Riti penitenziali a Guardia Sanframondi [serie]

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

abschied
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Iscritto il: mar gen 27, 2009 5:11 pm
Località: Milano
Vi propongo una selezione delle fotografie scattate il 16 Agosto in questo piccolo paese del Beneventano dove, ogni sette anni, e per un'intera settimana, si svolgono dei riti penitenziali in onore della Madonna (chi fosse interessato a saperne di più, può consultare Wikipedia). Per tutte le fotografie in BN ho usato una Leica M6, il Summilux 35mm ASPH ed il Tmax 400ASA. Innanzitutto, mi farebbe piacere avere il vostro parere tecnico sulle immagini. Io stesso dubito di essere riuscito a gestire correttamente gli inevitabili, brutali contrasti di luce di un mezzogiorno Agostano. Ma sarei anche interessato al vostro parere su una questione più generale: Esiste ancora una ragione valida per fotografare soggetti come questo che sono già stati proposti mille volte ed in tutte le salse? Non si cade inevitabilmente nel kitsch, inteso come ripetizione irrilevante di vecchi stilemi? Io mi sono sobbarcato a questo viaggio piuttosto disagevole per una ragione molto semplice. Non è scontato né che fra sette anni avrò ancora l'energia di farlo, e neanche che sarò ancora vivo. Ma voi consigliereste ad un giovane ed appassionato fotografo di fare lo stesso reportage?

#1 I fratini
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#2 I flagellanti
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#3 I flagellanti
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#4 I flagellanti
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#5 I flagellanti
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#6 I flagellanti
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#7 In chiesa
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#8 I misteri
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#9 I misteri
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#10 I misteri
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#11 Backstage
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#12 Backstage
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Ultima modifica di abschied il sab ago 28, 2010 7:31 pm, modificato 1 volta in totale.
Paolo Viviani
http://www.flickr.com/photos/86176478@N00/
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massimostefani
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Iscritto il: gio dic 28, 2006 7:28 pm
Località: san giorgio di piano (bo)
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La mia risposta non può essere che si :) lo consiglierei decisamente e lo farei io stesso se, per caso, mi trovassi in loco.
Queste situazioni sono sempre un'ottima " palestra " per chi ama il genere e casomai uno sguardo giovane potrebbe tirar
fuori qualcosa, per noi meno giovani, di decisamente inedito ed interessante, non trovi ? Poi, in ultima analisi, per chi non ha mai vissuto una esperienza, di qualsiasi genere la " prima volta " è sempre eccitante e positiva.
Pur con tutti i limiti del monitor, mi pare che la gestione del contrasto sia generalmente buona, addirittura fin troppo morbida in alcune immagini, ma magari è la scansione, o chi per lei, che non rende giustizia al tutto.
In merito alle immagini personalmente mi sarei posto più frontalmente alla processione degli incappucciati, piuttosto che cosi spesso da dietro e decisamente più vicino, come nell'immagine dei fratini. Sempre a livello di gusto personale, in queste situazioni, trovo il 35mm un pò troppo lungo ma, come avrai ben compreso, ho una passione per le focali decisamente corte.
Ti saluto

MS
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
Supermario
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Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
Località: Pianoro
Le foto le vedo quasi sempre grigie. Se fossero stampe riterrei i negativi troppo leggeri, trasparenti, sottoesposti, ovvero esposti per il bianco degli incappucciati anzichè per i volti. Infatti i mantelli bianchi sono perfetti ed i volti troppo scuri.
Ma penso che una 400 Asa sia una pellicola con grande latitudine di posa e tarata a 200 Asa ed esposta per i volti nell'ombra debba essere perfetta, ... e una Leica meccanica, senza tanti automatismi da assoggettare al proprio volere, sia la cosa migliore :mad: . In stampa, poi, userei una carta brillante (3-3,5) e darei almeno 2 esposizioni diverese, una per le luci e una per le ombre.
Mi auguro che sia solo un problema di scansione.
Con l'eccezione della prima e delle ultime foto, la tua ricerca è molto estetica, come un fiume di incappucciati che avanza nel borgo, anche questo è certamente interessante, tuttavia la prima foto e l'ultima, per esempio, sono un tentativo di scavare più in profondità.
Il rischio del fotografo è quello di ridursi a comunicare la propria vita spesa a guardare ovvero non vissuta, a condannarsi al turismo perpetuo, alla inquadratura d'obbligo, al sommellamento di 3 Kg di ferraglia, all'essere dovunque in prestito.
Vivere è sempre meglio che fotografare.
Queste manifestazioni, che hanno un grande valore storico e solo questo rende già il tuo reportage prezioso, ci ricordano chi siamo noi italiani, il nostro modo radicato di sentire anche quando è coperto da una sottile patina di moderno e cinico ateismo italico, come sappiamo: giocare, socializzare, recitare.
Penso che si debba conoscere e indagare più all'interno, dietro alle quinte, cercando di farsi coinvolgere e arricchire.
L'evoluzione è molto lenta, a mio personale parere nasce sempre dalla tradizione, le rotture con il passato portano ad una estrema povertà senza eliminare assolutamente le tare ereditarie. Quello è ciò che abbiamo ereditato e da quello dobbiamo partire.
Per questo ritengo il tuo intento prezioso, ma da sviluppare molto con grande impegno.
Mario Andreoli
Supermario
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Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
Località: Pianoro
Le foto le vedo quasi sempre grigie. Se fossero stampe riterrei i negativi troppo leggeri, trasparenti, sottoesposti, ovvero esposti per il bianco degli incappucciati anzichè per i volti. Infatti i mantelli bianchi sono perfetti ed i volti troppo scuri.
Ma penso che una 400 Asa sia una pellicola con grande latitudine di posa e tarata a 200 Asa ed esposta per i volti nell'ombra debba essere perfetta, ... e una Leica meccanica, senza tanti automatismi da assoggettare al proprio volere, sia la cosa migliore :mad: . In stampa, poi, userei una carta brillante (3-3,5) e darei almeno 2 esposizioni diverese, una per le luci e una per le ombre.
Mi auguro che sia solo un problema di scansione.
Con l'eccezione della prima e delle ultime foto, la tua ricerca è molto estetica, come un fiume di incappucciati che avanza nel borgo, anche questo è certamente interessante, tuttavia la prima foto e l'ultima, per esempio, sono un tentativo di scavare più in profondità.
Il rischio del fotografo è quello di ridursi a comunicare la propria vita spesa a guardare ovvero non vissuta, a condannarsi al turismo perpetuo, alla inquadratura d'obbligo, al sommellamento di 3 Kg di ferraglia, all'essere dovunque in prestito.
Vivere è sempre meglio che fotografare.
Queste manifestazioni, che hanno un grande valore storico e solo questo rende già il tuo reportage prezioso, ci ricordano chi siamo noi italiani, il nostro modo radicato di sentire anche quando è coperto da una sottile patina di moderno e cinico ateismo italico, come sappiamo: giocare, socializzare, recitare.
Penso che si debba conoscere e indagare più all'interno, dietro alle quinte, cercando di farsi coinvolgere e arricchire.
L'evoluzione è molto lenta, a mio personale parere nasce sempre dalla tradizione, le rotture con il passato portano ad una estrema povertà senza eliminare assolutamente le tare ereditarie. Quello è ciò che abbiamo ereditato e da quello dobbiamo partire.
Per questo ritengo il tuo intento prezioso, ma da sviluppare molto con grande impegno.
Mario Andreoli
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Roberto
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Iscritto il: ven feb 20, 2009 2:46 pm
Località: Brescia
Anche io ritengo che ci siano buoni motivi per continuare a fotografare temi simili, per il loro valore storico e culturale, così come sia da consigliare ai più giovani di cimentarvisi, in considerazione del fatto che non è un genere per nulla facile, quindi un'ottima palestra fotografica. La mia preferita è la prima, seguita dalla terza. Dal punto di vista tecnico, anche a costo di apparire il solito rompipalle che fa le pulci ai tuoi negativi, trovo che nella prima e nella settima cia siano uno strano alone, sul lato sinistro delle foto, che ne smorza notevolmente il contrasto, quasi una patina, un velo; non capisco se sia il solito calcare, un fissagio non perfetto o chissà che altro.
Inoltre nella prima, sotto l'ascella sinistra del secondo fratino (quello che somiglia ad Harry Potter), c'è uno strano punto nero.

P.S. - sono sviluppate in Rodinal?
Ciao
Roberto
abschied
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Iscritto il: mar gen 27, 2009 5:11 pm
Località: Milano
Mario: In effetti, in generale la scelta dell'esposizione e il controllo dei livelli dopo la scansione li faccio in funzione di una mia idiosincrasia: non sopporto i bruciati nelle alte luci. Per la stessa ragione limito il contrasto per non perdere i dettagli sempre nelle alte luci. Probabilmente dovrei controllare i livelli in modo differenziale. Faro' delle prove che poi vi proporro'.

Roberto: Hai ragione nella prima e nella settima ci sono degli aloni forse dovuti ad uno sviluppo imperfetto (fra parentesi, per lo sviluppo uso l'HC-110 della Kidak). Quanto all'ombra scura sotto il braccio sinistro del fratino, ho controllato che esiste realmente sul negativo. Magari è uno strano gioco di ombre.
Paolo Viviani
http://www.flickr.com/photos/86176478@N00/
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warburg
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Iscritto il: dom gen 10, 2010 10:42 am
Paolo, banale ricordarlo ma... ricordi Morandi in pittura? Sempre le stesse bottiglie, apparentemente...!
ciao
c
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