Consuntivo romeno

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

Supermario
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Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
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Scrivo "romeno" con la o perchè così lo gradiscono i suoi abitanti.
il viaggio è stato una "sbornia" di stimoli concentrati in pochi giorni e in molti chilometri che mi lasceranno un segno disincantato per molto tempo.
I presupposti della mia spedizione, come molti di voi avranno supposto e come il sottoscritto temeva, erano sbagliati, frutto di erronee informazioni prodotte da una visione superficiale.
Nel Mara - Mures regione di confine romena, non ho visto la pulizia, il fervore, la laboriosità della mia gente dell'appennino e dei miei nonni, nè lo sguardo ironico e al tempo stesso pietoso, nè la lucida consapevolezza, nè la tecnica agraria, edile, meccanica così raffinata, previdente e precisa: purtroppo la storia lascia il segno e quando questa è sfortunata lascia cicatrici profonde ed inconscie nelle genti e nelle menti.
In quelle povere donne che sole e con strumenti maltenuti e rudimentali lavorano nei campi non ho scorto le contadine delle mie montagne, nessuna fierezza, nessun sex-appeal (anche delle settantenni), nessuna emancipazione, nessuna soddisfazione per il progresso conseguito, come negli uomini seduti ai lati della strada semiubriachi o nullafacenti non ho scorto i miei contadini che dopo un duro giorno di lavoro, metodico, intelligente e assennato si sedevano al bar a giocare a briscola lanciandosi furbe battute di scherno sempre lucidi anche con qualche bicchiere di lambrusco, e ....potrei continuare.
Probabilmente vi tornerò con un visto consolare per poter varcare quel fiumiciattolo e trovarmi in Ucraina e visitare quei territoti abitati dalla stessa gente ma che per motivi bellici ha cambiato padrone.
Certamente gli spunti fotografici non sono mancati: i Suv da 50.000 Euro parcheggiati vicino ai carri trainati da cavalli che trasportano sia le persone sia il foraggio, sia il letame, le scritte in italiano come "riposa in pace" su molte tombe, le croci celtiche antichissime, il mercato del bestiame ecc.
Il mio padrone di casa si chiamava Bad o Brad (non ho capito bene) e sosteneva che il suo cognome fosse celtico, ed era consapevole quando gli ricordai che la civiltà celtica in quell'area era scomparsa almeno 2000 anni fa. (vedi la città di Galati nel Sud della Romania e il "galate morente" di Fidia del 400 A.C).
Una contadina mi ha mostrato dove erano arrivati i Romani nella loro massima espansione (un bellissimo cimitero con croci anche celtiche e sarcofaghi antichissimi), ed io leggevo l'ammirazione in lei dell'Italia come un mito che si perde nelle leggende.
E' veramente incredibile sentire parlare con una musicalità slava delle parole di un dialetto italico sconosciuto.
Certo in quelle regioni la storia non passa mai, l'odio per i Turchi è inalterato, ma anche per i Russi che hanno combattuto contro i Turchi per 300 anni per la Moldavia.
Non posso continuare per motivi di tempo, ringrazio tutti per l'incoraggiamento e in qualche modo cercherò di mostrare qualcosa.
Mario Andreoli
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cristian vidmar
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Bentornato, Mario. Aspettiamo le foto.
Cristian
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mauro ruscelli
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Hai descritto molto bene il "sentimento" del tuo viaggio.
Spero che lo arricchirai con qualche immagine.
Ciao
Mauro

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fabrizio canella
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mauro ruscelli ha scritto:Hai descritto molto bene il "sentimento" del tuo viaggio.
Spero che lo arricchirai con qualche immagine.
Ciao
....ed anche con qualche altro brandello di racconto perchè mi pare altrettanto interessante.
Bentornato!
Ciao
fabrizio
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Nikita
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Carissimo Mario,
una persona a me molto cara e con cui spessissimo discuto piacevolmente spesso conclude i suoi discorsi con questa frase: "Amico mio ormai tutto è consumato".
Un giorno ci vedremo e ne parleremo.
Intanto tu continua il racconto, perchè a me piace molto.
Cari saluti.

Nik.
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massimostefani
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Ne abbiamo parlato a lungo telefonicamente..e mi sento di sottoscrivere il post di Nicola,con il quale ho parlato di Peschici,del quale serbo il ricordo,consolidato dalle immagini che avete in parte visto,e della Chioggia che ho amato e frequentato....ma sia dalla Puglia che dal mio personale sentire si ha veramente l'impressione che "tutto sia consumato"...ed è forse un errore lasciarsi avvolgere dal velo della nostalgia e del come eravamo e,pur mantenendo fede ai valori che ci hanno formato,agire con la fotocamera analizzando la realta che ci circonda...anche spietatamente,in una operazione di critica ed autocritica che può risultare non del tutto inutile...Tutto è consumato ma lo abbiamo consumato noi...e continuiamo a farlo...mettiamoci di tanto in tanto alla berlina! Oppure c'è un'altra strada da percorrere che,senza adottare la tecnica dello struzzo,potrebbe consentirci di "respirare" un pò d'aria pura...percorrere un sentiero tutto nostro,lontano dal clangore dell'inurbamento per esaltare la bellezza del creato...che esiste ancora in larga misura..non una fuga dalla realta ma una presa di coscienza di rinnovata profondità..tesa anche alla sensibilizzazione di coloro che,anagraficamente sono nati "consumatori"...Noi almeno abbiamo creduto di poter riuscire a trasformare il mondo in una cosa pulita...Come dice Gaber eravamo ( parlo per me e per chi lo era...) veramente dei "gabbiani ipotetici"...ma forse vale la pena di tentare ancora qualche volo.


massimostefani
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
Supermario
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Località: Pianoro
Stringiamo le nostre fotocamere come il mezzo per attraversare incolumi la decomposizione del mondo come il cavalliere di Dùrer!
La fotografia come mezzo di ascesi e di liberazione dalla corruzione!
Non intendo un concetto puritano, ma la consapevolezza di non dipendere dal ricatto, dal vizio, dalle debolezze, dal bisogno!
Non è necessario mangiare (sempre e ogni cosa), non è necessario guardare la televisione, non è necessaria una settimana alle Maldive, non è necessaria l'auto nuova, la sigaretta, il caffè, la carriera professionale, il successo, i deodoranti, il reportage in paesi esotici ecc. ecc.
Quando la vita ci limita il piacere fisico, c'è quello spirituale prima di sottostare al ricatto.... poi c'è sempre il feticismo animista di cui io in primis e molti di noi siamo portatori sani, ma di cui, Dio volendo, Massimo è immune.
"de consolatione photographiae!" nevvero Cristiano!.
La siura Lina è il cavallo di Dùrer!
Mario Andreoli
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NatRiscica
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Alla fine siamo tutti concordi che la Fotografia è l'ora d'aria libera dell'anima.
Almeno per me lo è sempre stata.

Vostro vicepalafreniere

Nat
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Nikita
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Località: SURTSEY
nik
Ultima modifica di Nikita il mer mag 09, 2007 9:45 am, modificato 2 volte in totale.
cristiano cossu
Mario, per pura consonanza spirituale con te e gli altri amici mi è venuto in mente questo testo da una recente canzone di Ivano Fossati...
Potrebbe non essere pertinente, ma per un attimo mi è sembrato di si...


Dateci parole poco chiare
Quelle che gli italiani
Non amano capire
Basta romanzi d’amore
Ritornelli, spiegazioni
Interpretazioni facili
Ma teorie complesse e oscure
Lingue lontane servono
Pochi significati
Titoli, ideogrammi, insegne
Inglese, americanoslang

Senza studiare, senza fiatare
Basta intuire
Che è anche troppo
Colpo d’occhio
E’ quello che ci vuole
Uno sguardo rapido
(...)

Parole incomprensibili
Siano le benvenute
Così affascinanti
Così consolanti
Non è nemmeno umiliante
Non capirle
Anzi, così riposante
Dopo tanto teatro
Dopo tante guerre
Dopo tanti libri
Dopo tanto cammino
Dopo tante bugie
Dopo tanto amore
Dopo tanti secoli
Mai più canzoni
In italiano, greco, slavo
Poca letteratura
Brevi racconti al massimo
Scrittori intraducibili
Relazioni elementari
Poeti ermetici
Tv irreversibile
Con accenti diversi
Esotici
Ora davvero basta
Con la trasparenza
Voglio una cultura
Davvero sottostante
Davvero inapparente
E soprattutto
Per sempre
Voglio essere ricordato
Nella prossima era
Come un glaciale geroglifico
Come un bassorilievo
Come un graffito inesplicabile
Perché del tutto inutile

Dateci le parole poco chiare
Quelle che gli italiani
Non amano capire
Costruiremo una nuova cultura
Rapida ed estetica
(...)

Il battito
IVANO FOSSATI
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massimostefani
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Località: san giorgio di piano (bo)
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Grande Fossati...che qualcuno accusa di "prendersi troppo sul serio"...ed ottimo innesto da parte tua Cristiano...la vera lotta si combatte,giorno dopo giorno,con pochi mezzi...ma per un grande fine...essere uomini e non soltanto consumatori....utopia??? Forse ma è bello crederci!!

massimostefani
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R.Avedon
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Mario Andreoli
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