la classe operaia

[carlo riggi]

Bellissime!

[Ezio66]

Che belle..

[BandW]

Belle, se poi consideriamo che sono state scattate da un liceale....

[Elmar Lang]

Complimenti, sono foto veramente belle, oltre che di grande valore documentario.

Enzo (E.L.)

[sergio lovisolo]

Grazie.
Mio padre mi regalò la prima macchina fotografica a 9 anni nel 1952, era una Agfa Silette ( l'ho ancora), poi nel 1959, visto che mi appassionavo a scattare in ogni dove, una Contax Zeiss IIIa con il Sonnar 50mm f/2, che costava 120.000 £.
Il tenore di vita di tutti era molto basso, ricordo che mio padre, come tecnico dell'Anas, guadagnava allora 60.000 £. al mese, che era un buon stipendio, ma si faceva fatica comunque ad arrivare alla fine del mese. Un operaio 30 £. all'ora, ma non sempre si lavorava tutti i giorni. Il contratto collettivo nazionale del lavoro non esisteva ancora. Per le assunzioni in fabbrica occorreva la lettera di referenze del Parroco !
Generalmente, come si vede in qualche scatto, tutti andavano a lavorare in bicicletta; ho visto una volta all'inizio del turno in Pirelli uno sciame di operai, più di 5000 forse, che venivano giù in viale Sarca dalla Bergamasca. Il primo sintomo di benessere per loro fu l'acquisto della Lambretta. Tutto si stravolse, compresi i consumi ed i costumi, dal 1956, quando comparve la prima televisione e la Fiat 500, che costava la bellezza di 400.000 lire e per molti era un sogno inavvicinabile; ma le prime vere conquiste sociali furono la lavatrice ed il frigorifero; tutto il resto venne dopo.

Bellissime Umberto, e quante cose in comune, a cominciare dalla Contax. Mio padre aveva la valigia Zeiss con tutto il corredo di obiettivi,( compreso
il biogon 21 con cui sono state fatte la gran parte delle foto del reportage calabro) e ogni tanto me la lasciava usare, in cambio del lavoro di rotazione
dei rullini nello sviluppo. Avevo 8 o 9 anni.
Grazie di averle pubblicate.

[maucas]

Bellissime!

[Gianluca.Monacelli]

Grazie Umberto per aver condiviso con noi questo pezzo di storia. Sono tutte molto buone. Se ne ha altre siamo qui a gustarle con piacere come pure i tuoi preziosi commenti.

[cliqueur]

Si, belle.
Sono convinto che il tempo giova alle fotografie.

[Elmar Lang]

Come il vino, certe foto, invecchiando migliorano, altre, vanno in aceto.

Queste, sono come un Barolo del '64; invecchiate magnificamente.

Ma forse, nelle vecchie foto, (ri-)vediamo quel che era il nostro mondo quand'eravamo piccolini; o per chi non c'era, un mondo sconosciuto che risveglia interesse e curiosità.

(beato te, che ricevesti in regalo una Contax... che hai usato poi magistralmente).

Enzo (E.L.)

[Marco Serio]

Splendide!
Quella del venditore di ghiaccio l'hai scattata in via Padova?

[simone toson]

Splendide!
Grazie di averle condivise.

[carlo riggi]

Splendide anche queste!

[sergio lovisolo]

Molto, molto belle.
Pieno neorealismo, realismo nelle tue mani di ragazzo.

[marco palomar]

la classe non è quella operaia, è quella del fotografo!

[Vittorio]