Sulla fotografia di Nudo - un dialogo

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

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abschied
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Luca, mi sa che per fare in fretta hai scritto una frase contraddittoria: "Come è noto io considero il ritratto come HCB, quando c'è la posa e quindi la coscienza da parte del soggetto di essere ritratto, le foto realizzate all'insaputa della persona o comunque mentre si dedica ad altre attività per me non sono ritratti." In ogni caso, tanto per capirci, questa fotografia di Cartier-Bresson è un ritratto oppure no?
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Paolo Viviani
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luca rubbi
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abschied ha scritto:Luca, mi sa che per fare in fretta hai scritto una frase contraddittoria: "Come è noto io considero il ritratto come HCB, quando c'è la posa e quindi la coscienza da parte del soggetto di essere ritratto, le foto realizzate all'insaputa della persona o comunque mentre si dedica ad altre attività per me non sono ritratti." In ogni caso, tanto per capirci, questa fotografia di Cartier-Bresson è un ritratto oppure no?
Caro Paolo,
no, non è contraddittoria, è il pensiero di HCB, leggiti il mio secondo intervento da un post del dicembre del 2006

https://www.photobit-forum.it/phpbb/view ... range+love

Poi la foto da te postata di Matisse che disegna i colombi viene proprio citata dallo stesso HCB non come un ritratto ma come una foto di reportage.

Ciao Luca
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abschied
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La contraddizione non è nel riferimento alla fotografia di Matisse ma nella frase in se. Provo a scomporla: "quando c'è la posa e quindi la coscienza da parte del soggetto di essere ritratto [...] per me non sono ritratti". E fin qui ci siamo; si può essere d'accordo e quindi dire che l'immagine di Nadar della madre non è un ritratto, oppure no. E' un punto di vista su cui è lecito essere in disaccordo. Poi però c'è la seconda parte "le foto realizzate all'insaputa della persona o comunque mentre si dedica ad altre attività", la quale, per come è piazzata lì, implica sintatticamente la stessa conclusione: "[...] per me non sono ritratti". Ora se non sono ritratti né quelli in cui il soggetto è cosciente di essere fotografato, né quelli scattati a sua insaputa, si arriva alla conclusione piuttosto paradossale che il ritratto in fotografia non esiste. Tu non credevi che loico io fossi...
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luca rubbi
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Leggi la prima parte:
Come è noto io considero il ritratto come HCB, quando c'è la posa e quindi la coscienza da parte del soggetto di essere ritratto.

Questo è ritratto.

La seconda:
le foto realizzate all'insaputa della persona o comunque mentre si dedica ad altre attività per me non sono ritratti.

Questi non sono ritratti

D'altronde è la stessa cosa che dico nel 2006:
Nel ritratto la posa è fondamentale, in questo sono bressoniano, il soggetto non deve essere impegnato in attività di qualunque tipo, altrimenti non è ritratto ma reportage, certo c'è una componente ritrattistica, ma io ne faccio un fatto ideologico, la persona ritrattata deve essere in posa, ben conscia del ruolo che ha e del destino immanente che intreccerà per sempre la sua vita e quella del fotografo.

Ciao
Luca
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Adesso ho capito come intendevi la sintassi della frase. Mi aveva fuorviato la virgola invece del punto e virgola dopo "da parte del soggetto di essere ritratto". Rimane il fatto che la distinzione fra ritratto e reportage non è poi così netta. Dubito che Matisse, per quanto occupato a disegnare, non fosse "ben conscio del ruolo che ha e del destino immanente che intreccerà per sempre la sua vita e quella del fotografo." E che dire della fotografia dei coniugi Curie, che, secondo quanto raccontato dallo stesso Bresson, fu scattata all'improvviso nel momento in cui gli fu aperta la porta? Quello effettivamente doveva essere un reportage, ma alla fine l'unica immagine che resta è proprio quella li, che per me è un ritratto.

D'altronde lo stesso Bresson non era così categorico come dici:"HCB lui-même cherche à faire oublier sa présence, comme il l'expliquait au Monde en 1983 : "Il ne faut pas qu'on se dise : "Monsieur le photographe était là." Il faut prendre le type quand il est à l'intérieur de lui-même. Le portrait, c'est passer l'appareil entre la chemise et la peau, sans faire de mal." A la pose, HCB préfère les gestes en demi-teinte ou les instants volés." (Dalla prefazione all'esposizione "Le portrait selon Cartier-Bresson" del 2006)
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abschied ha scritto:Adesso ho capito come intendevi la sintassi della frase. Mi aveva fuorviato la virgola invece del punto e virgola dopo "da parte del soggetto di essere ritratto". Rimane il fatto che la distinzione fra ritratto e reportage non è poi così netta. Dubito che Matisse, per quanto occupato a disegnare, non fosse "ben conscio del ruolo che ha e del destino immanente che intreccerà per sempre la sua vita e quella del fotografo." E che dire della fotografia dei coniugi Curie, che, secondo quanto raccontato dallo stesso Bresson, fu scattata all'improvviso nel momento in cui gli fu aperta la porta? Quello effettivamente doveva essere un reportage, ma alla fine l'unica immagine che resta è proprio quella li, che per me è un ritratto.
Si, anche a me era venuto il dubbio che fosse stata la virgola a fuorviarti, comunque è chiaro che su alcune tipologie di foto la differenza può essere solo una sfumatura.
HCB sulla foto dei coniugi Curie, sosteneva che sapeva di aver fatto già lo scatto giusto e rimase lì solo per buona educazione. Con il ritratto di Ezra Pound accadde invece che restarono un'ora guardandosi senza dirsi niente e senza alcuna impazienza da parte dei due, una maniera di cercare la consonanza, mi pare che scattò 8 foto.

Ciao
Luca
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