Caro Nat non smetto di guardarle!
Sono incantato. Sopratutto la prima e le ultime 2.
La luce è pennellata, quando l'HP5 ( o la TRIX) è esposta esattamente e sviluppata di conseguenza il risultato è inarrivabile.
Anche perchè ingrandendo si evidenzia una grana secca molto espressiva.
Mi pare che il risultato di tirare a 800 Asa abbia aumentato il contrasto quel tanto senza peggiorare le caratteristiche.
Che differenza ci sarebbe stata se sviluppavi in Microphen come tu mi consigliavi?
Che cosa intendi per stampa "split"?
P.S: certo che girare con il 35 e il 28 nella borsa è solo dei grandi!
Come il Gianni che gira con il 35-40-50.
Scelte per palati fini
secondo me la Ilford sta facendo grandi cose. E' mia impressione (ma non solo mia) che l'Hp5+ sia stata migliorata, Raffaele dice che c'hanno messo l'argento tolto dalla TRI-X, che, comunque abbia tentato di trattarla, non mi ha più restituito risultati convincenti.
La Neopan 400, forse fa anche meglio. Devo ancora sviscerarla per benino.
L'Hp5+ la manipolo da tempo, bene o male riesco a "indirizzarla" verso il risultato voluto.
Fino a 800 ISO, il paragone col Microphen è assolutamente arduo, puoi preferire l'uno all'altro, ma resta solo una questione di gusto personale. Da 1600 ISO non c'è più storia, Microphen e basta.
La stampa "split" è copyright di Raffaele. Te la spiega lui...
Sono arrivato alla conclusione che, la focale più lunga sulla M sia il 50.
Guardo le foto di Ansaldi e cerco di fare del mio meglio...
La Neopan è una pellicola splendida, molto simile a quelle a granuli piatti.
Mi pare abbia una scansione dei grigi spostata verso il bianco, il risultato è una grande luminosità dei volti a scapito del dettaglio dei bianchi.
La migliore per ritratti in luce ambiente e per cerimonie.
Tuttavia, come per le pellicole a granuli piatti, le luci si mangiano le ombre nei bordi e deve essere esposta alla sensibiltà nominale, altrimenti il contrasto aumenta troppo.
Inoltre le sottoeposizioni sono da evitare perchè emerge una grana flocculosa, meno brutta della Delta 400 ma comunque ben più brutta di quella a granuli tradizionali.
ma lascia stare le foto di ansaldi... hai fatto ancora una volta un lavoro splendido, con dei toni che ansaldi (digitale o analogico non importa) se li scorda. lo sguardo della penultima è museale.
ma cos'è la stampa split...???
Non ho alcuna difficoltà nel dire che l'uso delle focali corte in M e con la gente l'ho mutuato dalle tue foto. Come non ho difficoltà ad ammettere che ricerco i toni del BW di Stefani e il pathos delle foto di Raffaele, e di tutti gli altri amici che con le loro foto mi fanno dono di preziosissime lezioni.
La stampa "split" è una modalità particolare di stampare su carta a contrasto variabile. Si stampa sempre con la combinazione di due filtrature estreme, la filtratura 0 e la filtratura 5.
Con la filtratura 0 si determinano i valori delle alte luci, con la filtratura 5 le ombre e il contrasto generale dell'immagine. Ogni stampa sarà quindi la risultante di due esposizioni, ad esempio 5 secondi col filtro 0 e 6 secondi col filtro 5. Variando il rapporto tra le due esposizioni si ottengono tutti i toni di contrasto desiderati. Il beneficio di questa tecnica è che, entro certi limiti, consente di tenere "separati" i valori tonali delle alte luci da quelli delle ombre, evitando quello che succede nell'esposizione tradizionale con un solo filtro, cioè che le ombre "sporchino" le alte luci.
Nelle foto del sarto, con questa tecnica ho dettaglio sulla camicia bianca e contemporaneamente non chiudo troppo le ombre. Per inciso, in nessuna foto ho eseguito interventi di mascheratura e/o bruciatura.