
Ciao
Carlo
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Infatti mentre titolavo il thread non sapevo bene se quel "difficile" si riferisse alla loro o alla nostra età.Alberto Bregani ha scritto:certo, difficili.
e lo sfocato - cosi io interpreto personalmente - rende perfettamente la difficolta di noi adulti a rapportarci con quel (loro) mondo
Sì Nat, è lo stesso per me che l'ho scattata.NatRiscica ha scritto:La guardo da un po'.
Ai miei occhi inquietante.
La posa? Lo sfuocato?
Non so.
Difficile non ritornarci su.
Capisco il tuo punto di vista, Otto. Quei due punti di luce sono fondamentali e mi piace la tua lettura di "occhi ostili". Forse però la collocazione più laterale della ragazza avrebbe impresso un grafismo più deciso e avrebbe spostato un po' il senso (i sensi) della foto. Sarebbe stata un'altra foto, con altrettante potenzialità interpretative.otto ha scritto:cia o Carlo......molto interessante
.......aver spostato leggermente più in angolo la ragazza dando maggior rilievo ai due punti luce simili agli occhi di una maschera che osserva senza alcuna espressione amichevole, rafforzerebbe forse la mia interpretazione
Parto dalla impossibilità di commentare questa fotografia con parole diverse da quelle di Nat, che mi vedo quindi costretto a quotare, per passare dalla tua visione (peraltro condivisibile) di fotografia e della sua funzione che vorrei permettermi di chiosare brevemente.carlo riggi ha scritto:Sì Nat, è lo stesso per me che l'ho scattata.NatRiscica ha scritto:La guardo da un po'.
Ai miei occhi inquietante.
La posa? Lo sfuocato?
Non so.
Difficile non ritornarci su.
Questa foto sarebbe perfetta per illustrare il concetto di insaturo, che amo e uso spesso. Un'immagine che si alimenta di nuovi significati ogni volta che la guardi, che evoca e allude, più che mostrare (e tanto meno di-mostrare). La fotografia esiste nella mente del fruitore almeno tanto quanto esiste nel suo supporto "reale" (cartaceo, chimico, elettronico che sia), lì si annida e si fa generatrice di derive di pensiero e di nuovi sentimenti, alternando i più crudi ad altri più ottimistici, in una sorta di percorso di redenzione e di catarsi.
Naturalmente adesso sto descrivendo ciò che per me dovrebbe essere una fotografia, un ideale a cui questo mio scatto si avvicina come può.
Grazie, ciao
Carlo
Ti sei spiegato, e ci hai donato un altro preziosissimo contributo di riflessione.ulyssesitaca ha scritto: (Chissà :-( se mi sono spiegato...)