Questo è quello che dice Bjørn Rørslett sull'ottica in questione:
The replacement for the venerable f/1.8 lens was much smaller and very compact, but unfortunately the optical quality is nowhere in the league of its predecessor. In particular I found pictures taken with the 85/2 to be dull and life-less, and images took on a greyish cast as well. I'm aware of reports claiming this lens is an excellent perfomer and am at a loss to explain this discrepancy in opinions (I've tried several 85/2's and they all behaved in a similar manner).
Questo invece è il pensiero di Ken Rockwell, specifiche tecniche a parte:
This is a magnificent lens. It's sharp, compact, fast and extremely well made. I personally prefer the 85mm focal length over other lenses; it's just the way I usually see the world.
Specifications
It has five elements in five groups.
It has a seven-bladed diaphragm stopping down to f/22.
It focusses down to 0.85m or 2.8,' which gets you to about the same reproduction ratio as most other Nikkor manual focus lenses.
It takes 52mm filters.
It is 2.5" (64mm) around by 2.4" (61mm) long and weighs 11 oz (310 g).
It takes an HS-10 hood. I've never bothered with it, and heck, you can use any ordinary rubber hood from a normal lens, too.
Performance
This is a very good lens. I see no lateral color. On the bench it has a tad of axial chromatic aberration not seen on film.
It is very sharp. Here's the lowdown by aperture:
f/2.0: Sharp and contrasty all over; the best performance I've seen with any lens at f/2. There is minimal falloff. At 22x there is just a little bit less sharpness wide open than at smaller apertures, and a little bit of softness in the corners compared to smaller apertures. This is outstanding performance.
f/2.8: Looks great! At 22x it's still a tiny bit less sharp than other apertures, but still outstanding.
f/4: Still outstanding and improving both center and corners
f/5.6 - f/8: These are the optimum apertures in the center of the image.
f/8 - f/11: These are the optimum apertures for the corners of the image.
f/16 - f/22: Some random underexposure with FA camera in auto modes, hold the aperture preview button down while releasing the shutter (or starting selftimer) and this goes away.
It has few ghosts or flare issues on film, even though I can see a large blue blob on the opposite side of the image through the viewfinder when pointed directly at the bright sun. This is stupid; I'm surprised I didn't melt the matte plastic viewfinder screen. There is a point sized ghost on the opposite side of the image at apertures larger than f/8.
There is no distortion.
Ora io mi chiedo quale sia la verità, possibile che Nikon dopo il mitico 85/1.8 abbia potuto produrre un'ottica cosÌ scarsa come sostiene il buon Bjørn?
L'ottica rispetto al predecessore è meno luminosa di 1/3 di stop ma soprattutto è più leggera e compatta.
Avete esperienze in merito, visto che come ottica da viaggio è particolarmente vantaggiosa?
Ricordo che la usava Massimo e forse anche il Bartoli ricorda qualcosa.
Ciao
Luca
Nikkor 85/2
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- luca rubbi
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potrei dire che gli autori sono citati sono troppo giovani ed ignorano che lo 85/2 per Nikon a telemetro, spesso erroneamente mescolato al Sonnar di pari focale eluminosità, è una delle migliori ottiche Nikon, contrastato ma di grande effetto, esiste anche nella versione 39x1 e può pertanto essere anche montato su Leica con anello adattatore
ottica anche usata dal leggendario Robert Duncan su Leica IIIf, e scusate se è poco, nella guerra di Corea
Pierpaolo
ottica anche usata dal leggendario Robert Duncan su Leica IIIf, e scusate se è poco, nella guerra di Corea
Pierpaolo
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Rispondo a Luca:
ti posso riportare la mia esperienza, con tutti i limiti del caso.
Li ho posseduti entrambi (Nikkor 85/1,8 ed 85/2 Ai) e penso di condividere il giudizio di Rorslett.
Il primo è stato uno degli obiettivi che ho usato di più e con maggior piacere sulla F (nonostante la mia poca simpatia per i tele), una lente con molta personalità con una certa propensione al flare, d'altronde il trattamento antiriflessi allora non è che fosse il massimo.
Il secondo lo presi anch'io attratto dalle dimensioni, di notevole importanza nelle mie lunghe peregrinazioni "alpine": e lo rivendetti dopo poco.
Assolutamente non all'altezza del suo predecessore, con poca e nulla personalità: intendiamoci, non un brutto vetro, ma, se devo essere franco, è uno dei Nikkor che mi hanno impressionato di meno.
Rispondo a Pierpaolo:
Nikkor 85/2 per telemetro: assolutamente d'accordo.
Lo uso in montatura 39x1 con anello sulla M2 e mi stà riconciliando con i medio-tele..
A parte il peso "da zavorra" (sembra un lingotto di ottone cromato..), ottima resa a t.a., splendida "presenza" e con uno sfocato che non fa rimpiangere un Leitz coevo, ottimo microcontrasto già intorno a f 2,8 - 4.
Ed il trattamento antiriflessi è già di buona qualità, nonostante i tempi.
Insomma un valido "Sonnar" nipponico: il buon Duncan ne fu affascinato quando vide un ritratto che gli fece un collega giapponese.
Alla sua esclamazione: " Ah, a japanese Sonnar.." fece seguire un appuntamento con lo staff Nippon Kogaku e l'immediato acquisto di questa ed altre lenti ..e lì cominciò la storia.
Saluti.
ti posso riportare la mia esperienza, con tutti i limiti del caso.
Li ho posseduti entrambi (Nikkor 85/1,8 ed 85/2 Ai) e penso di condividere il giudizio di Rorslett.
Il primo è stato uno degli obiettivi che ho usato di più e con maggior piacere sulla F (nonostante la mia poca simpatia per i tele), una lente con molta personalità con una certa propensione al flare, d'altronde il trattamento antiriflessi allora non è che fosse il massimo.
Il secondo lo presi anch'io attratto dalle dimensioni, di notevole importanza nelle mie lunghe peregrinazioni "alpine": e lo rivendetti dopo poco.
Assolutamente non all'altezza del suo predecessore, con poca e nulla personalità: intendiamoci, non un brutto vetro, ma, se devo essere franco, è uno dei Nikkor che mi hanno impressionato di meno.
Rispondo a Pierpaolo:
Nikkor 85/2 per telemetro: assolutamente d'accordo.
Lo uso in montatura 39x1 con anello sulla M2 e mi stà riconciliando con i medio-tele..
A parte il peso "da zavorra" (sembra un lingotto di ottone cromato..), ottima resa a t.a., splendida "presenza" e con uno sfocato che non fa rimpiangere un Leitz coevo, ottimo microcontrasto già intorno a f 2,8 - 4.
Ed il trattamento antiriflessi è già di buona qualità, nonostante i tempi.
Insomma un valido "Sonnar" nipponico: il buon Duncan ne fu affascinato quando vide un ritratto che gli fece un collega giapponese.
Alla sua esclamazione: " Ah, a japanese Sonnar.." fece seguire un appuntamento con lo staff Nippon Kogaku e l'immediato acquisto di questa ed altre lenti ..e lì cominciò la storia.
Saluti.
solo come annnotazione: la storia (leggendaria) di Duncan ed altri che hanno adottato entusiasticamente i vetri Nipponici anche se riportata nel mio Nikon Story, mi ha sempre lasciato perplesso, e ho sempre avuto il sospetto che il processo sia stato invertito.
Ovvero Nikon ha offerto i propri vetri gratuitamente perchè i fotografi di Life ne diventassero testimonials, come in effetti avvenne, e penso che molto difficilmente un gruppo nutrito di fotografi professionisti avrebbe utilizzato delle ottiche sconosciute ( e poi perchè non le Canon, già dotate di innesto a vite Leica?), per fotografare sul lavoro e non per prove.
Da notare che questi fotografi erano abituati a Leica e Contax (si vede nei loro ritratti) e pertanto l'unico vero motivo INIZIALE del cambio e della prova era sicuramente economico.
Nikon ha da sempre avuto questa abilità nel trattare con la stampa e i risultati si sono visti, anche quando i fotografi NON usavano materiale Nikon
Pierpaolo
-------
da notare che proprio da questo episodio nasce la leggenda Nikon di macchina professionale per eccellenza, quando Canon era ancora paritetica, ineffetti con le reflex Canon ha avuto dieci anni di ritardo, ma nelle macchine a temetro le qualità si pareggiavano: però quell'episodio (in ogni caso ben congegnato)ha segnato la storia della Nippon Kogaku
Ovvero Nikon ha offerto i propri vetri gratuitamente perchè i fotografi di Life ne diventassero testimonials, come in effetti avvenne, e penso che molto difficilmente un gruppo nutrito di fotografi professionisti avrebbe utilizzato delle ottiche sconosciute ( e poi perchè non le Canon, già dotate di innesto a vite Leica?), per fotografare sul lavoro e non per prove.
Da notare che questi fotografi erano abituati a Leica e Contax (si vede nei loro ritratti) e pertanto l'unico vero motivo INIZIALE del cambio e della prova era sicuramente economico.
Nikon ha da sempre avuto questa abilità nel trattare con la stampa e i risultati si sono visti, anche quando i fotografi NON usavano materiale Nikon
Pierpaolo
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da notare che proprio da questo episodio nasce la leggenda Nikon di macchina professionale per eccellenza, quando Canon era ancora paritetica, ineffetti con le reflex Canon ha avuto dieci anni di ritardo, ma nelle macchine a temetro le qualità si pareggiavano: però quell'episodio (in ogni caso ben congegnato)ha segnato la storia della Nippon Kogaku
- ulyssesitaca
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la penso esattamente come Cesare.
I bei ritratti di Stefani parlano da soli.
Anche quelli di Jonvelle, ma qui parliamo di grossi calibri e non si sa mai quanto c'e' di valore aggiunto del fotografo.
I bei ritratti di Stefani parlano da soli.
Anche quelli di Jonvelle, ma qui parliamo di grossi calibri e non si sa mai quanto c'e' di valore aggiunto del fotografo.
Raffaele
- luca rubbi
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Grazie a tutti, comunque resta una certo contrasto di opinioni.
Cesare cosa intendi per resa globale?
Il suo problema è la resa a tutta apertura?
Alla fine conviene sempre il 105/2.5?
Ciao
Luca
p.s. cane Kaufmann, ho l'85/1.4 AFD dal 1997 però col paraluce pesa più di sei etti...

Cesare cosa intendi per resa globale?
Il suo problema è la resa a tutta apertura?
Alla fine conviene sempre il 105/2.5?
Ciao
Luca
p.s. cane Kaufmann, ho l'85/1.4 AFD dal 1997 però col paraluce pesa più di sei etti...
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Resa globale... quella sensazione che provi su una immagine, senza guardarla con gli occhi di un fotografo, così come se stessi guardando da una finestra, le proporzioni, come rileva la pelle , ecc ecc, ma Stefani credo abbia ottime scansioni da mostrare !
Ciao
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- fabrizio canella
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Posto che tra Bjørn Rørslett e Ken Rockwell, a mio avviso, è sempre da preferire l'uomo del bagagliaioluca rubbi ha scritto:Grazie a tutti, comunque resta una certo contrasto di opinioni.
Cesare cosa intendi per resa globale?
Il suo problema è la resa a tutta apertura?
Alla fine conviene sempre il 105/2.5?
Ciao
Luca
p.s. cane Kaufmann, ho l'85/1.4 AFD dal 1997 però col paraluce pesa più di sei etti...

Ciao
fabrizio
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Urca, quattro!fabrizio canella ha scritto: mentre di 105 ne ho cambiati quattro.
io ho solo e solamente il 105 2.5 AI ( e non ho l'85)
spero di avere quello giusto

- luca rubbi
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OK Cesare, grazie.
Fabrizio anch'io mi fido più dell'uomo del bagagliaio, e di certo non ho mai sentito nessuno parlare male del 105/2.5.
Ciao
Luca
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Ciao
Luca
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- massimostefani
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