Nikkormat FT2

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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aldo54
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si va bene, di questo dilemma teconologico hanno accompagnato molte mie sedute al bagno, con la lettura delle riviste di settore per anni.

torniamo a bomba.

se uno vuole comprare un apparecchio per montare ottiche nikon AI e vuole spendere poco, non può certamnete pretendere di avere un'apparecchio di molti anni fa come fosse appena uscito dallla catena di montaggio.

quindi se la macchina è sana e funziona, che stiamo a discure a fare, che tanto fra sei mesi al massimo quella macchina potrebbe andare in soffitta o magari riciclata su ebay?
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
il piacere di usare un'apparecchiatura d'epoca ( e le Nikkormat lo sono certamente) passa attraverso il perfetto (quanto possibile) funzionamento dell'apparecchiatura stessa, anche se teorico. Conosco appassionati che fanno regolarmente revisionare le loro macchine, anche se poi non le usano, per principio, perché le vogliono perfette. C'è poi anche il desiderio di capire il funzionamento delle stesse, la loro evoluzione, la soluzione dei problemi, sempre a cavallo tra tecnologia, logica costrutttiva e prezzo di mercato. Infine c'è anche il desiderio di comprendere perché alcuni prodotti sono diventati mitici e perché altri no, perché alcuni hanno avuto successo e altri invece un rapido declino (ad esempio Minolta XM o Pentax LX, solo per esempio).
Insomma, il desiderio di possedere un'attrezzatura a posto passa attraverso tante pulsioni e in fondo si tratta sì di attrezzature d'epoca ma moderne. La vera sfida è provare a fotografare con pezzi dell'inizio del secolo: allora sì che si capisce di colpo l'abilità dei nostri nonni!
Pierpaolo

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la prima differenza tra galvanometro e LED e data sicuramente dall'assorbimento d'energia, molto elevata per quest'ultimi, vedi Canon A-1, e vedi invece nella Nikon F3 la scelta di usare cristalli liquidi, con notevole inferiore assorbimento. Il galvanometro inoltre possiede una facile risoluzione dei problemi elettrici, i led invece vanno sostituiti in toto. In compenso la lettura a led è facile ed immediata, più elegante, ottima in luce scarsa. Occorre poi specificare che esistono due tipologie di letture a led: a scala con led singoli (tipo Minolta o Contax RTS), oppure integrale,(Canon A-1, Contax RTS III) ancora più 'affamata' di energia.
Nel tempo i circuiti sono stati migliorati per quanto riguarda l'assorbimento, per cui i primi led consumavano molto di più delle macchine degli anni ottanta/novanta. Eccezionale sotto questo profilo la circuitazione elettronica della Canon T-90.
isi
Grazie a tutti per le risposte esaurienti;
io mi sono affaciato due anni fa alla fotografia, prima senza badarci troppo (ci guardavamo da lontano) poi sempre da più vicino.
Son partito con una M2 col 50 retrattile (si, lo so, si dice "rientrante", ma "retrattile" mi piace di più:) ) contro tutti ... ricordo le frasi "cominciare con una M2 è come cominciare alpinismo dall'Everest" ma me ne fregai data la bellezza dell'oggetto.
La FT2 mi ha attirato per l'estetica.
Non ho particolari velleità tecniche, non saprei cosa chiedere e nemmeno a chi/cosa chiedere, ma il piacere dell'hobby, per me, passa anche attraverso il feeling con l'oggetto.
Fede
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aldo54
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tutto giusto e sacrosanto quanto dici...è il mio life motif quando mi concedo di comprarmi cose del genere.

il mio intervento era dovuto al fatto che la discussione stesse prendendo la piega della ricerca più dei possibili problemi che dei probabili pregi della macchina in questione.

quasi un tentativo alla dissuasione per qualcosa di più sicuro e moderno (quindi più costoso) che un'incitamento alla sperimentazione.
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com
Vincenzo Maielli
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Iscritto il: dom mar 30, 2008 11:12 am
Non sapevo che il CDS e il Selenio temono l'umidità: fortunatamente, casa mia è ben riparata.
Quanto al circuito di resistenza variabile, le mie due Nikkormat FT3 vanno anora bene e, assieme, alle altre mie macchine con la cellula al CDS, lavorano bene.
Al selenio ho un esposimetro esterno, il famoso Sekonic M 398 De Luxe II. Ma siamo davvero sicuri che le cellule al selenio siano facilmente rimpiazzabili? Che io ne sappia, la loro produzione è stata interrotta da tempo. Illuminatemi, in proposito, perché la cosa mi interessa parecchio.
Ciao.
Vincenzo
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
due precisazioni:
- le cellule al selenio sono rimpiazzabili 'cannibalizzando' altre macchine, chiaramente, e dato che ai mercatini vi sono decine, se non centinaia, di piccole compatte o macchine malfunzionanti dotate di cellule al selenio, si può tranquillamente tentare l'innesto. Chedere al proprio riparatore non costa nulla e può far tornare in vita parecchi gioielli d'epoca.
- umidità: il problema, più che le cellule, sono i contatti, come ho specificato nel post precedente. Siccome spesso le macchine sono stivate in ambienti che passano dal caldo al freddo durante l'anno, e non a temperatura costante, l'umido si forma e corrode. A pericolo, oltre le famose linguette che portano i contatti alle batterie, sono anche le saldature interne.
- non occorre preoccuparsi più di tanto: si tratta di normali problemi di ordinaria manutenzione, vent'anni fa ben conosciuti da tutti gli appassionati di macchine d'epoca. Ora che quasi tutte le macchine analogiche sono d'epoca, sono divenuti problemi di carattere più generale e più diffusi tra gli appassionati.
Pierpaolo
Vincenzo Maielli
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Iscritto il: dom mar 30, 2008 11:12 am
Grazie.
Ciao.
Vincenzo

"Un centesimo di secondo di qua, un centesimo di secondo di là, messi uno dietro l'altro non faranno mai più di uno, due, tre secondi rubati all'eternità" Robert Doisneau
hcb
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Iscritto il: mer ott 05, 2011 7:02 pm
Località: la spezia
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Ho acquistato da poco una Nikkormat Ft2 nera, bellissima, tenuta molto bene.
Mi sono accorto, però, che l'esposimetro fornisce misurazioni tempo/diaframma che danno una sottoesposizione evidente, circa due diaframmi. Per il momento ho aggirato l'ostacolo ingannando l'indice di esposizione ISO (una 400 ISO la espongo come se fosse una 100 ISO). Cosa e come si può fare per tararlo? Ė conveniente o è meglio lasciar perdere? Cosa sono i trigger?
cliqueur
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 9:08 am
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Un Fotoriparatore abile dovrebbe riuscire a sistemare l'esposimetro. A Roma saprei dove indirizzarti. A Spezia non saprei.
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