Domanda provocatoria.

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

hcb
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Secondo voi, considerati i progressi tecnologici attuali del digitale (e quelli che verranno), ha ancora un senso fotografare in analogico?
BeeSSa
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hcb ha scritto:Secondo voi, considerati i progressi tecnologici attuali del digitale (e quelli che verranno), ha ancora un senso fotografare in analogico?
Aggiungo a questo un altro "nuovo" quesito che mi gira in testa, è nato prima l'uovo o la gallina??

Grato a chiunque abbia delle info.


B.
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Luca Ghedini
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No, è una assoluta follia: per questo ho ricominciato ad usare la pellicola e a passare ore in camera oscura :smile:
Lu©a Ghedini
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carlo riggi
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Anche a rischio di espormi alla banalità, provo a dare la mia risposta: secondo me, proprio considerati i progressi del digitale, la scelta resta ormai esclusivamente un fatto di filosofia e stile di vita.
È come quando uscirono i primi zoom. All'inizio c'era chi storceva il naso per la loro oggettiva peggiore qualità rispetto alle ottiche fisse. Quando la progettazione si fece più accurata e le ottiche a focale variabile si equivalsero qualitativamente alle altre, la scelta rimase dettata solo da questioni di "filosofia dello scatto".
Personalmente, ho scelto di fotografare con ottiche fisse e digitale, ma non ho alcun pregiudizio per scelte opposte alle mie. Stili di vita, appunto.
Ciao
Carlo
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carlo riggi
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Ultima modifica di carlo riggi il gio mag 31, 2012 9:42 am, modificato 2 volte in totale.
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Luca Ghedini
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Stili di vita non necessariamente definitivi ed irrevocabili...
Lu©a Ghedini
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carlo riggi
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Naturalmente!

(Scusate il doppione precedente...)
Ciao
Carlo
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mauro ruscelli
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Si, non vedo il problema, anche oggi che ci sono gli swatch alcuni usano orologi automatici che magari ogni tanto devi pure rimettere a punto.
Alcune cose, ad alcune persone danno piacere, che problema c'e'?
Mauro

Instagram: @mauroruscelli
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Beppe
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Iscritto il: sab mar 26, 2011 2:18 pm
Località: Cesenatico
proprio l'altro giorno riflettevo sul fatto che era forse un po' di tempo che non si rispolverava l'annoso (perlomeno per questo forum) dilemma.
ora dormirò sonni più tranquilli.


per qualche verso, forse, mi manca bruno silver.
'la fotografia è alla fine un problema di equilibri molto sottili ' (L. Ghirri)

il blocchetto degli appunti
foco
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Iscritto il: mar set 27, 2011 1:55 am
Da poco mi sono regalato una 11x14in e ho iniziato a stampare a contatto al platino, sono moderno ehhh :lol: .
Si potrebbe parlare per ore ma per semplificare dico questione di gusti. Se ci si sente appagati va bene ogni mezzo.
Renmazuoh
Io onestamente non vedo alcuna provocazione e tantomeno alcun progresso nel digitale,solo fatica a raffinare un'idea commerciale ormai trentennale.In questo senso si,questione annosa.
L'opera digitale è espressione di talento,un fenomeno aggregativo che ha guadagnato senza dubbio consensi e un minimo di alfabetizzazione dalla sua nascita ma i cui caratteri distintivi non sono cambiati:simulare la realtà con una gamma discretizzata di valori.Anche un dorso Leaf da 80 MP e da 30 Meuro obbedisce a questo limite,non si scappa.Se diventeranno 800MP..sarà ancora vero.
Investire nell' elettronica è utile,pratico,veloce,versatile,leggero,mediamente economico.Un buona scelta da piazzare sul mercato.
Utilizzare invece l'ottica e la meccanica ad alto livello è altra cosa e il prodotto finale lo dimostra...
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carlo riggi
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"Simulare la realtà..." Magritte è passato invano su questa terra.

"Utilizzare l'ottica e la meccanica ad alto livello..." Quelle utilizzate nelle moderne reflex digitali sono di basso livello?

Il digitale come espressione di talento ...commerciale. Nient'altro?

Bah... Ha ragione BeeSSa, è nato prima l'uovo o la gallina? Il livello di pensiero, su questo argomento, è ancora fermo a quel quesito fondamentale. Mi sottraggo.
Ciao
Carlo
mario zacchi
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Iscritto il: ven nov 05, 2010 6:12 pm
Renmazuoh ha scritto:Investire nell' [cut] è utile,pratico,veloce,versatile,leggero,mediamente economico.Un buona scelta da piazzare sul mercato.
Ma tu guarda le coincidenze! Le stesse motivazioni di Kodak inizio 900 :D

La domanda è vecchia; le risposte (quelle feticistiche) lo sono anche di più.
Però non c' è che dire: entrambe rianimano sempre le discussioni :smile:
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simone toson
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Iscritto il: lun mag 07, 2012 2:54 pm
Località: Verona
Quello che conta, secondo me, è il risultato finale e come lo si vede.
Il fine giustifica i mezzi, siano essi analogici, digitali, toy camera, polaroid, telefonini, ecc..
Se ne può discutere per sempre e si arriverà sempre alla domanda se è venuto prima l’uovo o la gallina.
Riporto le opinioni, arcinote, di due grandi maestri, in merito:
Berengo Gardin
Vecchie lastre e pellicole contro bit e computer?
Certo e la mia non è una presa di posizione snob ma una scelta precisa che affonda le sue radici nel modo di concepire la fotografia.
Si può spiegare meglio?
Guardi, in giro vedo la pubblicità di una nota casa che produce macchine fotografiche che dice una cosa del tipo: "non pensare scatta". Ecco l'errore, io prima di scattare ci penso eccome! Con il digitale viene meno questa attenzione, l'occhio si accomoda, perde acume. Tanto se faccio mille foto una buona ci sarà, è il ragionamento.
Franco Fontana
Quali sono i mezzi tecnici che preferisce oggi? Come si rapporta con la fotografia digitale?
Non amo molto parlare degli apparecchi che uso; non lo ritengo importante; comunque oggi uso la digitale perché offre un'economia e una rapidità di lavoro che mi permette di risparmiare tempo.

Però vorrei spostare il discorso dall’ambito filosofico (nel quale si arriva sempre all’uovo o alla gallina), all’ambito tecnico-qualitativo, perché mi interessa molto la vostra opinione.
La mia opinione è che nel mondo della fotografia a colori ci siano milioni di motivi per usare il digitale in quanto la qualità è pressoché identica ai migliori rullini e diapositive che siano esistiti. In più il digitale ha moltiplicato la gamma di possibilità interpretative ed ha introdotto finalmente la possibilità di agire in postproduzione con una certa facilità.
Nel mondo della fotografia in bianco e nero, invece mi appello a voi.
Si può dire la stessa cosa oppure il digitale non è ancora del tutto soddisfacente per via di qualità di bianchi, neri, grigi, profondità, qualità della stampa?
La mia impressione è che siamo troppo legati alle icone in bianco e nero e marcatamente analogiche dei vari Bresson, Erwitt, Gardin, ecc, per trovare soddisfacente al 100% una foto digitale..
Non per niente l’uscita della nuova Leica Monochrome ha destato entusiasmo in chi pensa che forse si sia trovato un modo per avere una qualità superiore dal bianco e nero digitale, con la mente rivolta a Bresson..
O sbaglio?
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carlo riggi
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mario zacchi ha scritto:La domanda è vecchia; le risposte (quelle feticistiche) lo sono anche di più.
Sai Mario, secondo me l'idea che si sono fatti alcuni analogicisti è che gli altri, con le nuove tecnologie, vogliano riprodurli artificialmente, clonarli. Non le foto, di cui sembra non interessargli molto, loro proprio! I loro movimenti, le loro procedure, le loro idiosincrasie, il loro sentirsi depositari esclusivi della disciplina.
È un problema di identità - evidentemente fragile, forse perché formata in senso emulativo -, non di fotografia.
L'immagine non li ha mai "intaccati" (come diceva Gaber della cultura per gli americani)...
Ciao
Carlo
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