Mi sono permesso di riprendere questo interessante tema sul thread "Padre e figlio".-vin- ha scritto: Allo stesso modo mi sono spinto a chiedermi a cosa serva la fotografia fatta da altri in queste situazioni...
Ciao
Carlo
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Mi sono permesso di riprendere questo interessante tema sul thread "Padre e figlio".-vin- ha scritto: Allo stesso modo mi sono spinto a chiedermi a cosa serva la fotografia fatta da altri in queste situazioni...
-vin- ha scritto:Condor ha scritto:Salgado è un insensibile per te?-vin- ha scritto:...su come in tanti fotografi famosi riescano a campare facendo dell'estetica sulla povertà altrui.
Non era precisamente Salgado la persona a cui mi riferivo quando parlavo di fotografi famosi. Sarebbe anche facile rispondere che non lo conosco di persona, e che non so quanto sia sensibile (non sempre i temi trattati da un fotografo devono per forza corrispondere alla sua sensibilità: magari quel dato fotografo ha trovato un filone fertile e redditizio in un certo tema, e lo cavalca...). Quel che mi chiedo è del tutto personale, e me lo sono chiesto quando sono stato in India: perchè? Qual è l'utilità insita nel gesto di prendere in mano la macchina, inquadrare una situazione di disagio o che io ritengo tale, e scattare?
La risposta che mi sono dato è: nessuna. Non ho bisogno di foto per ricordare quello che ho visto, quello che mi ha detto la gente, le mie impressioni. Sono cose che avrò impresse a lungo nella mente. E allora ho preferito evitare di tirar fuori la macchina.
Allo stesso modo mi sono spinto a chiedermi a cosa serva la fotografia fatta da altri in queste situazioni, quando non abbia un chiaro intento di denuncia di fatti o situazioni contingenti. E la risposta è stata più o meno la stessa. Alcuni poi fanno soldi con le loro immagini estetizzanti la povertà, cosa che non mi sembra corretta.