree of (visible!) detail too.
Its technical performance is exemplary, above that of some excel-
lent lenses and far above average ones. Contrast wide open is very high,
especially for a design of this vintage. Detail rendition and shadow separa-
tion are both outstanding. Its blur or bokeh is only so-so, although with
wide angles this is generally not much of a problem, and anyway the
Summicron’s bokeh is not jarring or obtrusive. Also, color rendition may
not be up to the standard of Zeiss lenses, which are ne plus ultra in that
department. At worst, then, its pictures are merely completely competent,
clean and very sharp from corner to corner.
The lens has a number of winning individual characteristics, too.
One area where its superb pedigree is visible is in highlight gradation,
which you’ll see most clearly in pictures of clouds. Where lesser lenses
elide the subtle shadings between very high values that define mass and
volume, the Summicron-R describes them effortlessly. This most proba-
bly is something you’ve never really bothered to look at before, but you’ll
know it when you see it.
In the end, I suppose I instinctively use two basic criteria to judge lenses.
First of all, how attractive a print does it create? Is it good to look at? Sat-
isfying? Pleasing to the eye? Secondly, how good is it at conveying the
look of light? Light is the raw material of photography, and a heightened
sensitivity to light is a commonality among many great photographers. If
the lenticular image doesn’t communicate the many subtle variations in
the quality of natural light, then it can’t distinguish as well between the
specific and the generic in the look of scenes and things. Taking into ac-
count all of its properties, but especially these two criteria, the
Summicron-R is, all things considered, the single best 35mm lens I’ve
ever used, at least for my tastes, my film, and my purposes. It’s still not
perfect, but the pictures it yields are routinely stunning.
In a way, though—oddly enough—the Summicron-R made me a
worse photographer, because I was so pleased with the optical perform-
ance that I was often perfectly satisfied to snap pictures just to see what
the lens would do. It should go without saying that you shouldn’t hold
that against it!
Ultima modifica di mauro ruscelli il lun apr 21, 2008 12:26 pm, modificato 1 volta in totale.
Mauro

Instagram: @mauroruscelli
Avatar utente
PIERPAOLO
Messaggi: 1932
Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
il Summicron 35/2 primo tipo (nove lenti), pesante ed ingombrante, originariamente pensato per Leicaflex, è sicuramente uno delle più riuscite ottiche Leica. Stepitoso nella resa dei colori anche a tutta apertura, possiede una resa tridimensionale che più Leica non si può. Inisione molto buona, tipica anni settanta, ma di livello superiore. Da consigliare caldamente a tutti i veri appassionati del marchio. Non facile da trovare e sempre a prezzi moderatamente elevati (700/800 Euro circa), ma ne vale veramente la pena.
Pierpaolo
paolosili
Messaggi: 116
Iscritto il: sab ott 13, 2007 7:28 pm
Località: NOVELLARA
Caro Perpaolo, io sono un felice possessore e utilizzatore del 35 6 lenti ultimo tipo. E' la focale che uso per la maggiore, e ne sono entusiasta soprattutto perchè lo uso parecchio in controluce e non riesco mai a metterlo in difficoltà.
Siccome mi piacerebbe comunque acquistare il 9 lenti, ti chiedevo come si comportava quest'ultimo in controluce. Vado tranquillo???
Ciao e grazie.
Paolo
Avatar utente
PIERPAOLO
Messaggi: 1932
Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
naturalmente devi dotare il Summicron del suo paraluce originale e poi per controluce devi indendere un moderato flusso di luce, non proprio luce diretta. Nell'ultimo caso il tuo sarà probabilmente superiore. Comunque complimenti per la ricerca ottica: ci saprai poi dire della resa del colore
Pierpaolo
Avatar utente
luca rubbi
Messaggi: 7685
Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
Località: Milano
Contatta:
Il 35 Summicron R ha una resa certamente superiore a tutta apertura a quella degli omologhi versione M, ad esclusione degli asferici.
Detto questo, al di là del fatto che focheggi male in una foto su tre, in condizioni di bassi livello di illuminazione, io avevo notato sul mio esemplare di Wetzlar, che chiudendo il diaframma, l'ottica tendeva a diventare abbastanza anonima e perdere quelle caratteristiche che la rendono appetibile alle aperture più elevate.
Quindi se gran parte delle tue foto è fatta in buona luce, è meglio l'Elmarit, ma questa è anche una regola banale che più o meno vale sempre...

Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
Supermario
Messaggi: 1539
Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
Località: Pianoro
Se il 35 mm R è migliore degli M a tutta apertura vuol dire che è un'ottica perfetta. Io conosco tutti gli M ad eccezione dell'asferico e devo dire che sono obiettivi meravigliosi tutti, li ho poco testati proprio perchè ne ero entusiasta. Per quanto riguarda la messa a fuoco penso occorra lo stigmometro ad immagine spezzata altrimenti non si distingue nulla sul vetrino semplice.
Mario Andreoli
Avatar utente
luca rubbi
Messaggi: 7685
Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
Località: Milano
Contatta:
Supermario ha scritto:Se il 35 mm R è migliore degli M a tutta apertura vuol dire che è un'ottica perfetta. Io conosco tutti gli M ad eccezione dell'asferico e devo dire che sono obiettivi meravigliosi tutti, li ho poco testati proprio perchè ne ero entusiasta. Per quanto riguarda la messa a fuoco penso occorra lo stigmometro ad immagine spezzata altrimenti non si distingue nulla sul vetrino semplice.
Scusa Mario, per tua stessa ammissione non vedi la qualità in mediotele o teleobiettivi campioni di resa a tutta apertura e poi consideri meravigliosi i trentacinque Leica M?

:shock: :smile: :)

Io non ho mai usato il Summicron otto lenti, ma il sei ed il sette, li ho usati per anni, per me erano così buoni a tutta apertura che chiudevo sempre almeno di mezzo stop, per poter avere un’immagine accettabile, morbidini e con coma evidente, talvolta piuttosto fastidioso.
Il trentacinque R è su un altro livello, anche Sante la pensa allo stesso modo, probabilmente la prima versione è più fascinosa, ovvero ha una resa più poetica e tridimensionale, sempre secondo Sante è meraviglioso, con una resa così Leitz, che forse il solo Summilux 35 R, è in grado di esprimere meglio.
Gli asferici sono da questo punto di vista molto diversi ma la resa alle aperture elevate è impressionante, non sembrano nemmeno grandangoli per quanto sono corretti.

Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
cesareT
Messaggi: 652
Iscritto il: lun dic 11, 2006 5:32 pm
Questa la resa su R9 e dorso digitale, a tutta apertura e 400 ASA.
Su pellicola va ancora meglio.
LOOK!
(P.S.: questo è il Canada 1° tipo - 9 lenti)
______________
Cesare
Allegati
35cronDMR.jpg
Supermario
Messaggi: 1539
Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
Località: Pianoro
I 35 mm M 6-7-8 lenti, in modo diverso, hanno come punto debole la qualità a tutta apertura. Il 6 lenti sopratutto vignetta vistosamente, però per me è un difetto che reputo sopportabile.
Tuttavia li ritengo bellissimi e molto corretti, ho verificato solo la distorsione perchè per il resto non ne sentivo la necessità.
Mi sono chiesto più volte quanto valesse la pena passare all'asferico, ma dopo aver visto le prove su Leicapassion (ultima edizione di questo mese), penso che soprassiederò in quanto mi interessa sopratutto la qualità ai diaframmi centrali e lo sfuocato progressivo.
E' vero però che il test riguarda il summilux asferico e non il summicron.
Per quanto riguarda il mio rapporto conflittuale con i teleobiettivi, dal 100 mm in su, forse è meglio ragionarci davanti a delle stampe.
Mario Andreoli
Avatar utente
luca rubbi
Messaggi: 7685
Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
Località: Milano
Contatta:
Mario, vale la pena passare all'asferico semplicemente se l'ottica viene usata tanto a tutta apertura o quasi, altrimenti il sette lenti è un'ottica eccellente, il sei invece non lo considero tale.
Per l'otto, sapete qual'è il mio pensiero, mi pare strano che un'ottica del 1958, possa competere con ottiche successive disegnate dalla stessa Leica, che per qualche oscuro motivo avrebbe preferito peggiorare le prestazioni di un'ottica cosi bene riuscita...

:smt096

Poi i gusti sono gusti e su quelli non discuto

Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
Avatar utente
PIERPAOLO
Messaggi: 1932
Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
vorrei proporre un'interpretazione che riguarda il mondo Leica, di cui, come forse sapete, sono frequentatore da sempre.
Il Leichista è un perenne insoddisfatto, ma sopratutto un passatista: al limite l'unica vera Leica dovrebbe essere il modello I con Elmax (o con Elmar, visto che tanti parlano ma non l'hanno mai visto...).
Il caso del Summicron 35/2 M è emblematico: il primo è bellissimo, il resto è un progressivo peggioramento, per finire con l'anatema contro l'asferico.
Se guardiamo i risultati dal punto di vista strettamente ottico (risolvenza, vignettatura, distorsione, contrasto, resa a distanza ravvicinata) l'asferico vince su tutti, con un leggero ma netto vantaggio sul cosidetto pre-asferico.
Il primo tipo (8 lenti) é sicuramente un'ottica affascinante, ma sopratutto nel b/n, nel colore molto ma molto meno. Basta mescolare in una proiezione in dissolvenza le foto fatte con l'asferico con l'otto lenti per accorgersene senza remissione.
Siccome il leichista è sempre legato al rimpianto di un mondo perduto ma non apprezza sino in fondo la produzione attuale (vedi recentemente il dorso DMR, ora i Summarit, domani gli asferici...) automaticamente si rivolge alla fonte del tutto (come non ricordare che la più bella fotocamera M rimane la M3, guarda caso la prima).
Su tutto questo s'innestano le leggende metropolitane, i passa parola, gli interventi nei forum, magari poco capiti ecc
Se alla fine aggiungiamo che molti affermano che a loro interessa primariamente concetti matematicamente poco definibili come lo sfuocato,o l'effetto presenza ecc, arriviamo alla conclusione che nel mondo Leica contano molto più le OPINIONI e i GUSTI che i fatti concreti.
Ovvero si assiste ad una forma di incomunicabilità tra le caratteristiche degli obiettivi delle altre marche e le ottiche Leica, che finiscono per essere giudicate con parametri esoterici diversi dal resto del gruppo.
Questo perché occorre 'pesare' le ottiche Leica in base anche al prezzo assurdo e pertanto occorre 'trovare' caratteristiche indefinite che non appartengono al mondo concreto dell'ottica fotografica (intesa in senso matematico/fisico), ma al mondo del quasi sovrannaturale.
In questo caso il passatismo leichista si rivolge ad oggetti passati appunto, per pochi, lontani dalla 'volgare' produzione attuale, oggetti compresi ed apprezzati più per le loro capacità 'magiche' che come ottiche concrete.
Pierpaolo
XZTXR9
Messaggi: 538
Iscritto il: lun dic 11, 2006 7:54 pm
Concordo largamente con te Pier!!
E' anche vero che, se guardiamo i risultati del confronto su Leicapassion tra 8 lenti e gli asferici,risalta immediatamente all'occhio il grande livello di plasticita' del nonnetto ...io personalmente ho avuto il 35 summicron asferico che ritengo un grandissimo obiettivo!!A tutta apertura e' gia' ai massimi livelli..ma lo sfocato,la plasticita',quelle aberrazioni magiche dell' otto lenti sono bellezze a cui non posso rinunciare!
Enea
Avatar utente
PIERPAOLO
Messaggi: 1932
Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
Enea: lo sfocato,la plasticita',quelle aberrazioni magiche dell' otto lenti.....
-----
appunto, non scienza ottica ma esoterismo.....
CVD

Pierpaolo
Rispondi