Ci mancherebbe che non scrivessi come pensi. Ti ringrazio per questo.agrisi ha scritto:E poi si sa che le foto tutte sfuocate o mosse sono come le nuvole meno ci si capisce e più si trovano dentro gli indiani a cavallo, mica da stare tanto lì.
scusatemi se scrivo come penso
Ma nel merito non sono completamente d'accordo con te. Non è proprio che nelle nuvole, o nelle macchie, meno ci si capisce e più si vede. Se quei segni non possiedono una propria forza evocativa intrinseca, se sono solo fuliggine indistinta, hai voglia di proiettarci le tue immagini mentali. Assomiglierebbero molto a un'allucinazione o a un delirio, risponderebbero a logiche del tutto autoreferenziali.
E' quando il segno ti ghermisce, ti inquieta, ti cattura, evoca e non mostra, vela ma lascia trasparire l'enigma, insomma è lì che puoi venire trascinato in un flusso di pensiero e sentire che il campo di emozioni che stai arando, pur autonomo, è per qualche verso condiviso con le intenzioni dell'autore o con le intenzioni dell'opera.
Poi, ci sta che questa specifica foto a te non dica nulla, e ci mancherebbe.
Bella però l'immagine degli indiani a cavallo, sa molto di libertà, di nuove frontiere, di identità affermate e negate. Sa molto di di adolescenza...
Grazie, ciao
Carlo