Per questo riprendiamo uno scritto di Sante:
SUMMILUX 35/1,4
prima versione.
Obiettivo leggendario, sia da vivo che da morto. Si tratta dell'ottica Leica rimasta in produzione per il maggior numero di anni, circa quaranta. Definito all'epoca, in modo colorito ma efficace, giant of light (gigante di luce, ma l'Italiano non rende giustizia all'espressione originale), il Summilux 35 porta per la prima volta la propria focale al risultato straordinario, per l'epoca, di f:1,4.
Piccolissimo, molto leggero, le sue performances hanno del miracoloso; quando le ottiche nipponiche di luminosità f:2 balbettavano appena, sfoggiando risultati grigi e smorti, il nostro sbaragliava la concorrenza con prestazioni che conservano tuttora una validità a prova di vecchiaia.
Nitidezza ottima al centro fin dalla massima apertura, e ai bordi a partire da f:4; contrasto ottimo fin da f:2,8; resa generale di primissimo livello da f:5,6 in poi, range in cui non teme confronti con il meno luminoso Summicron. Grinta e incisività elevatissime ai diaframmi centrali. Tra i difetti possiamo annoverare una vistosa vignettatura alle massime aperture, un fastidioso coma, e una sensibile aberrazione sferica; proprio quest'ultima è responsabile di una sorta di velo che copre tutta l'immagine alla massima apertura, e che dona a questo obiettivo l'aspetto pittorico e sognante che tanto può piacere (o meno); non credo di sbagliare molto definendolo un Noctilux in 35mm. Per contro si registra una totale assenza di flare, che lo rende particolarmente indicato per fotografia notturna, di teatro, di scena.
Impossibile trarre conclusioni oggettive: si tratta di un vetro che ammalia e delude allo stesso tempo, fa innamorare e arrabbiare, seduce e abbandona. Tante buone qualità e tanti difetti che il successore cancellerà di colpo: i difetti, soprattutto; ma anche qualche pregio che non smette di farsi rimpiangere...
In realta' questa versione nasconde 2 diverse sotto-versioni come riportato ad esempio da Ciccarella:
Nel 1973 Leitz applicò il trattamento
multistrato su alcuni obiettivi perché apportava reali vantaggi. Ad esempio, il Summilux-M 35/1.4 solo
dal n° 2.930.000 circa (1978), ha ricevuto il trattamento multicoating (riflessi color giallo-ocra e magenta)
perchè il trattamento apportava reali vantaggi.
Queste sono le parole, iniziamo a vedere all'atto pratico una di queste lenti, appartenenti al secondo gruppo.
La prima cosa che mi viene da dire e' che e' veramente un "mostro" rispetto a quanto si puo' fotografare al buio:
1/8 di sec f1.4 trix 400 senza bisogno di tirare assolutamente nulla:


In luce ambiente sempre a 1.4 anche a distanza inferiori al metro e mezzo


In esterni:


Purtroppo quello che mi ha colpito, almeno nelle prime prove sono i segni che vedete nelle prossime foto (macchia di calcare a parte) che sembrano flare, anche se Sante lo dava per immune a questo problema:


