Siccome ormai si è ben capito che con Rubes e Giulio abbiamo fatto... una passeggiata a Chioggia ecco una piccola galleria di immagini scattate da me in quella occasione.
Al mondo ciò che suscita emozione è assolutamente soggettivo, ammesso che si scatti foto con questo scopo; comunque i colori degli edifici sono fedeli, magari nei tuoi ricordi di Chioggia sono finite alcune contaminazioni di... Burano...
Mi stupisce che tu conosca bene il comportamento tipico dei Canon EF, credevo che fra te e loro ci fosse una sorta di diffida con reciproco divieto ad avvicinarsi a più di 300 metri...
Tornando ai colori Canon EF, parlare di fedeltà cromatica nel colore digitale, ma anche analogico, è un concetto astratto (ricordate i test delle riviste dei primi anni '70 sulle emulsioni, provate con identico soggetto e sorgente di luce, con effetti drammaticamente differenti?), considerando anche il potenziale di correzione fine sul RAW...
Comunque le ottiche Canon EF che ho usato per gli ultimi 3 volumi d'arte che ho illustrato hanno soddisfatto i severi criteri degli autori e degli esperti del settore: anche Sabato hanno presentato un libro sul Neoclassicismo confezionato con 400 mie foto realizzate - salvo qualche eccezione - proprio con obiettivi Canon e lo stesso Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, nel corso del suo discorso introduttivo, ha definito le mie immagini "assolutamente eccellenti" (SIC).
Allego una foto del libro aperto e la versione ridotta del relativo file da oltre 7.000 pixel, ottenuto col Canon EF 17mm f/4 TS-E L decentrabile/basculabile con macchina in zenitale sul pavimento, eseguendo 3 + 3 + 3 scatti RAW a 14 bit (ogni serie in bracketing di 1 f/stop, poi fusa in HDR): senza decentamento e con 12mm di decentramento a sx e a dx, montando poi a registro il tutto in una singola immagine da 125° di campo ortoscopico... Chiunque può visitare il sito originale, al piano terreno di palazzo Milzetti a Faenza (RA) e prendere atto della verosimiglianza cromatica; naturalmente potevo rendere i colori più "freddi e spenti" o "più caldi e squillanti" o più "violetti e cinerei", direi che è solo una questione di volontà, le ottiche ormai c'entrano poco!
Marco Cavina ha scritto:Al mondo ciò che suscita emozione è assolutamente soggettivo, ammesso che si scatti foto con questo scopo; comunque i colori degli edifici sono fedeli, magari nei tuoi ricordi di Chioggia sono finite alcune contaminazioni di... Burano...
Mi stupisce che tu conosca bene il comportamento tipico dei Canon EF, credevo che fra te e loro ci fosse una sorta di diffida con reciproco divieto ad avvicinarsi a più di 300 metri...
Ciao Bruno e buona settimana!
Marco.
Se tu avessi scritto nikon e velvia, il buon Bruno avrebbe fatto commenti differenti, ormai ha una reazione pavloniana quando sente parlare di digitale
prendo atto delle tue considerazioni; comunque in questo libro le foto sono sia di interni che di esterni e anzi, l'immagine proposta è una delle pochissime, forse 7 o 8 su oltre 400, illuminate artificialmente: tutte le foto di interni, dalle zenitali supergrandangolari delle volte complete ai vari dettagli, sono state realizzate con la sola luce ambiente disponibile, nella maggior parte dei casi così fioca da richiedere esposizioni comprese fra 15 secondi ed 1 minuto, una scelta che ho fatto a priori sia per evitare di creare impicci ai proprietari portando stativi, torce flash, bank, ombrelli, etc. (in certi ambienti non c'era nemmeno l'elettricità allacciata e poi come illuminare uniformemente 122° di campo?) sia per restituire la reale percezione ambientale di chi osserva i manufatti dal vivo; naturalmente la luce direzionale proveniente da finestre su un solo lato era talmente disomogenea, con sprazzi di luce e zone d'ombra nelle volte accanto ai vani finesta, da obbligarmi sistematicamente ad un bracketing di scatti (da 3 a 7) spaziati di 1 f/stop cadauno, poi mappati e fusi in HDR, l'unico sistema per fornire una visione uniformemente esposta in tali situazioni, ovviamente precluso a priori con l'impiego di pellicola... Molte volte chiudevo addirittura gli scuri di legno scattando quasi al buio per cercare disperatamente di uniformare ancor più l'illuminazione.
Ripeto anche che le considerazioni sui colori visti a web, senza conoscere il reale aspetto del soggetto immortalato ed osservando su un monitor del quale non si sa se/come/quando/con cosa sia stato calibrato: difficilmente parliamo della stessa cosa... poi se uno vuole colori più caldi oppure "urlati" può ottenerli con facilità ma il principio informatore dovrebbe essere quello di restituire una visione verosimile.
Riguardo alle ottiche Canon EF, posso suggerire di provare i modelli più recenti, come il 17/4 TS-E L, il 24/3,5 TS-E-L mk II, il 100/2,8 macro L IS o il 70-300 L IS "bianco": no so quali obiettivi avessi testato a suo tempo, ma questi ultimi progetti del nuovo millennio hanno una brillantezza ed una pulizia cromatica veramente notevole.
Due allegati relativi ai colori Canon freddi ed ai colori Canon spenti: le ragazze asiatiche ad 800 ISO - RAW senza praticamente farci nulla rispetto ai parametri di default di Adobe Camera Raw usato per la conversione, da scatti hand-held con uno zoom 10x progettato negli anni '80 e pure malconcio (l'esemplare utilizzato); quelle astratte con ottica EF progettata anch'essa negli anni '80 e pagata nuova 235 Euro.