carlo riggi ha scritto:Secondo me c'è un pregiudizio di fondo, quello per cui lavorare con la chimica è qualcosa di più concreto e tangibile che non lavorare con l'elettronica.
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Ciao
Carlo
Sono posizioni altrettanto valide, certo, il fine è il fruitore e l'emozione che la foto deve suscitare in lui.
Infatti mi trovi in linea con il tuo pensiero finchè si tratta di regolazioni base, e ci mancherebbe. che sia un'acquisizione da digitale che da pellicola.
La pittura e la fotografia sono due cose ben distinte, anche se forse nascono entrambe con le stesso fine con il tempo trasformatosi, e te lo dice uno che dipinge e disegna da una vita.
Le metafore che hai elencato sono esaustive ma non vanno assolutamente prese con leggerezza. A me dispiace tantissimo che si stia perdendo la capacità di accordare a "orecchio" la chitarra... quando lo strumento diventava parte della tua pancia per sentirlo veramente suonare come vuoi, oggi c'è il musicista e lo strumento in rare eccezioni sono un tutt'uno.
Voglio sia ben chiaro che il mio è un discorso più romantico che pratico, di questo ne sono ben consapevole.
Io lavoro con il computer usando molto programmi di fotoritocco so quali sono i limiti e quali sono i pregi di questo mezzo, tant'è vero che lo reputo indispensabile per un certo tipo di comunicazione.
Però che senso ha fare un fotografia digitale per poi applicare determinati passaggi, ad esempio, per ottenere l'effetto pellicola... o l'effetto vintage o convertire un colori a BN etc.. e ne conosco tanti.
Riconosco di essere un nostalgico in diversi campi, però adoro anche ascoltare un concerto in teatro solo con gli strumenti e voce senza distorsioni o sintetizzatori.
L'arrivo dell'esposimetro ha facilitato molto le cose è vero, però non è brutto che ci sia molta più difficoltà a leggere la luce oggi? che si stia perdendo questa capacità che può sembrare inutile ma che è comunque un valore aggiunto.
Quando faccio foto con la mia Rolleicord senza esposimetro mi emoziono ancora.
Ecco per me l'emozione ed il percorso nel fare una foto è ancora importante, e so che lo è anche per te.
Di un viaggio non mi godo solo la meta, mi godo anche il viaggio metro per metro... forse anche di più.
Dicendo che è importante lo scatto sul momento, come lo valuti e lo crei non dico che la cosa più importante sia il tempo dell'otturatore, dico che è importante il fotografo sappia tirar fuori il meglio dalla macchina che ha in mano senza adagiarsi sul fatto che dopo esistono rimedi ad'Oc. cosa che avviene nella maggior parte dei casi.
Sto sempre parlando di un certo tipo di fotografia, quella d' "autore" se così vogliamo chiamarla...anche se non ha senso etichettare o definire la Fotografia.
La "foto originale" non è la verità e ci mancherebbe altro, è però il tentativo di tirar fuori il meglio da quell'attimo, se già in partenza non ci provo o man mano ne perdo la sensibilità ci si affiderà sempre più ad altri mezzi (che per certi ambiti ci devono essere) però è come io sentivo di incidere quel momento.
Di manipolazioni poi non è neanche il caso di parlare perchè li si va in un altro contesto che esula dalla fotografia.
Per me il fine è anche una stampa che ti emoziona, una baritata grande formato la guardi con altri occhi sapendo come è nata la foto che stai tenendo fra le mani.
Come giustamente dici sono entrambi punti di vista validi che non influiscono nell'emozione del fruitore.
Che bello che è confrontarsi con persone come te
Davide-
mario zacchi ha scritto:L’ argomento è sempre il dito e mai la luna. Il feticismo nei confronti della superficie sostituisce il valore espressivo di tutto ciò che dalla quella superficie si eleva per parlarci, a prescindere da come essa abbia preso corpo (in fotografia). Mi sa, Carlo, che si tratta di una partita persa in partenza. Su questo argomento e negli ambienti dove lo si dibatte si "confrontano" quasi sempre religione e bigottismo che, notoriamente, stanno su sponde opposte. Non si confrontano motivazioni artistiche o scelte espressive, ma semplici pregiudizi. Basta leggere per capirlo.
Ciao Mario
credo che io e Carlo stiamo disquisendo in toni pacati e con controparti razionali due punti di vista che hanno comunque molti più punti in comunque di quanto sembri. Il tuo intervento non aggiunge qualcosa di costruttivo se non etichettare un determinato modo di pensare che nulla ha a che vedere con feticismo o bigottismo se leggi bene gli inetrventi, ho premesso più volte che è un punto di vista più romantico che pratico.
Il fine artistico ed espressivo è importantissimo, e quando esprimo la creatività in determinati modi manipolando fotografie nei più disparati modi sto dando sfogo al mio fine espressivo ed artistico ma non sto facendo fotografia, sto facendo altro, altrettanto valido ed emozionante, ma altro.
Tra il dito e la luna ci sono determinati passaggi, e la luna ha molte e variegate forme.
Grazie anche a te

Davide-