Una tristissima realtà.mauro ruscelli ha scritto:[...] e del non avere una vita a disposizione, ma solo qualche giorno concordato con l'azienda.

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Una tristissima realtà.mauro ruscelli ha scritto:[...] e del non avere una vita a disposizione, ma solo qualche giorno concordato con l'azienda.
O un comodissimo alibi?fabrizio canella ha scritto:Una tristissima realtà.mauro ruscelli ha scritto:[...] e del non avere una vita a disposizione, ma solo qualche giorno concordato con l'azienda.
Raffaele, sono annientato dalla tua iperbole.Raffaele Bartoli ha scritto:Fabrizio, certe volte penso tu sia un genio...
[...].
Davvero interessanti le tue considerazioni. Non ho molto da dire sulla prima se non che non è poi così scontato che tutti abbiamo innata la "sindrome del lemming"Nikita ha scritto:Amici turisti,
calma e gesso !
Andiamo con ordine:
1. “la tenacia con la quale i nomadi si tengono aggrappati al loro modo di vivere, così come la loro prontezza d’ingegno, riflette la soddisfazione derivante dal continuo movimento” - Bruce Chatwin.
Solo per dire che abbiamo una istintiva voglia di spostarci e viaggiare crea in noi una sensazione di benessere fisico e mentale.
La Chiesa Medievale istituì il pellegrinaggio a piedi come cura contro la depressione omicida.
2. “il viaggiatore cadde morto, colpito dal pittoresco” - Max Jacob.
Citazione utile ad introdurre una interessante analisi dei «Viaggiatori dell’ interstizio>> proposta da Jean-Didier Urbain. Nel suo libro “L’idiota in viaggio. Storia e difesa del turista” i Viaggiatori dell’ interstizio, questi «turisti scaltri» sono i «grandi negoziatori del paradosso» in cerca di intervalli ancora liberi . Sono gli intenditori del «fuori stagione», gli scopritori di micro-deserti come le campagne abbandonate, le reti ignorate, gli esotismi dimenticati. Visitano i cimiteri (utili alla comprensione della cultura del luogo), esplorano le fogne di Parigi. Sanno reinventare «lo sguardo necessario all’esperienza dello straniamento e al piacere della scoperta».
3. “perché uno del sud non può viaggiare ? ” - Massimo Troisi
Questi sono i tre punti cardinali che cerco di seguire nei miei viaggi di classe turistica.
Solo per riflettere con voi a voce alta, e adesso giù botte.
Nik.