Bruno!..

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

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silver
carlo riggi
Lo sai che mi diverte chiacchierare con te.
Guarda questa foto. Non ti chiedo con cosa pensi sia stata realizzata, se sia argentica o numerica, se sia plughinica o meno. Non ti chiedo nemmeno se ti piaccia.
La mia domanda è un'altra: in una foto così cambia qualcosa secondo te, dal punto di vista concettuale, che sia stata acquisita su schedina o su pellicola?
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta, che aspetto con sincero interesse. Così come le considerazioni degli altri amici, naturalmente.
Grazie Carlo! come al solito un vero Signore...ma, sappi che, :) il piacere è tutto mio...

Prima di rispondere al tuo quesito...risposta scontatissima, però :grin: ...permettimi di leggere con attenzione quanto scritto su questo thread; perintanto mi accodo ai commenti: bello scatto... genuino, simpatico, coinvolgente ed efficace...sullo spontaneo discreto ed immediato, nutro seri dubbi... :)

ciao a presto
Bruno
silver
carlo riggi
La mia domanda è un'altra: in una foto così cambia qualcosa secondo te, dal punto di vista concettuale, che sia stata acquisita su schedina o su pellicola?
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta, che aspetto con sincero interesse. Così come le considerazioni degli altri amici, naturalmente.
Caro Carlo...dopo essermi goduto tutto il contenuto del tuo invito, e nel quale vi ho trovato spunti davvero apprezzabili ed interessanti, vengo a rispondere al tuo quesito:

Per me, e sottolineo, per me...cambia in maniera drastica.

Concentriamoci sulla tua bella immagine: noto una bella e chiassosa combriccola che si diverte e che accetta molto serenamente la tua "invasione"...magari sono stati proprio loro ad invitarti a riprenderli; bravo comunque tu.

Ed allora, io ti vedo muoverti in circolo per catturare la migliore scena, la prospettiva più interessante, il soggeto più accattivante...e mentre ti muovi, scatti...scatti..e scatti ancora, e nella tua mente si insinua il concetto della scelta del migliore scatto, fra i tanti eseguiti. Bello scatto, ma piuttosto semplice nella realizzazione.

Finita la seduta della ripresa, l'impegno d'ogni digitalista, ha termine. Schedina nel computer e, nell'attesa di vedere le immagini sul monitor per poterne scegliere la migliore, ci si tuffa in altre faccenduole...beh, tu da buon manipolare d'immagine, avresti l'arduo compito di desaturare il file originale ed aggiungerci un po' di polverina di pixel... :)

Uno scatto del genere, pur bello che sia, non possiede particolare valore...è uno scatto digitale alla portata di ogni individuo comune. Io stesso, che notoriamente sono Fotografo modesto, con la mia Canon G10 sarei stato in grado di ottenere i medesimi risultati.

Alla luce di ciò, una domanda mi sorge spontanea: Quante persone avrebbero affrontato o affronterebbero una simile situazione con la pellicola?

Stando ai numeri del WEB, io sono pronto a scommettere che, forse, soltanto il 5x1.000 si sentirebbe di farlo.

A fronte di migliaia di individui dediti al digitale, soltanto 5 Fotografi. Ogni scatto digitale costa ZERO! ogni scatto con pellicola costa 1€...rifletterei molto intensamente su questo dato.

Il Fotografo, finita la seduta, deve forzatamente continuare a prestare la propria opera per poter ammirare quanto eseguito durante lo scatto...impegno costante, dalla preparazione dei chimici, e sino alla stampa finale.

Il valore di una scultura in marmo o in bronzo è dato dall'abilità dell'autore, dal costo del materiale e dalla unicità dell'opera; una scultura in resina, realizzata in automatico, in numero illimitato, vale poco...pochissimo.

La Fotografia con pellicola è come una scultura di marmo o di bronzo...lo scatto digitale........

Naturalmente, parere personale...nella speranza di non aver urtato la tua suscettibilità.

ciao
Bruno
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carlo riggi
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silver ha scritto:Naturalmente, parere personale...nella speranza di non aver urtato la tua suscettibilità.
Se pensavo di lasciarmi urtare la sensibilità non "sconcicavo" il can che dormiva... :)

Sei ospite del mio invito, quindi non infierirò sulla tua risposta che appare intrisa di pregiudizio e ...ignoranza dei processi.
Ti dico solo che lo scatto fu unico. Potrei farti vedere la progressione dei raw, ma penso che tu possa fidarti.
Ti dico pure che dopo ogni scatto io non mi riposo affatto, ma fatico per rendere quel che ho visto "come" l'ho visto. Esattamente come succedeva in CO.
Penso che dalla tua posizione, che rispetto pur non condividendola, tu ti perda molto del gusto di guardare le fotografie. Sei diventato una specie di "fotografo paranoide", tutto intento a sgamare l'artificio, piuttosto che goderti l'emozione.
Dopo i saluti, ti allego due foto, tra le tante di simile portata, scattate da me in epoca analogica. Più difficili di quella che ha aperto questo thread, ugualmente uniche. Mi chiedo cosa possa essere cambiato nella mia testa per trasformare me, lo stesso fotografo di prima, in uno scattatore seriale.
Infine ti ringrazio. Per la tua risposta, per l'apprezzamento alla foto, e per la tua oscena schiettezza (di cui non dubitavo). ;)

Buona serata
Carlo

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Giuseppe Mosconi
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Carlo! Invidio la tua costanza nel voler vedere Bruno come una persona con la quale confrontarsi fotograficamente. Periodicamente ci tento e ritento anch'io anche se con argometazioni meno valide delle tue foto che per me sono, per costanza di risultati e qualità di ogni scatto, su un'altro pianeta. I pregiuzi di Bruno sono emersi chiaramente nel suo commento alla tua FANTASTICA Fotografia: ha giudicato il modo con cui è stata colta la foto (supponendolo) e non il risultato. Mi permetto di affiancarmi a te in questo triste destino quando ha commentato le mie ultime foto postate (Giorgio e Danilo). Che ci vogliamo fare: dopo decenni di scatti analogici l'esserci convertiti parzialmente o totalmente al digitale è stata la nostra sciagura agli occhi del Bruno talebano. Peccato proprio perchè lui si perde il piacere della Fotografia e noi una controparte che io continuo a considerare potenzialmente interessante proprio per la sua competenza.

Non ci resta che stare con la gente e con le nostre emozioni, condividere con loro alcuni attimi di vita e tentare di fermarli nel tempo.

Che ci frega se "transita" da un sensore o da un pezzo di celluloide! Pensa che i graffitari di alcuni millenni fà usavano la pietra!
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."

http://www.flickr.com/photos/gimo/
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carlo riggi
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Grazie Giuseppe!..

Ciao
Carlo
ExContax
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Queste ultime sono stupende Carlo, come del resto la prima, altro che disquisizioni .... c'è poco da disquisire di fronte a certi standard, pellicola o sensore che sia ...

Ciao, Max
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carlo riggi
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Grazie anche a te Max!

Ciao
Carlo
foco
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Rispondo anch'io alla domanda iniziale del nostro amico Carlo.
In questo caso a mio parere considerando che l'utilizzo finale dell'immagine (in questo preciso caso) è il monitor dei nostri computer poco importa se l'immagine sia digitale o non.
A monitor file o scansione sono uguali anche perchè entrambi sono 2 files digitali(mio parere). Tutt' altra cosa sarebbe analizzare la stessa immagine stampata su carta. Concettualmente non c'è differenza(digitale o non) ma solo una perdita di toni(in questo caso darebbero un atmosfera diversa), tridimensionalità etc da parte della stampa digitale. Ovviamente parlo di bianco e nero(in particolar modo con giornate grigie) per il colore tutt'altra faccenda.
Riguardo alla foto il soggetto al centro ha una grande espressività e penso che lei sia giustamente soddissfatto del risultato per questo motivo. Se però posso muovere qualche critica mi piacerebbe aggiungere che fra i 9 personaggi c'è anche un pelo di confusione. Mi rendo perfettamente conto delle difficoltà di tenere buoni(perfetti allo stesso tempo) 9 soggetti all'interno del campo visivo.
Complimenti per la foto.
Saluti.
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carlo riggi
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Iscritto il: gio giu 25, 2009 10:38 pm
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La ringrazio per il contributo, Foco.
Quando parla di perdita di toni e tridimensionalità delle stampe digitali fa riferimento ad esperienze dirette?

Saluti
Carlo
mario zacchi
Messaggi: 522
Iscritto il: ven nov 05, 2010 6:12 pm
A monitor file o scansione sono uguali anche perchè entrambi sono 2 files digitali(mio parere).

Mica tanto ... se il negativo, come si legge ed è vero, offre grandi possibilità di registrazione, potendo abbinare la flessibilità che poi offre in fase di trattamento, acquisirlo con uno scanner di livello dà la possibilità di ottenere file assai ricchi che, confrontati con gli analoghi delle fotocamere, almeno quelle abbordabili ai più, sono più soddisfacenti. Di riflesso la stampa ben fatta dà poi migliori risultati. Aggiungo però che questo discorso, dal mio punto di vista e per la mia piccola esperienza, vale se si ama la gamma estesa, quindi effettivamente ricca; se viceversa piacciono forti contrasti, gamma più aggressiva, più dura, francamente il digitale nativo, per quello che mi suggeriscono gli occhi, va benissimo.

Se non altro perché resta imprescindibile poi il punto centrale, per me: se davanti ad una foto si sente profumo di bacinelle e basta, ciò non è sufficiente. Perché se la ritualità (vedi Stefano) è un godimento più che legittimo, anche bastante dal punto di vista personale, essa non coinvolge chi guarda. Chi guarda, guarda il risultato nell' insieme: se funziona poco gli importa come lo ha ottenuto l' autore; cosa che può, eventualmente io credo, essere argomento di un approfondimento su di lui, sulla sua personalità artistica.
BeeSSa
Messaggi: 1095
Iscritto il: mar apr 14, 2009 12:29 pm
Grazie a tutti per queste riflessioni di queste pagine credo che in qualche modo si dovrebbe sempre cercare di esprimersi in modo così civile. Detto questo dal canto mio posso solo aggiungere che per adesso riesco a far coesistere entrambe le cose è un bel lavorare ma tanta è la soddisfazione di perdersi nella fotografia.

Un saluto

B.

@Carlo: le foto proposte sono molto belle come sempre :grin:
foco
Messaggi: 176
Iscritto il: mar set 27, 2011 1:55 am
Caro Carlo in linea di massima la penso così.
A colori le foto più belle che ho visto (dal punto di vista della stampa) sono senza ombra di dubbio i day transfer di Larry Burrows sulla guerra del Vietnam o i day transfer di Robert Mapplethorpe. Ricordo ancora che tanti anni fa davanti alle stampe pensai che se fossi stato in grado di stampare cosi a colori avrei smesso di fotografare in bianco e nero(e ce ne vuole). Se però consideriamo la stampa a colori standard anche di ottimo livello la stampa digitale sempre a colori mi soddisfa enormemente in particolar modo se i file provengono da dorsi hasselblad, leica m9 canon 5d etc. accoppiati a lenti di prestigio(parlo solo di qualità e non di contenuto).
Parlando di bianco e nero invece non ho ancora avuto l'occasione di vedere (la sto cercando da molto, quasi rassegnato) una qualsiasi foto digitale anche uscita da dorsi hasselblad etc(su cartaceo naturalmente intendo stampa fotografica non editoriale) degna di essere paragonata ad un negativo prodotto con attrezzature di qualità e stampato su carte di qualità baritate possibilmente a gradazione fissa e possibilmente con teste a luce fredda etc.
La mia impressione è che in digitale in bianco e nero i neri non siano mai neri, stessa cosa per i bianchi(mai bianchi). Tutto mi sembra impastato come quando per risparmiare si stampava sulla politenata.
Oltre a questo il negativo stampato fine art mi da una tridimensionalità e un fascino che non penso mai potranno essere raggiunti dalla fotografia digitale in bianco nero. Proprio l'altra sera ho stampato una foto su carta Bergger a gradazione fissa e il tipo di carta accoppiata al tipo di rivelatore etc ha dato all'immagine un tono retro anni 50. La stessa foto stampata ad esempio su carta Ilford cambiava notevolmente l'emozione dello spettatore di fronte all'immagine. Queste piccolezze che per me sono molto importanti non penso siano mai possibili in digitale. E' una questione di emozioni non di numeri.Naturalmente sarei ben felice di poter rivedere le mie idee.
Penso inoltre che si arriva ad apprezzare queste cose in stampa solo dopo un lungo e duro percorso di camera oscura e dopo aver visionato le mostre dei grandi fotografi. Non vorrei dire cavolate ma forse alcuni nascono più predisposti a vedere queste sfumature altri meno è un pò come chi nasce con 40 battiti del cuore senza fare nulla e come chi per arrivare sotto i 50 si deve allenare 7 ore al giorno e mai arriverà ai 40. Ma forse questa è solo una schiocchezza.
Purtroppo la cultura della stampa fine art si sta perdendo. Mi delude moltissimo il livello di stampa delle mostre odierne. La fotografia digitale nonostante i suoi numerosi meriti(per me solo la possibilità di inviare una foto in tempo reale a discapito però dell'indagine ponderata e razionata) ha ammazzato questo aspetto.
Presto mi rifarò gli occhi con la mostra dello Zio Anselmo a Modena.
Saluti.

Caro Mario,
rimango dell'idea che un negativo scansionato si trasformi in file. Al contrario un negativo stampato su carta tradizionalmente diventa una stampa fotografica. Fino a qui ne sono certo. Scherzi a parte come la penso è riportato nelle righe precedenti destinate a Carlo e a tutti gli amici del gruppo. Sul suo secondo punto sono pienamente d'accordo con lei. Le foto del carcere di abu ghraib sono delle grandi foto anche se scattate con un telefonino. Ci tengo a precisare che L'immagine finale e la sua comunicatività in fotografia sono le sole cose che contano. Però se parliamo di eccelenza e genio costruttivo parlo di Leica, se parlo di eccelenza di stampa parlo di baritate e day transfer etc.

Saluti.
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carlo riggi
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foco ha scritto:Naturalmente sarei ben felice di poter rivedere le mie idee.
Ho una certa qual considerazione delle stampe che, dopo tanto tribolare, riesco ormai a ottenere in totale processo digitale.
Ma non sarò certo io, quand'anche avessi il piacere di mostrargliele, a pretendere di farle cambiare idea.
Le riporto solo l'esperienza di una recente meravigliosa retrospettiva di Jodice, al Palazzo delle Esposizioni a Roma, dove stampe digitali facevano splendida mostra di sé, senza arrossire, accanto ad altrettanto mirabili stampe argentiche. Stiamo parlando di un autore che non credo ammetta cedimenti sul piano della qualità formale.
Grazie ancora per le sue idee.

Un grazie anche a BeeSSa per il suo gentile apprezzamento.

Saluti
Carlo
BeeSSa
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carlo riggi ha scritto:
foco ha scritto:Naturalmente sarei ben felice di poter rivedere le mie idee.
Ho una certa qual considerazione delle stampe che, dopo tanto tribolare, riesco ormai a ottenere in totale processo digitale.
Ma non sarò certo io, quand'anche avessi il piacere di mostrargliele, a pretendere di farle cambiare idea.
Le riporto solo l'esperienza di una recente meravigliosa retrospettiva di Jodice, al Palazzo delle Esposizioni a Roma, dove stampe digitali facevano splendida mostra di sé, senza arrossire, accanto ad altrettanto mirabili stampe argentiche. Stiamo parlando di un autore che non credo ammetta cedimenti sul piano della qualità formale.
Grazie ancora per le sue idee.

Un grazie anche a BeeSSa per il suo gentile apprezzamento.

Saluti
Carlo
è un aspetto quello della stampa digitale con il quale inizio a cimentarmi pure io se ti va Carlo (il tu per me è più congeniale) potresti approfondire il tipo di processo che accontenta i tuoi standard in modo che ognuno condivida la propria esperienza.
Dal canto mio, mi stò attrezzando con una 2100 epson e tra un po' relativi colori MIS per la stampa in BN ho però ancora alcune indecisioni sulla carta che potrebbe soddisfarmi.

un saluto

B.
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carlo riggi
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BeeSSa ha scritto: se ti va Carlo (il tu per me è più congeniale) potresti approfondire il tipo di processo che accontenta i tuoi standard in modo che ognuno condivida la propria esperienza.
Certo che mi va. (il tuo "suo" era una normale terza persona. :) Il "lei era per il nuovo amico Foco, al quale magari possiamo rivolgere insieme l'invito di passare al "tu"...).
Adesso sono un po' di fretta, ti rimando intanto a questo: http://tinyurl.com/678ul4r Avremo modo di parlarne con più calma.
Ciao
Carlo
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