Non è che io sia particolarmente d'accordo con te: io non mi spremo di certo per presentare foto fatte bene...io desidero solo mostrare quanto realizzo, nel male o nel male!_De ha scritto:Si è riconoscibili quando si fanno bene le cose. E con bene non intendo belle fotografie ma fotografie che seguono un'idea. In quel senso sì, siamo riconoscibili perché portiamo il nostro immaginario su fotografia. Per questo parlo di difese abbassate, solo così riusciamo a tirare fuori un flusso interiore, tralasciando l'idea di singola fotografia ben riuscita per sperimentare la ricerca interiore.Luca A Remotti ha scritto: Non credo sia una questione di difese. Per quanto possa apparire casuale, dopo un po' di tempo e dopo aver visto un po' di immagini siamo riconoscibili. Anche nella casualità (quella che cita Maurizio). E siccome non mettete solo immagini, ma anche commentate, ciò getta luce su preferenze ed opinioni. Non ci dimentichiamo che i nostri commenti contengono anche i nostri riflessi emotivi, perché fotografia è (anche) emozione.
A suo tempo tu De sei stata citata da Chris Weeks, l'hai conosciuto direttamente? Allora non fotografavi (solo) paesaggi.
Con Chris sono stata in contatto per lungo tempo, aveva visto in me qualcosa che io non vedevo in me, era lungimirante più di quello che lo sono io. Ma ero troppo pirla per metterci le giuste energie e superare i miei limiti. Ai tempi facevo solo street.
E' una persona interessante, immerso in un mondo di lustrini ma con una passione vera e sincera.


De! non ti sottovalutare, poichè vorrei io essere pirla quanto pirla dici d'essere stata tu...ma è la prima volta che leggo di una donna che si da del pirla...

ciao