Ho meditato molto sulla differenza fra la fotografia digitale e quella chimica, ecco le mie conclusioni assolutamente soggettive e provvisorie.
La fotografia è un'interpretazione della realtà che parte da dati oggettivi ma dove l'interpretazione è determinante. possiamo definirla: testimonianza, fermo-immagine, collezione di sensazioni immortalate ecc.
L'immagine digitale prescinde assolutamente dalla realtà,
non è fotografia, necessita ugualmente di una banca dati riconoscibili, ma vive di suggestioni assolutamente irreali e creative.
L'immagine pubblicitaria è per antonomasia il campo d'azione del digitale.
Ci sono poi settori quali l'immagine sportiva e quella naturalistica dove il risultato deriva da una selezione severa fra un'enormità di scatti e un'infinità di possibilità, in questo campo sia per motivi economici che di tutela dell'ambiente la fotografia digitale è un'evoluzione tecnologica doverosa.
Ma l'avvento della tecnologia digitale rischia di uccidere la fotografia negli altri settori.
Facciamo un esempio: la foto cartolina.
Sono sempre stato affascinato dalle cartoline di qualità vendute nelle tabaccherie dei luoghi turistici.
Sono un prodotto dei professionisti del luogo che approfittando delle condizioni di luce e di stagione ottimali nonchè della conoscenza del posto, hanno fermato l'attimo più bello che ben pochi possono afferrare dal vivo, rendendo inutile qualsiasi mio scatto-ricordo che necessariamente non può competere. Un tempo era possibile enfatizzare i toni caldi o il viola del cielo o la brillantezza dei colori, ma sostanzialmente erano foto fedelmente documentaristiche. Oggi la tecnologia digitale può creare quello che non c'è, cancellare tutto, produrre immagini che hanno una probabilità su un milione di esistere veramente, quella probabilità che rendeva la fotografia tradizionale un colpo di fortuna incredibile e che ora col digitale diventa una banalità. Il risultato pratico è che la cartolina è definitivamente morta! Troppo facile e conveniente produrre una truffa. Oggi io invio solo cartoline di costume.
Allo stesso modo la fotografia artistica di archeologia industriale, di natura, di reportage, sono
incompatibili ideologicamente, concettualmente con la tecnologia digitale.
Utilizzare il digitale vuol dire imboccare la strada della truffa anche nei riguardi di se stessi.
Ancora non ci rendiamo conto, è una questione generazionale, ma la fotografia scandalistica o di denuncia giornalistica non hanno più modo di esistere.
Nel settore musicale, dove in commercio esistono le banche degli acuti, è ancora più evidente la differenza fra la tecnologia tradizionale e quella digitale.
Per me: digitale vuol dire produrre le immagini che si hanno dentro, liberamente, senza vincoli, fantastiche, imprimendo una estetica precostituita ma personale, analogico vuol dire stupirsi del mondo che ti circonda e confrontarsi con un'estetica che esce dai propri schemi!
Solo l'aspetto visivo li accomuna, per il resto è tutto diverso!.
Chi ci guadagna ora con il digitale sono le suocere, potremo ritrarle togliendo tutte le rughe, le vene varicose e alzando un pò il seno con fotoshop!

e le faremo contente!