Metodi di lavaggio ed asciugatura stampe baritate.

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Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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Nikita
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Dopo aver lavato ed asciugato le pellicole vediamo di lavare ed asciugare le stampe su carta baritata.
Un cenno possiamo farlo anche per le stampe su politenata.
Come fate?
Usate una vasca di lavaggio come quelle della Nova ? Ma soprattutto le vasche di lavaggio le ritenete utili al fine di un efficace lavaggio delle stampe ? Le vasche possono consentire un reale risparmio di acqua ?
Usate prodotti chimici come il sodio solfito o il sodio carbonato per ridurre i tempi di lavaggio ?
Quali altri metodi o prodotti usate ?
Ve lo chiedo perchè sono ossessionato dal consumo dell'acqua e farei di tutto per diminuirlo al massimo.
Buona giornata.

Nicola
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NatRiscica
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Nicola,

ti descrivo il mio sistema di lavaggio, non sarà estremamente ortodosso, ma fino ad oggi non ho avuto stampe ingiallite.

Dopo il fix, che eseguo per 2 minuti, lavo abbondantemente la copia sotto un getto d'acqua corrente per almeno 2 minuti, poi immergo la copia in una grande bacinella con circa 20 litri d'acqua.
A fine sessione di stampa, trasferisco le stampe in una bacinella con dell'acqua, svuoto la bacinella grande, la riempio novamente di acqua e vi trasferisco di nuovo le stampe.
Questa operazione la eseguo ad intervalli di un'ora per tre volte (quindi tempo di permanenza totale in acqua da fine sessione di stampa di 3 ore)

Nat
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ulyssesitaca
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-12 stampe baritate alla volta
-fissaggio in due bagni ilford o tmax diluiti 1+9, un minuto cadauno (ma nel secondo alla fine ci restano di piu').
-Parcheggio in bacinella d'acqua (3 lt)
-Lavaggio 5 min in acqua corrente con movimento continuo delle stampe da sotto a sopra la pila.
-2 min in lavaquick Tetenal una stampa per volta (funziona anche del volgare bicarbonato 20 gr/lt) ma da me rende la superficie della fotografia un po' ruvida quando asciutta
-un ora in lavatrice Nova (comprata usata)
-sgocciolo appoggiando la stampa al frigorifero e la spatolo con una spugnetta svedese
-asciugo faccia in giu' su telai autocostruiti con rete da zanzariera
-le metto tra cristalli di vetro sotto peso qualche giorno
-durante tutte queste operazioni mi scasso le palle in modo biblico.

Politenata:
- lavo la stampa tre minuti sotto acqua corrente a circa 20-25 gradi
- un minuto nel sistan di agfa (meglio del selenio perche' non la si deve rilavare)
- la metto in piedi ad asciugare

Siccome ho ormai capito che NON entrero' nella storia della fotografia, e che probabilmente i miei nipoti (come i nipoti di tutti) troveranno le mie stampe in solaio e diranno "guarda quel vecchio coglione come perdeva il suo tempo invece che andare a gnocca...", non comprero' mai piu' baritata.
Raffaele
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massimostefani
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se vi dico di me vi viene la pelle d'oca...come nel caso della carta igienica.
vi saluto.

massimo
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
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Vittorio
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dopo il fissaggio le metto in una baccinella da 50x70,leggermente inclinata sul lavello,e lascio il rubinetto appena acceso per ricambiare l'acqua,temp15-17°,cosi le stampe non tendono a gonfiarsi troppo.

tempo di lavaggio: un'oretta
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NatRiscica
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Raffaele Bartoli ha scritto:-
....
Siccome ho ormai capito che NON entrero' nella storia della fotografia, e che probabilmente i miei nipoti (come i nipoti di tutti) troveranno le mie stampe in solaio e diranno "guarda quel vecchio coglione come perdeva il suo tempo invece che andare a gnocca...", non comprero' mai piu' baritata.
La comunione nel dolore rafforza...
:lol:

Nat
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andreamiglio
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...mi compro la digitalona.... :D così le palle ormai gravose di orchite congenita da camera oscura soffrono meno e risparmio il mio prezioso tempo a scaricare schede di memoria e controllare livelli e curve in PS
Andrea


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ulyssesitaca
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DICO UNA COSA SERIA:
(meglio specificare, di questi tempi).

Il metodo di Nat ha un senso, ed e' basato sulle leggi di Fick sulla diffusione chimica (derivata parziale della concentrazione rispetto al tempo, oltreche' alle tre direzioni dello spazio, solo per far capire che so quello che dico...quando me lo ricordo!).
Molti (Adams in un certo periodo della sua vita, Paulo Nozolino, un francese che non ricordo, ma tutta gente "da galleria d'arte") lavano "per ricambio d'acqua":

-solito bagno hypo-clearing (fondamentale per tutti gli stampatori tranne che per Massimo Stefani, per il quale le leggi della chimica misteriosamente non si applicano...)
-bacinella capiente per le stampe, circa 0.5 lt d'acqua a stampa. Temperatura acqua superiore 15 centigradi. Piu' l'acqua e' calcarea meglio e'.
Si passano le stampe sfogliandole nell'acqua (quella sotto va sopra ecc) un paio di volte.
-si passano le stampe in un altra bacinella piena d'acqua e si rifa'
-intanto si vuota la prima e si prepara con acqua fresca
-cambio bacinella
-cambio
e via cosi, circa 10 volte.
Ci vuole circa un'ora.
Grande sicurezza di risultato.
Grande economia d'acqua.
A meta' processo (5 ricambi) si puo' controllare con la prova selenio: una goccia di selenio Kodak puro sul retro della stampa, poi si sciacqua. Solo una lievissima intonazione gialla e' permessa. Senno' diventa marrone e significa che c'e' ancora fissaggio nella carta e bisogna andare avanti.
Grande mal di schiena alla fine.
Per chi ha molto tempo, o la televisione in cucina/bagno.
Raffaele
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ulyssesitaca
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Andrea,
ma la curva in PSa non e' quella che si controlla quando si temono neoplasie alla prostata ?
Devo essere rimasto indietro. Aghs...
Raffaele
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andreamiglio
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Raffaele Bartoli ha scritto:Andrea,
ma la curva in PSa non e' quella che si controlla quando si temono neoplasie alla prostata ?
Devo essere rimasto indietro. Aghs...
:D :) :D se però hai il filtro interferenziale montato di default eviti ogni rischio :eek: :-(
Andrea


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_De
Il mio metodo è simile a quello di Nat (condividiamo tutti i processi poco ortodossi eh Nat?): lascio la stampa nel fix per almeno due minuti, poi la trasferisco in una bacinella (dove un tempo lavavo i panni) con acqua corrente per un po' di minuti e poi la immergo in acqua non corrente.
Svuoto e rimetto nuova acqua. Lascio tutto in ammollo per almeno due-tre ore.
Poi stendo come se fossero calzini.

Mi rendo conto che è un sistema molto pane e formaggio ma per ora non mi ha dato problemi di alcuna sorta.
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NatRiscica
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DeDe ha scritto:Il mio metodo è simile a quello di Nat (condividiamo tutti i processi poco ortodossi eh Nat?): lascio la stampa nel fix per almeno due minuti, poi la trasferisco in una bacinella (dove un tempo lavavo i panni) con acqua corrente per un po' di minuti e poi la immergo in acqua non corrente.
Svuoto e rimetto nuova acqua. Lascio tutto in ammollo per almeno due-tre ore.
Poi stendo come se fossero calzini.

Mi rendo conto che è un sistema molto pane e formaggio ma per ora non mi ha dato problemi di alcuna sorta.
Per non parlare di come mangiamo il pesce all'acqua pazza, vero Dédé? :lol:

Nat
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