Giocattoli per adulti

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

cliqueur
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Visto che Carlo Riggi dice
Per molti di noi, fare delle fotografie è il pegno da pagare allo smodato desiderio di attrezzature fotografiche.
Quale è il vostro rapporto con macchine e obiettivi. Non la marca (non è questione di cosa è meglio, ma cosa vi muove), ma quali sono i moventi, cosa vi portate dietro e quando, come la usate? Come annusate in giro e cosa vi spinge a cambiare?
Grazie,
L.
Andrea
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.... che domandona !

Curiosità, da sempre, per tutte le macchine, intendendo per tali gli strumenti che mantengono un rapporto con tutte le mani e non con le sole dita.
Messa a fuoco manuale, ghiere, mirino e silenziosità le caratteristiche per farsi desiderare.
La frase di Carlo però evidenzia di più lo squilibrio di chi ama lo strumento ed è per questo che ogni tanto è pure costretto ad usarlo.
Le migliori foto per me avvengono quando esco con un solo obiettivo, anche se magari ne un'altro in tasca, ma me ne dimentico, quasi fosse la ruota di scorta.
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GIALLO
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Davvero una domandona: uno deve fare i conti con le proprie debolezze.
Per me sarebbe ipocrita non ammettere che certi attrezzi, specialmente certi obiettivi, esercitano di per sè una forte attrazione che talvolta me li fa acquistare anche se in concreto sono ben conscio che le mie esigenze fotografiche non li giustificano minimamente o solo in piccola parte.

Per poi cercare periodicamente una catarsi ed un recupero delle origini uscendo a fotografare con una sola ottica fissa, od un paio al massimo, perchè le mie origini fotografiche (come penso quelle di chi tra noi ha qualche primavera alle spalle) mi portavano a centellinare gli scatti della mia reflex meccanica dotata del solo (solo?) 50mm 1:1,9 con i pochi rullini di Ilfochrome 200 che le risicatissime finanze di studente mi concedevano di comprare.
Perciò l'idea stessa del bracketing non era nemmeno praticabile: l'esposizione, che diamine, si studia e si pensa, un colpo solo e poi l'attesa di giorni per vedere il risultato con il lentino Horizont 10x sulla tavoletta luminosa a 5500K.
Se penso adesso, quando - non sempre, ma talvolta - faccio tre scatti solo per la pigrizia di non pensare o di non modificare la lettura da matriciale a spot... che vergogna!
Ma mi divertivo infinitamente di più allora, i miei sbagli non erano attribuiti alle carenze dell'attrezzatura e soprattutto da essi mi ponevo domande e cercavo di imparare anzichè - come di moda oggi - pubblicarli acriticamente e sbandierarli come arte e creatività preconfezionata quando qualcuno fa notare una carenza tecnico-compositiva.
Non parlo di questo forum, naturalmente (soprattutto ora).
Un saluto.
Γηράσκω δ' αεί πολλά διδασκόμενος

http://www.flickr.com/photos/giallofoto/
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carlo riggi
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Io amo ogni prodotto fotografico, con particolare riguardo verso quelli che richiamano le fogge classiche, essendo quello il mio imprinting.
Fosse per me li avrei tutti. Pochi sono i prodotti che mi hanno lasciato freddo. Le Nex, per esempio, e pochi altri.
Il mio problema semmai è un altro: avere una ridondanza di attrezzature diluisce il mio investimento su di esse e mi confonde, riducendo il mio potenziale creativo anziché accrescerlo.
Ecco il limite alla mia bulimia da attrezzature fotografiche.
Possedere fotocamere e obiettivi rappresenta indubbiamente la parte libidica della mia fotografia. Scattare è la parte dolente, a volte penitenziale o catartica. Ma credo che questa componente dolorosa sia connaturata a tutti i processi creativi, in tutte le arti.
Cosa mi porto dietro. In genere una fotocamera e un'ottica fissa, a parte la compatta nel taschino sempre e ovunque. Ho sempre detto che a me, per la mia fotografia, basterebbe un corpo macchina e un 35 (o 28). Il resto è per far muovere il PIL.
Ciao
Carlo
cliqueur
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Andrea ha scritto:.... che domandona !

Curiosità, da sempre, per tutte le macchine, intendendo per tali gli strumenti che mantengono un rapporto con tutte le mani e non con le sole dita.
Messa a fuoco manuale, ghiere, mirino e silenziosità le caratteristiche per farsi desiderare.
La frase di Carlo però evidenzia di più lo squilibrio di chi ama lo strumento ed è per questo che ogni tanto è pure costretto ad usarlo.
Le migliori foto per me avvengono quando esco con un solo obiettivo, anche se magari ne un'altro in tasca, ma me ne dimentico, quasi fosse la ruota di scorta.
E' vero Andrea. Confermi quello che pensavo: facciamo le nostre fotografie con la macchina e l'obiettivo che abbiamo dietro, o montato sulla macchina. E se con la macchina ci troviamo bene, tanto meglio, se la sappiamo usare bene quasi non ci accorgiamo delle operazioni che svolgiamo.
D'altra parte, se l'attrezzatura non ci è congeniale probabilmente il più delle volte resterà a casa.
Molte delle mie fotografie che apprezzate (grazie!!!) sono state fatte per caso, non nel corso di sessioni dedicate alla fotografia. La macchina c'era e lo scatto è venuto naturalmente di conseguenza.
Quante fotografie sbagliate perché ho lasciato fare all'autofocus (anche perché non lo sapevo usare).
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Condor
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Con il tempo sto perdendo interesse nel cambiare i "giocattoli": i corredi Hasselblad sono gli stessi da 12 anni, sono tornato agli stessi obj Leica R dopo 10 anni, il corredo digitale è sempre lo stesso, ecc... Ma ancora ogni tanto la voglia di sperimentare torna fuori ed ecco che scappa la scimmia http://wp.me/p5f1uz-Zn :D

In ogni caso l'acquisto è finalizzato a trovare qualcosa di nuovo per l'immagine da scattare, per esplorare nuovi sentieri, piuttosto che per il piacere "tecnico" di possedere attrezzatura di pregio, rara o altro.

Ciao
cliqueur
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GIALLO ha scritto:Davvero una domandona: uno deve fare i conti con le proprie debolezze...
Come mi trovo in quel che dici: ho cominciato a fotografare con quello che avevo, senza pensarci, a parte che la pellicola doveva essere in bianco e nero (si anche con l'Agfa ISO Rapid) e che c'erano scene che dovevano essere riprese.
Poi la prima reflex, con il 50 1.8.
Un certo senso di insoddisfazione per avere - a causa dei pochi soldi - solo quell'ottica. Ma poi ho scoperto che è una regina tra le lenti.
Ad un certo punto sono diventato bulimico, al punto di arrivare ad AF e Program-mode e zoom. Un disastro. Non sapevo più inquadrare, più mettere a fuoco quello che doveva esserlo, valutare l'esposizione.

E poi basta. Come Andrea: una macchina, un obiettivo montato e tenuto li. Anche se mi porto la borsa con qualche altro obiettivo raramente lo cambio. Adatto i soggetti alla lunghezza focale che ho su. Pensavo che non avrei mai saputo stimare il campo inquadrato da una determinata ottica e invece ora ho scoperto che lo so fare.

E non desidero più nulla. Va bene, un sogno proibito ce l'avrei. Ma è un sogno.

Forse direte che sono strano, ma dopo tanta brama mi interessa molto di più fotografare che stare dietro all'attrezzatura.

Carlo, vedi che alla fine, al di là di ciò che abbiamo nell'armadio, anche tu adotti un approccio minimalista. ;)
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maucas
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Iscritto il: lun apr 25, 2011 7:51 pm
Località: Napoli/Cosenza
E' da un po' che sono arrivato alla conclusione che avere tante fotocamere poi,alla fine,disorienta e disperde le idee.
A parte,poi,le problematiche "tecniche" : proprio ieri sera,ad esempio,sono riuscito a partecipare ad una visita guidata a tema "la Napoli esoterica",con annessa visita alla tomba nella quale,secondo studiosi dell'università' di Tallin,pare sia sepolto il famigerato Conte Dracula,con la X100 completamente scarica. Non ho potuto scattare una,e dico una,foto.
Tra Rolleiflex,F3 e Contax non la prendevo da un po',giusto per farle fare qualche scatto avevo deciso di usarla ma,nonostante abbia pensato di sostituire la batteria inserita con un'altra riposta carica e che mi aveva segnalato carica piena,non sono riuscito a scattare una foto.
Maurizio Cassese.
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massimostefani
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Iscritto il: gio dic 28, 2006 7:28 pm
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Luca A Remotti ha scritto:Visto che Carlo Riggi dice
Per molti di noi, fare delle fotografie è il pegno da pagare allo smodato desiderio di attrezzature fotografiche.
Quale è il vostro rapporto con macchine e obiettivi. Non la marca (non è questione di cosa è meglio, ma cosa vi muove), ma quali sono i moventi, cosa vi portate dietro e quando, come la usate? Come annusate in giro e cosa vi spinge a cambiare?
Grazie,
L.
Nessun legame sentimentale ...quando mi stanco cambio macchina e formato senza remore e, forse, senza un vero perchè, dal momento che ho "frullato" più o meno sempre li : Nikon - Contax - Leica - HSB ...analogicamente parlando.
E poi 20 mm ( 40 in HSB ) full time :-)
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
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Gianluca.Monacelli
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Iscritto il: mar mag 01, 2007 3:24 pm
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Ho iniziato con una nikkormat usata cedutami da il mio zio 'mitico'. Poi son passato alla F80 per poi passare, attraverso questo forum e leicapassion, a una M2 con un iniziale elmar 50/2 rientrante. Quest'ultima soluzione mi ha scaldato l'anima: il mito e i miti, le piccole dimensioni, l'essenziale della fotografia. Soprattutto ho scoperto che le dimensioni del mezzo mi aiutavano a superare la mia timidezza, ovvero il timore di essere notati con macchine ingombranti. Poi col digitale è iniziata la bulimia relativa ma sempre nell'ottica di un corpo compatto per un corredo essenziale: 3 ottiche fisse. La prima fu la Epson RD1s con VC 35/2.5 e summicron 50/2 wtz. Con questa triade ho ottenuto il massimo della goduria e soddisfazione. Non l'ho più ritrovata...è come il primo amore!!. La M8 non ha mai eguagliato la epson in termini 'affettivi'. Come compatta ho scelto la X10 (che sto per vendere). Poi quando volevo passare al FF con la M9 Alberto Bari mi sconsigliò e approdai alla xpro 1 che doveva sostituire/ accostare la M8 e la epson ma non mi ha mai convinto in modo definitivo e non ho ceduto nessuna delle 3. Infine oggi ho aggiunto la Sony a7s: 'un amore tutto da decifrare'. La 7s mi ha permesso di scoprire ottiche diverse dai leica come i takumar e di tornare a giocare con gli obiettivi nikon ai e ais! Però manca di pixel. Se ne avesse avuti un 24 Mp sarebbe stata perfetta. Scatto silenzioso. Assente! Dimensioni compatte. Però difficoltà nella messa a fuoco manuale. Il telemetro è per me imbattibile e irrinunciabile. Quindi rimango in attesa di un giocattolo nuovo magari fra 2 o 3 anni.

Ma la risposta alla domanda è quella andare da sempre alla ricerca di un oggetto che mi rapisca sul piano del feeling che mi permetta di estrapolare tutta la creatività possibile come fu l'incontro con M2/Rd1s; ma che abbia un sistema tecnologico avanzato, che permetta di fotografare con discrezione, velocità e con pochissima luce con le ottiche che amo di più: leica.

Da poco ho iniziato a vendere...fuji!
Ciao a tutti, Gianluca
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cliqueur
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Ma quale è per voi il rapporto tra mezzo fotografico e la vostra fotografia?

Io per esempio ho diversi progetti in corso, che procedono lentamente perché se ci vuole tempo per fotografare ce ne vuole ancora di più per sviluppare, per studiare, far sedimentare, fare scansioni e produrre le fotografie (ho un arretrato spaventoso, anche se scatto 4-5 rulli al mese).

In questo momento mi interessa cosa fotografo piuttosto che con cosa. Penso anche che per concentrarmi sul fotografare sia necessario non dover pensare a come si usa la macchina. Lo debbono intuitivamente sapere le mani, senza far intervenire la testa, che deve poter pensare solo alla composizione.
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carlo riggi
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Iscritto il: gio giu 25, 2009 10:38 pm
Località: Milazzo
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Il mio rapporto è inversamente proporzionale. I momenti in cui sono accecato dalla "furia acquistandi" sono quelli in cui la mia creatività è in secca.
Viceversa, quando fotografo sul serio non sono toccato minimamente dalle fisime da nuove attrezzature.
Vero, però, che il nuovo acquisto genera qualche piccolo risveglio di motivazione. In genere è passeggero, però.
Ciao
Carlo
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leika
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Iscritto il: gio feb 13, 2014 4:18 pm
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Io non entrò nello specifico della discussione , ma mi limito solo a dire che dovremmo avere sempre più spesso la nostra fotocamere a portata di mano , il mondo ci regala tante di quelle scene che noi appassimoati dobbiamo cogliere con l'ottica giusta e sopratutto con la propria sensibilità
saluti,Giacomo
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