[3 foto] Trittico della solitudine
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- fabrizio canella
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Lo so che sono scatti senza tempo ma mi piacerebbe sapere l'anno in cui sono state scattate...
Ciao
fabrizio
fabrizio
- ulyssesitaca
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febbraio 2004
Raffaele
- mauro ruscelli
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Bellissime immagini Raffaele, e anche "moderne" come taglio di cui la piu' scontata e' forse la terza. Ma e' giusta, diretta come tu sai fare in modo magistrale e chiude il discorso. Nessun dubbio rimane sospeso, ma anche nessun giudizio.
Mauro
Instagram: @mauroruscelli
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Raffaele,perche' non mi spieghi qualcosa sulle foto,non conoscendoti,non sapendo il contesto,mi piacerebbe sapere che foto sono.
fanno parte di un piu' ampio reportage?
fanno parte di un lavoro commissionatoti?
sono foto di lavoro o di vacanza?
essendo nuovo e non conoscendo gran parte di voi,mi piacerebbe sapere sempre qualcosa di piu' dall'autore,capisco che tra di voi ci sono anche amicizie di lunga data,ma c'e' anche del noviziato qua dentro,ed a me piace capire...per evitare di dare giudizi affrettati e di impulso.
fanno parte di un piu' ampio reportage?
fanno parte di un lavoro commissionatoti?
sono foto di lavoro o di vacanza?
essendo nuovo e non conoscendo gran parte di voi,mi piacerebbe sapere sempre qualcosa di piu' dall'autore,capisco che tra di voi ci sono anche amicizie di lunga data,ma c'e' anche del noviziato qua dentro,ed a me piace capire...per evitare di dare giudizi affrettati e di impulso.
- ulyssesitaca
- Messaggi: 2707
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Ti rispondo volentieri, Vittorio, anche se di solito cerco di non intervenire sulle mie foto per evitare l'ineleganza di "rilanciarle" senza motivo di interesse generale.
Dunque, "per chi non c'era' " dice Fossati:
Non scatto per lavoro, ne' queste sono foto che si fanno in vacanza: richiedono troppo tempo sul territorio, in strada, nelle varie condizioni per essere parte di una vacanza. In vacanza, faccio il padre con tutte le mie forze.
Le foto "russe" fanno parte di 10 anni di fotografia in quel paese, confluite in una mostra di 140 immagini di cui qualcuno ha il catalogo (ino...) e sempre disponibile ad essere vista alla prima occasione.
Le foto sono commissionate, si, ma dalla mia anima ! Sono un felicissimo dilettante, libero di scattare a quello che voglio. La mia prigione e' solo il tempo che la mia professione mi lascia.
Vivo in Russia, ove sono Direttore delle Operazioni di una multinazionale italiana.
Nel mio passato professionale ci sono anni in Cina (altra mostra di 90 immagini), Turchia (lavoro relativamente breve sui bordelli locali, un altro sui pescatori di Istambul), centro Africa (mostra di 30 immagini che di solito piace molto), Nord Africa (una collezione di ritratti), Stati Uniti (altra mostra interessante per me, ma che non piace a Massimo, e vivaddio, senno' saremmo proprio gemelli...), Spagna (lavoro breve sulla sindrome di down).
I miei soggetti li vedi: sono quelli ai bordi, ai bordi dell'esistere, i dimenticati, o quelli che rischiano di esserlo. Io stesso ho rischiato, e forse scatto per rassicurarmi di non essere parte di quel gruppo, forse perche' mi sento in colpa per i miei successi, forse perche'...
Scatto principalmente con Leica M, di solito giro con un corpo e il 35, tri-x e rodinal, ma diventando vecchio sto scivolando verso il D76, parlo con i miei soggetti, mi siedo con loro, li ascolto anche ore, mi commuovo con loro e per loro, qualche volta piango (si), e scatto, con ritegno e riserbo, con gli occhi aperti e continuando a parlare. Quando posso li torno a trovare, con qualcuno resto in contatto a lungo, quando mi chiedono foto le mando sempre. Non scherzo, con loro, non li uso. Davvero.
Stampo da solo, in baritata, di solito, con Meopta Opemus 7, 63/2.8 Nikkor o Leitz focotar 50/4.5
Attualmente, fotograficamente sto perseguendo quattro-cinque progetti (dipendentemente da dove mi trovo) perche' scatto appena posso:
-i simboli del nostro esistere (la simbologia che ci circonda, compenetrandoci)
-il delta del Po', come confine dell'anima oltreche' delle terre
-il paesaggio russo con i segni dell'uomo (panoramica)
-i luoghi della fede cattolica
La mia vita e' quella di un padre, con le scelte di tutti i padri, ed e' tutto.
Leggo due libri al mese e ascolto disordinatamete il blues, i cantautori italiani, quello che mi manda Nat.
Ho pochi amici (in forte crescita negli ultimi sei mesi) tra i quali uno straordinario che non giudica le mie scelte di vita, o non fa pesare i suoi giudizi, e da un ventennio, con una pervicacia degna di migliore causa, mi insegna pazientemente, saggiamente, testardamente a fotografare.
Poi, soprattutto, dopo mi insegna a capire che cacchio ho combinato...
Mi sembra sia tutto. O no ?
Dunque, "per chi non c'era' " dice Fossati:
Non scatto per lavoro, ne' queste sono foto che si fanno in vacanza: richiedono troppo tempo sul territorio, in strada, nelle varie condizioni per essere parte di una vacanza. In vacanza, faccio il padre con tutte le mie forze.
Le foto "russe" fanno parte di 10 anni di fotografia in quel paese, confluite in una mostra di 140 immagini di cui qualcuno ha il catalogo (ino...) e sempre disponibile ad essere vista alla prima occasione.
Le foto sono commissionate, si, ma dalla mia anima ! Sono un felicissimo dilettante, libero di scattare a quello che voglio. La mia prigione e' solo il tempo che la mia professione mi lascia.
Vivo in Russia, ove sono Direttore delle Operazioni di una multinazionale italiana.
Nel mio passato professionale ci sono anni in Cina (altra mostra di 90 immagini), Turchia (lavoro relativamente breve sui bordelli locali, un altro sui pescatori di Istambul), centro Africa (mostra di 30 immagini che di solito piace molto), Nord Africa (una collezione di ritratti), Stati Uniti (altra mostra interessante per me, ma che non piace a Massimo, e vivaddio, senno' saremmo proprio gemelli...), Spagna (lavoro breve sulla sindrome di down).
I miei soggetti li vedi: sono quelli ai bordi, ai bordi dell'esistere, i dimenticati, o quelli che rischiano di esserlo. Io stesso ho rischiato, e forse scatto per rassicurarmi di non essere parte di quel gruppo, forse perche' mi sento in colpa per i miei successi, forse perche'...
Scatto principalmente con Leica M, di solito giro con un corpo e il 35, tri-x e rodinal, ma diventando vecchio sto scivolando verso il D76, parlo con i miei soggetti, mi siedo con loro, li ascolto anche ore, mi commuovo con loro e per loro, qualche volta piango (si), e scatto, con ritegno e riserbo, con gli occhi aperti e continuando a parlare. Quando posso li torno a trovare, con qualcuno resto in contatto a lungo, quando mi chiedono foto le mando sempre. Non scherzo, con loro, non li uso. Davvero.
Stampo da solo, in baritata, di solito, con Meopta Opemus 7, 63/2.8 Nikkor o Leitz focotar 50/4.5
Attualmente, fotograficamente sto perseguendo quattro-cinque progetti (dipendentemente da dove mi trovo) perche' scatto appena posso:
-i simboli del nostro esistere (la simbologia che ci circonda, compenetrandoci)
-il delta del Po', come confine dell'anima oltreche' delle terre
-il paesaggio russo con i segni dell'uomo (panoramica)
-i luoghi della fede cattolica
La mia vita e' quella di un padre, con le scelte di tutti i padri, ed e' tutto.
Leggo due libri al mese e ascolto disordinatamete il blues, i cantautori italiani, quello che mi manda Nat.
Ho pochi amici (in forte crescita negli ultimi sei mesi) tra i quali uno straordinario che non giudica le mie scelte di vita, o non fa pesare i suoi giudizi, e da un ventennio, con una pervicacia degna di migliore causa, mi insegna pazientemente, saggiamente, testardamente a fotografare.
Poi, soprattutto, dopo mi insegna a capire che cacchio ho combinato...
Mi sembra sia tutto. O no ?
Raffaele
molto bello questo tuo ritratto Raffaele...
quando capiterà sarei curioso se fosse possibile di vedere qualche scatto della serie "i luoghi della fede cattolica", è un tema che per vari motivi professionali e non sto affrontando anch'io
ciao
p.s. foto di città russe ne hai? immagino di si, quando hai voglia...
quando capiterà sarei curioso se fosse possibile di vedere qualche scatto della serie "i luoghi della fede cattolica", è un tema che per vari motivi professionali e non sto affrontando anch'io
ciao
p.s. foto di città russe ne hai? immagino di si, quando hai voglia...
grazie Raffaele,e scusami se sono stato un po' brusco nel giudicare le tue foto,adesso ho capito che le hai scattate col cuore....troppe volte ho visto in giro foto sui disabili,sui senzatetto,su persone meno fortunate di noi solo per far sensazionalismo fotografico.
davvero mi piacerebbe una volta incontrarci e vedere le tuo foto dal vero.
un saluto col massimo rispetto
Vittorio
davvero mi piacerebbe una volta incontrarci e vedere le tuo foto dal vero.
un saluto col massimo rispetto
Vittorio

- massimostefani
- Messaggi: 2955
- Iscritto il: gio dic 28, 2006 7:28 pm
- Località: san giorgio di piano (bo)
- Contatta:
Non posso esimermi dal dal citare un grande ,Alfred Stieglitz ,nume tutelare della fotografia americana..inventore di quella che venne definita "straigth photography"...cioè fotografia diretta...come ben saprete,non foss'altro perchè masticate l'inglese sicuramente meglio di me!Costui abbandonando il pittorialismo,del quale era esponente di spicco,apri la strada alla fotografia "on the road"...enunciando che "i poveri sono straordinariamente fotogenici"...perchè non hanno nulla da perdere,nulla da difendere,nulla da nascondere....anzi ,ostentano,obtorto collo,la loro condizione sperando in....Allora,il fotografo..o meglio il fotoamatore,e per fotoamatore intendo colui che AMA,la fotografia e quello che essa può donargli,in termini di
petrimonio umano,non ha, a mio avviso altra scelta,che sedersi e CONDIVIDERE...almeno parte del suo tempo con colui..o coloro che hanno,senza la certezza di ricevere alcunchè,ceduto la propria immagine di uomini sconfitti,dal caso,dalla storia,dal potere,dalla sfortuna,dalla malattia....comunque sconfitti...e quell'immagine DEVE ricordarci che noi,anche nel più modesto dei nostri ruoli,nella nostra ricca società siamo,nei loro confronti dei vincitori.
massimostefani.
petrimonio umano,non ha, a mio avviso altra scelta,che sedersi e CONDIVIDERE...almeno parte del suo tempo con colui..o coloro che hanno,senza la certezza di ricevere alcunchè,ceduto la propria immagine di uomini sconfitti,dal caso,dalla storia,dal potere,dalla sfortuna,dalla malattia....comunque sconfitti...e quell'immagine DEVE ricordarci che noi,anche nel più modesto dei nostri ruoli,nella nostra ricca società siamo,nei loro confronti dei vincitori.
massimostefani.
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
R.Avedon
Più le fotografie sono intense e meno hanno bisogno di grandi elogi.
C'è già tanto sentimento negli scatti.
Mi limito dunque a mandarti un caro saluto ed aspetto che tu apra nuovamente il tuo cassetto (baule?).
C'è già tanto sentimento negli scatti.
Mi limito dunque a mandarti un caro saluto ed aspetto che tu apra nuovamente il tuo cassetto (baule?).
vedi Massimo ,il nocciolo della questione e' proprio sedersi e condividere,condividere la sofferenza entrare in sintonia con queste persomne.
Giacomelli ha fatto un capolavoro con "vita d'ospizio",verra' la morte ed avra' i tuoi occhi",Mary Ellen Mark,ha fatto racconti epocali,mi viene in mente anche un ragazzo quasi mio compaesano,ora fotografo Magnum,Majoli col suo racconto su Leros,anzi se avete voglia e tempo vi do' anche il link
http://www.cestino.it/leros/gallery.html
tutte persone accomunate dal bisogno interiore di vivere il dramma per poterlo raccontare.
Giacomelli ha fatto un capolavoro con "vita d'ospizio",verra' la morte ed avra' i tuoi occhi",Mary Ellen Mark,ha fatto racconti epocali,mi viene in mente anche un ragazzo quasi mio compaesano,ora fotografo Magnum,Majoli col suo racconto su Leros,anzi se avete voglia e tempo vi do' anche il link
http://www.cestino.it/leros/gallery.html
tutte persone accomunate dal bisogno interiore di vivere il dramma per poterlo raccontare.
- massimostefani
- Messaggi: 2955
- Iscritto il: gio dic 28, 2006 7:28 pm
- Località: san giorgio di piano (bo)
- Contatta:
Consco molto bene il lavoro di Alex Maioli,che apprezzo...su Mario Giacomelli,che ho conosciuto,avendo ospitato proprio "E verrà la morte ..." al ns (allora) circolo..e Mary Ellen Mark..cosa aggiungere se non un GRAZIE per la lezione,l'insegnamento, che giorno dopo giorno le loro immagini ci elargiscono.
Un saluto.
massimostefani.
Un saluto.
massimostefani.
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
R.Avedon
- andreamiglio
- Messaggi: 423
- Iscritto il: lun dic 11, 2006 9:06 pm
- Località: ROMA
Raffele, i complimenti sono solo parole che altri ed illustri predecessori hanno ampiamente fatto alle tue immagini, al racconto di memoria e denuncia che mi affascina soprattutto in seguito al tuo narrarti: capisco il tuo approccio con "l'altro", non lo chiamo appositamente soggetto perchè implica uno stato che sembrerebbe di abuso o peggio, di mercificazione che non condivido e che spesso mi ha fatto riflettere e perdere centinaia di foto che forse altri avrebbero saputo scattare e altri ancora giudicato strepitose o schifose, ma questo ha poca importanza...quello che importa, che mi importa, è che c'è la speranza nella tua parola, nelle tue foto, nel tuo vivere, e ci vuole coraggio.
Grazie
Grazie
Andrea
[url=http://www.flickr.com/photos/andreamiglio/]FOTOGRAFIE[/url]
[url=http://www.flickr.com/photos/andreamiglio/]FOTOGRAFIE[/url]
questo piccolo racconto, il gelo, l'avvicinamento, il contatto, mi lascia a bocca aperta.
Complimenti
Complimenti
...però sai che riguardandole la seconda pare avere due marce in più?? Nel senso che questa persona che si intravede dietro al freddo tutto sommato mi pare quella che meglio rispecchia la situazione generale che trapela dai tuoi racconti russi!! Sì, quella è decisamente la foto più significativa della tua serie...per me, ovviamente!!