[Foto] Calafàto

[Nikita]

Con una Rolleiflex.

Nicola

[NatRiscica]

Splendida!

Dati tecnici?

Con un doveroso inchino...


Nat

[Nikita]

Ciao Nat,
grazie, i dati tecnici sono i seguenti:

Tri X, esposta aprendo di un 1/2 diafraffa abbondante rispetto alla lettura dell'esposimetro, quindi dovremmo essere a circa 250 asa e non 400.
Sviluppo X tol, diluizione (1+1), durata 10', prebagno con acqua a 20° per 45", agitazione continua per i primi 30", poi 4 capovolgimenti con rotazione del polso della durata complessiva di 10' alla fine di ogni minuto successivo.

Tri X & X Tol a mio parere hanno un'ottima sinergia.

Alla prossima Maestro.

Colgo l'occasione per augurare a tutti i "PHOTOBITTIANI" un felice e sereno Anno Nuovo.

Un abbraccio.

Nicola

[_De]

Ciao Nicola,
ti auguro uno splendido 2007.

Mi piace molto lo sguardo (lo hai già fotografato il signore con gli occhi chiari vero?), mi spiace un po' per la mano.

Estendo gli auguri a tutti voi...

[Condor]

Ciao Nik, sulla mano ti hanno già detto, io aggiungo che nei ritratti preferisco il soggetto quando guarda diretto chi riprende o quando è indaffarato a fare qualcos'altro. In questo caso sembra che il soggetto sia in posa, ma non abbia voluto guardare diretto o all'ultimo momento si sia fatto distrarre da qualcosa.

Naturalmente è una mia opinione.

[ulyssesitaca]

buon anno anche a te, Nikita.
E continua ad usarla, la rollei, che' la usi bene...

Prebagno di acqua ? E poi chiedi a me come sviluppare la APX ???
Io sono troppo rozzo per te: un fotografo da terzo mondo.

[Nikita]

Ciao Dèdè,
grazie di cuore degli auguri che ricambio augurandoti un 2007 pieno di soddisfazioni e serenità. Il signore dagli occhi chiari è lo stesso signore che ho fotografato nella foto "Poppa". Si chiama Alfredo ed è simpaticissimo.

Ciao Stefano,
anch'io preferisco nei ritratti che il soggetto abbia lo sguardo rivolto verso chi lo riprende. Se non ci sono le condizioni per farlo, cerco di riprenderlo mentre lavora o è impegnato a fare qualcos'altro. Nella fattispecie il soggetto in posa, appena ho chinato il capo per guardare nel pozzetto, ha distolto lo sguardo, purtroppo. Ma fa sempre così, finchè gli parli ti guarda, appena vede che vuoi ritrarlo, gli occhi diventano mobilissimi ed inafferrabili.
La tua opinione è sempre molto gradita, come quella di tutti gli altri che hanno avuto la bontà di dirmi quello che pensano.

Ciao Raffaele,
ti ringrazio per gli auguri che ricambio di cuore.
La Rolleiflex mi da molta soddisfazione nell'usarla, se la lascio qualche volta e perchè non posso fare a meno di usare il 50cron wetzlar.
Io non conosco il "tuo terzo mondo", ma una cosa è certa: sei riuscito a trasformare una palude in un bacino di acqua "ferrarelle" ... e senza aggiunta di anidride carbonica, ma con naturalezza. Sarà che sei un chimico, ma a me più che la rozzezza viene in mente una fragrante effervescenza.

Saluto anche Nat, naturalmente

Vi riabbraccio tutti.
_______________

Nicola

[luca rubbi]

Nicola, ritratto efficacissimo come al solito, anch'io come Deborah avrei preferito la mano dentro all'inquadratura, ma la cosa non è vitale, ed è sempre spiacevole sentirsi dire "io avrei fatto questo, io avrei tolto quello, elimina quello con photoshop" e via dicendo, sai che io sono un integralista nel taglio e quindi accetto quello che mi accade, credo che tu sia un po' come me, se la foto non fosse stata abbastanza buona non l'avresti proposta.

Ciao
Luca

[Nikita]

Ciao Luca,
grazie, apprezzo molto il tuo parere.
Domani caricherò la Rolleiflex, perchè ho deciso di tornare a fotografare Alfredo con tutte e due le mani non appena possibile.
Spero solo di ritrovare la luce giusta ... e poi non posso e non voglio tenervi scontenti alla fine dell'anno !

Nicola

[ulyssesitaca]

Ci ho messo un attimo, Nikita (per me sei e resti "Nikita", ovviamente) a capire la tua elegantissima analogia.
Te ne ringrazio, e non aggiungo altro.

Nota fotografica: anche io preferisco (credo ormai sia ovvio) la gente che guarda in camera, per potermi illudere di avere avuto un contatto, istantaneo, fuggevole e magari fasullo, con un altra vita e la sua storia. Piu' che un osservatore acuto mi sento un "ascoltatore" e quando non lavoro cosi mi sento "male".
In questo, trovo straordinaria e irrinunciabile la M, con la sua fulmineita' di scatto e il suo rapporto di ingrandimento di 0.72 che ben si adatta alla mia visione miope e mi permette di scattare con entrambi gli occhi aperti, continuando a parlare col mio soggetto, se necessario. Anche per questo preferisco il 35 mm su M e il 50 mm su reflex: la prima mi coinvolge NELLA foto, la seconda mi infonde un feeling piu' "privato" da osservatore.
Detto cio', la Rollei mi affascina (oltre che per i risultati della mia Planar) anche per questo modo che ha di richiederti un piccolo inchino davanti al frammento di realta' che stai per riprendere...