Il primo finesettimana d'Ottobre, ero in Germania ad una fiera di collezionismo (non fotografico) a Gunzenhausen, una bella cittadina presso Weißenburg. Con me avevo (ma guarda un po'...) la Contarex, con la quale avrei voluto impegnare qualche ora di tempo libero dal tour de force di tre gioni d'esposizione e fare quattro passi nella bella campagna circostante, lungo il "Limes Germanico". Sul mio tavolo, in fiera, avevo "Il Libro Contarex" da leggere nei momenti di stanca del pubblico: esso ha suscitato molta curiosità tra i colleghi espositori tedeschi (molti d'essi appassionati di fotografia con apparecchi "storici") e per una serata, lo ho prestato ad un amico di Mosca, che ne è rimasto entusiasta, tessendone le lodi il mattino dopo.
Ma soprattutto i tedeschi con cui ne ho discusso, erano davvero meravigliati per la qualità, la scelta di pubblicarlo bilingue (uno, però, "perché non è in tedesco, anziché in inglese?", ma lui è un ex-ufficiale della DDR...) e la assoluta completezza d'informazione.
Eh si, spesso ci dimentichiamo il buon vecchio detto "Italians do it better!".
E.L.
IL LIBRO CONTAREX
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