Torno sul mio commento: "... Non sono solo documenti di un evento, ma non hanno il patos che ci si aspetta di fotografare durante questo genere di eventi. ... ma certamente la situazione che tu hai trovato è molto diversa in termini di partecipazione delle persone e situazione logistica (almeno da quanto ci fai vedere), ... " per specificare che le scelte del fotografo sono dipendenti della situazione che si trova a vivere e che le fotografie che poi decide di proporre ne sono una conseguenza. Continuare a ripetere o copiare foto già fatte può essere utile per imparare (a copiare ) ma poi una propria strada è importante individuarla. In questo senso Carlo di strada ne ha fatta e ne conosce anche molte. Il fruitore, colui che osserva il lavoro può avere delle aspettative, più o meno confermate e può anche sentirsi deluso se non vengono soddisfatte, ma spesso le sorprese e le diverse letture che si possono fare sono più piacevoli e anche istruttive. Mi risultano meno comprensibili le conferme/convinzioni di letture basate solo sull'analisi dell'immagine come se fosse l'unico modo di rappresentare quella data realtà.
Carlo, stimolato dalle tue foto ho fatto una ricerca nel web per trovare info su processioni del periodo pasquale e la stragrande maggioranza si tengono solo in Sicilia. Sembra che nel resto d'Italia sia una tradizione ormai scomparsa !
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."
Mi piacciono e te le invidio.
Raccontano bene senza forzature interpretative, testimoniano senza invadere, o gridare come deve essere a volte, eppure sono certamente personali, "tue".
Buona luce